Lauren era consapevole del fatto che le pareti del suo appartamento fossero sottili, ma questo, per lei, non era mai stato un vero problema. I suoi primi vicini di casa erano stati un'anziana coppia e, in quel periodo, il massimo che riusciva a sentire attraverso la parete erano i brevi mormorii da parte del marito che si sforzava di ricordare qual era l'ultima faccenda importante che si era ripromesso di sbrigare.
Quindi, immaginate la sua sorpresa quando, dopo essersi trascinata in bagno, stanca per via dell'ennesima, estenuante sessione di studio, aveva udito qualcuno canticchiare una vecchia canzone dall'altra parte del muro, probabilmente una giovane donna, a giudicare dalla voce.
Lauren era rimasta immobile per qualche secondo, l'asciugamano ancora sul braccio.
Dev'essere la nuova vicina. Ascoltò in silenzio per qualche altro istante prima di trovare il coraggio di aprire il rubinetto della sua doccia.
Ciò non sembrò avvertire la donna della sua presenza. Probabilmente la musica era troppo alta per permetterle di udire il leggero cigolio provocato dall'apertura del rubinetto.
Era brava, Lauren doveva ammetterlo. Pensò che il suo canto fosse un piacevole sottofondo musicale mentre si liberava dei vestiti ed entrava cautamente nella vasca, sentendosi avvolgere completamente dall'acqua calda.
"..start by saying how much I love you."
La canzone le era familiare. Sorrise spontaneamente pensando alla sua migliore amica Normani che canticchiava quella melodia. Senza pensarci, cominciò a intonare i primi versi del ritornello.
"Hello, is it me you're looking for?"
Non appena lo fece, la voce dall'altra parte si fermò improvvisamente, e tutto ciò che si sentiva era lo scorrere dell'acqua. Dopo uno strano silenzio, la voce riprese a cantare. La sua vicina cantava di nuovo mentre Lauren si passava silenziosamente lo shampoo tra i capelli, sentendosi profondamente in imbarazzo.
Fino a quando il canto non si fermò di nuovo. "Dove sei finita?" chiese la voce.Lauren si irrigidì. Si stava riferendo a lei?
Dovette aver impiegato troppo tempo per rispondere, perché la canzone finì e si udì una sorta di stridio metallico, segno che la sua vicina aveva appena chiuso l'acqua.
1. Hello, Lionel Richie.
___________________________Entrando in bagno la sera successiva, Lauren fu accolta da una canzone questa volta più spensierata e dalla stessa voce della sera prima.
"We are young! Heartache to heartache..."
Lauren sorrise. Incoraggiata da quello che sperò fosse un invito ad unirsi a lei, prese a cantare ad alta voce. "No promises, no demands?"
"Hey!" la vicina rise riconoscendola, per poi raggiungere Lauren al verso finale, "love is a buttlefield!"
2. Love is a Battlefield -- Pat Benatar
___________________________La terza notte dall'arrivo della nuova vicina, Lauren aveva finito i suoi compiti in anticipo.
Mordendosi il labbro, rimase in piedi stringendo l'asciugamano per un momento prima di afferrare l'ipad da sopra il comodino e dirigersi lentamente verso il bagno.
Dalla stanza accanto non sembrava provenire nessun rumore.Sentendosi dannatamente ridicola per esserci quasi rimasta male, appoggiò la schiena contro il legno della porta mentre faceva scorrere le varie canzoni sul suo Ipad. Ah, eccola.
Si era già bagnata i capelli quando dall'altra parte l'acqua iniziò a scorrere e una voce dall'aria serena prese a cantare proprio al momento cruciale.
"CAN yu feel the love tonight!"
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She got me up all night
Fanfiction"Non ci siamo mai incontrate, ma le nostre docce si trovano ai lati opposti della stessa parete che collega i nostri appartamenti, così, a volte capita che, mentre siamo entrambe sotto la doccia, cantiamo dei duetti."