Capitolo 3

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Ero decisamente spaesato quella mattina appena scesi giù dalla finestra, mi guardai attorno nel cercare di vedere Kenma ancora nei paraggi ma nulla da fare. 
Se ne era già andato, ma in quel momento sentii il suo odore odorando l'aria. 
Di certo stare in casa tutto il tempo fino alla sera mi annoiava molto quindi avrei comunque deciso di uscire un po'. 
Non conoscevo questo posto. 
La casa di Kenma era appena fuori la città, mi guardai attorno vidi solo alberi ricoperti di neve, qualche villetta a schiera, e delle strade che conducevano verso la città, infondo non era molto lontana la città da dove si trovava lui, così iniziò a camminare lentamente guardandomi in giro.
Il terreno era freddo dato che aveva nevicato tutta la notte, infatti in alcuni punti dovetti stare attento per non sprofondare in un buco di neve che mi ricopri tutto. 
Mi guardai indietro vedendo che lasciavo delle impronte dei miei passi incuriosito guardai la strada percossa, ero già arrivato in città. 
In città c'era meno neve, i marciapiedi puliti come sulla strada, la neve era più che altro sui bordi del marciapiede che davano sulla strada ma niente di più sembrava si fosse sciolta tutta, invece alzai lo sguardo verso i lampioni della strada ed erano completamente avvolti dalla neve.
Pensai:''Che strano.'' 
L'odore di Kenma era sparito ma non si rassegnò voleva visitare quella città poi sarebbe ritornato a casa ad aspettare il suo padroncino. 
Kuroo girò per le strade di Tokyo da due ore e mezza senza mai fermarsi, ad un certo punto trovò un vialetto oscuro, incuriosito ci addentrò al suo interno per vedere cosa c'era, ma purtroppo appena entrato vide un gruppo di gatti molto più grandi di lui, probabilmente adulti che in pochi secondi circondarono Kuroo. 
Kuroo era decisamente nei guai, lui non fece nulla di male quel giorno, si mise 'a cuccia' restando fermo in mobile mentre questi gatti randagi iniziarono a lasciargli numerose ferite nel corpo, lacerandogli anche una zampetta anteriore, questo perchè il gattino Kuroo era entrato nel loro territorio, erano gatti randagi che furono stati adottati da padroni che poi li abbandonarono.
...
Kuroo era stremato non aveva mai reagito, appena vide i gatti randagi girargli le spalle per lasciarlo andare, si alzò dolorante non riuscendo a mettere a terra la zampetta anteriore destra, era lacerata. Kuroo non lo sapeva che quello era il loro territorio, chiese anche scusa di essere entrato per curiosare, era nuovo della città non sapeva ancora dei pericoli che potevano esserci dietro l'angolo, ma i gatti del quartiere non avevano ragioni.
Così dopo una lunga punizione per Kuroo uscii da quel vincolo, cercando di ritornare a casa.
In quell'attimo si fermò sul marciapiede sentendo un enorme freddo, il tempo stava cambiando in peggio.
Non riuscii ad appoggiare la zampina a terra così la tenne su iniziando a saltellare piano per cercare di arrivare a casa.
Durante il tragitto iniziò pure a nevicare prima lentamente poi sempre più forte tanto da non vederci assolutamente niente, ma Kuroo dentro di sé aveva tanta determinazione.
Arrivò a casa prima di Kenma.
Saltò sulla finestra ancora semi-aperta e ci passò per un pelo nonostante la zampetta ferita, una volta entrato, Kuroo stremato dalla fatica di camminare su tre zampe e dai dolorini ovunque, si lasciò cadere, sdraiare a terra rannicchiandosi su se stesso, aspettando l'arrivo di Kenma. 


ANGOLO AUTRICE:
ALLORA ALLORA COME VE NE PARE? 
SONO STATA PARECCHIO CATTIVA, SI. 
MA SAPPIAMO CHE KUROO E' UN CURIOSO E SI METTE SEMPRE NEI GUAI, COSA SUCCEDERÀ QUANDO KENMA ARRIVERÀ A CASA? 

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The Black CatWhere stories live. Discover now