Parte 1 senza titolo

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La Torre Eiffel si stagliava elegante ed imponente contro lo sfondo nero del cielo notturno, sfavillante di luce dorata come un gigantesco albero di natale di metallo. La sua luce si rifletteva contro la grande vetrata della stanza d'albergo, mandando delicati bagliori che insieme alla tremolante fiamma delle candele disegnava complicati arabeschi sulle pareti color crema.

Il tavolo d'ebano era apparecchiato per due e la sua superficie era ricoperta da un'elegante tovaglia bianca di fiandra. Il tavolo era così piccolo che le loro ginocchia si sfioravano sotto di esso, ma ad Alec piaceva quella vicinanza e quel contatto costante con Magnus.

Era il loro ultimo giorno a Parigi e Magnus aveva voluto organizzare qualcosa di speciale per concludere il loro soggiorno nella città dell'amore, quindi niente cene in ristoranti lussuosi, ma solo loro due e l'atmosfera romantica creata dalle candele e dalla torre Eiffel illuminata.

Alec aveva adorato la loro vacanza a Parigi. Gli Shadowhunters non avevano quasi mai modo di fare viaggi di piacere, quindi per lui quel viaggio per l'Europa insieme a Magnus era stato davvero qualcosa di speciale e, forse perché era la città dell'amore, Parigi era stata la sua tappa preferita per il momento. Aveva scoperto un lato romantico di sé che non sapeva di avere. Gli piaceva passeggiare per i vicoli stretti e quasi deserti su cui si affacciavano piccole boulangerie dalle quali fuoriusciva il profumo invitante delle baguette appena sfornate e quello burroso delle brioche. Gli piaceva sfiorare la mano di Magnus con la punta delle dita mentre passavano tra i tanti café della città, con le persone che chiacchieravano in francese sedute ai tavolini lungo il marciapiede, gustando caffè fumanti e delicati macarones dai colori pastello, e gli piaceva quando lo stregone accoglieva la sua silenziosa richiesta e intrecciava le dita alle sue. Se a New York si sentiva ancora troppo timido per queste dimostrazioni di affetto pubbliche, ora che erano lontani non gli risultava più così difficile.

Avevano visitato il Louvre e, mentre Alec guardava incantato le tante opere d'arte esposte, Magnus gli aveva raccontato divertenti e interessanti aneddoti sugli artisti che le avevano realizzate e che spesso aveva conosciuto personalmente. Erano stati anche a Versailles e Magnus aveva cercato di convincerlo a nascondersi da qualche parte prima dell'orario di chiusura per poter passare la notte lì, ma Alec si era opposto fermamente con grande disappunto dello stregone.

Il tintinnio delle posate contro i piatti creava un piacevole sottofondo alla loro cena. Si era talmente abituato a passare ogni momento con Magnus che sarebbe stato difficile tornare alla sua normale routine una volta tornati a casa.

Alec non era abituato a bere alcol, ma per quella volta aveva fatto un eccezione e ora sentiva l'effetto dello champagne che aveva bevuto. Si sentiva piacevolmente rilassato e in pace con se stesso come non si era mai sentito e mentre gustava la sua cena deliziosa, Alec pensò a com'era stata la sua vita fino a solo pochi mesi prima. Da quando aveva capito di essere attratto dai ragazzi, aveva accettato l'idea che avrebbe passato la vita da solo o incastrato in un matrimonio di convenienza che non gli avrebbe dato alcuna felicità. Era una cosa di cui era stato assolutamente certo, non si era mai concesso il lusso di sperare che le cose andassero diversamente, e invece ora era lì, in una delle città più belle del mondo a cenare con un uomo meraviglioso che lo guardava con qualcosa di molto simile all'adorazione.

-A cosa pensi?- Chiese Magnus.

Alec alzò lo sguardo, che per tutto il tempo aveva tenuto sul suo piatto, e gli sorrise. Lo stregone aveva la capacità di mantenere l'eleganza che lo contraddistingueva qualsiasi cosa facesse. C'era un'eleganza innata nel modo in cui teneva le posate e se le portava alla bocca, che Alec non sarebbe mai riuscito ad eguagliare.

-Stavo pensando che forse dovrei fare un regalo a Clary.- Rispose Alec e Magnus gli rivolse uno sguardo confuso. -Sì, perché ho realizzato che se non fosse stato per lei che cercava sua madre e tutto il resto, probabilmente non ti avrei mai conosciuto.-

The night belongs to loversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora