This is my life

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Il suono della sveglia che si trovava sul mio comodino mi pervase le orecchie, la lanciai e l'oggetto atterrò con un tonfo secco e smise di suonare.
Ficcai la faccia sotto al cuscino per riprendere sonno, non avevo la minima voglia di andare a scuola, troppa nuova gente. Avrei dovuto ricominciare tutto : nuovi amici, nuova casa, nuova città.
Mia Zia entrò distraendomi dai miei pensieri.
<<Alex svegliati, non vorrai fare tardi il primo giorno? Aurora sarà qui alle 7.30.>>
Mi limitai a grugnare una risposta e mi alzai lentamente dal letto.
Mi trascinai in bagno, mi lavai per poi infilarmi un paio di jeans e una maglietta presa a caso dall'armadio.
Scesi velocemente le scale ed afferrai il mio zaino ed una mela per poi correre fuori.
<<Aleeeeex!>>
Quella che mi giungeva alle orecchie era la voce stridula di Aurora, la figlia della nostra vicina di casa, mia unica amica al momento, non molto quadrata come ragazza, ma abbastanza simpatica.
<<Buongiorno anche a te Aurora>>
biascicai incamminandomi verso scuola.
<<Sei emozionata?>>
Mi chiese quell'ammasso di capelli ricci e vestiti rosa.
<<Abbastanza>> forzai un sorriso io.
Dopo una decina di minuti finalmente giungemmo alla Pinhole High School, la campanella era appena suonata e orde di studenti si accalcavano davanti all'entrata.
Mentre tutti combattevano per entrare in quella catapecchia, notai tre ragazzi che non sembrava si facessero troppi problemi nonostante il loro ritardo. Se ne stavano seduti su una panchina in un angolo del cortile a fumare. Avevano un aspetto strano ma attraente a modo suo, persa ad osservare i loro strani modi di fare non mi accorsi che uno dei tre, il piu basso, mi stava fissando, mi sbrigai a mettere su un sorriso forzato, che il ragazzo ricambiò con un educato dito medio nella mia direzione, mi girai accigliata.
Iniziammo ad entrare anche noi cercando le nostre aule e i nostri armadietti ma l'immagine di quel ragazzo restò stampata nella mia testa distraendomi da tutto il resto. Aveva dei capelli neri come la pece e degli occhi verdi come gli alberi di un bosco, un sorriso sbilenco e una sfacciataggine mai vista prima.
Io e Aurora entrammo nell'aula di inglese e ci sedemmo, ultimo banco, inutile dirlo.
Davanti a noi c'erano tre banchi vuoti, i loro proprietari restarono un mistero fino a che i ragazzi che avevo visto prima in cortile fecero capolino in classe e con le loro andature ciondolanti si diressero verso il fondo della classe, o meglio, verso di noi.
La lezione cominciò e, dopo qualche minuto, il ragazzo dai capelli neri si accorse di me e si girò a guardarmi.
<<Miss. Gioia infinita, siamo nella stessa classe vedo>>
alzai lo sguardo dai miei appunti sbigottita, Aurora mi guardava interdetta <<Lo conosci?>> Mi chiese lei.
Io feci di no con la testa e riportai lo sguardo al ragazzo che sembrava conoscermi da una vita.
<<Non credo di conoscerti>> dissi fredda.
<< E quel sorrisino prima in cortile?>>
Mi squadrò lui
<<Si chiama educazione, cosa che non credo ti sia stata insegnata>> ribattei io spingendo via il suo braccio da sopra il mio banco. Lui si limitò a ridere e a tornare a chiacchierare con i suoi due compari.
Uno dei due aveva i capelli verde lime e mi sembrava fin troppo familiare.
<<Frank?!>> Dissi a bassa voce, un po sperando che non mi avesse sentito.
Il ragazzo-lime si girò e si aprì in un grande sorriso <<Alex! Sempre piu bella, vedo.>>
Arrossii e gli sorrisi. <<Trè, vuoi dirmi che conosci Miss. Allegria?>>
Il tappo dagli occhi verdi si intromise spostandomi ancora una volta l'intero sistema nervoso .
<<Certo che la conosco Billie Joe...è la mia sorellastra.>>

Blood, Sex and BoozeWhere stories live. Discover now