Chi vorrebbe mai perdere una persona speciale, chi vorrebbe poter prevedere il futuro, ma poi ripensandoci bene capisci che la vita è speciale proprio per questo.
-Sophie alzati è tardi- mia madre entrò in camera e si sedette sul mio letto. Un'altra notte passata a piangere domandandomi il perché di quel mio triste destino
- Tesoro, dai riprenditi, manca a tutti lo sai, ma dobbiamo andare avanti lui non vorrebbe vederti così- quelle parole non avevano senso per me, ormai venivano ripetute costantemente e non sapevo se mia madre volesse consolarmi o cosa, ma se era intenta a fare quello non ci stava riuscendo.Mi alzai a stento come ogni mattina, non ero più la stessa da quando mio padre ci aveva lasciato e in quella casa sembravo l'unica che continuava a pensare a lui. - oggi avremo ospiti per pranzo, sapete si sono appena trasferiti i nuovi vicini, sono vecchi amici di vostro padre. E sai Sophie... il loro figlio ha la tua stessa età non sei contenta?!- disse entusiasta mia madre, io e mio fratello ci scambiammo uno sguardo, non era il momento più adatto per stringere nuove amicizie ma acconsentì e salii in camera per prepararmi ad andare a scuola.
Quel giorno il sole splendeva quindi pensai di non andare a scuola, ma fare una salto alla spiaggia dove io e mio padre avevamo passato tantissimo tempo, non ci andavo da un bel pò, ogni volta mi tornava in mente il ricordo di papà disteso lì a occhi aperti completamente sanguinante, avevo tanti ricordi di quella spiaggia, ricordi fantastici, ma anche ricordi che vorresti poter dimenticare. Tempo fa mio padre conosceva una coppia felicemente sposata che morì in un grave incidente, egli promise loro di prendersi cura del loro unico figlio. Il ragazzo ha passato tutta la sua vita con noi e io me ne innamorai profondamente, avevo ancora 15, ma fu il mio primo amore, quando un giorno tornai a casa e trovai mia madre in lacrime. Quel ragazzo, Alex era scapato, non capimmo mai il perché avendolo trattato sempre come un figlio, ma quel giorno provai un grande dolore. E ogni volta che tornavo in quella spiaggia mi tornava in mente tutto il tempo che avevamo passato in sieme per poi farlo scomparire e non vederlo mai più. Mi fermai di scatto e mi accorsi di starmi contorcendo le mani, non potevo continuare a andare a scuola era già passato un mese dalla morte di mio padre e venivo ancora sovrastata da occhiate di curiosità e compassione, ma non potevo marinarla nuovamente così mi afretai. Quel giorno indossavo dei jeans a vita alta e una semplicissima cannotiera bianca che mi aveva regalato Alice, (la mia migliore amica) per il mio compleanno. Arrivata a scuola mi corse contro abbraciandomi
- Sophia! Menomale sei venuta non ci speravo più- Alice mi era sempre stata vicino soprattutto nei momenti più difficili, ma nemmeno lei sapeva comprendermi del tutto.-hai visto il nuovo ragazzo? È uno schianto!- non avevo visto il nuovo ragazzo è personalmente non mi interessava quindi accennai un sorriso e mi avviai verso la mia classe con lei alle calcagne. Una volta arrivata presi posto nel mio banco, Alice si sedette alla mia sinistra e con un cenno mi indicò il ragazzo che sedeva alla mia destra. Aveva i capelli scuri un viso ben formato e il fisico di uno che aveva passato l'intera estate a fare palestra insomma il solito tipo di ragazzo desiderato da tutte. Quando si accorse di essere osservato si girò e ci sorrise mettendo in risalto le sue fossette sulle guancie abbronzate, ma la cosa che mi colpì di più furono i suoi occhi di un color grigiastro. Erano occhi famigliari che avevo già visto, che riconoscevo.
-ragazzi attenzione, grazie. Voglio presentarvi un nuovo compagno che resterà con noi per tutto l'anno. Alex, mi faresti il grande piacere di alzarti e presentarti alla classe- a quel nome alzai velocemente il capo e i miei occhi sguizzarono su di lui, Alex si giro con un ghigno stampato in faccia. Non poteva davvero essere il mio Alex, era solo una cincidenza, dopotutto ogni volta che sentivo quel nome mi drizzavano i peli e poi il ragazzo che conoscevo non era per niente affascinante. Mi innamorai di lui per il suo meraviglioso carattere, ma il suo aspetto esteriore non era il massimo.
Mentre mi recavo verso la mensa con Alice una mano si posò sulla mia spalla
- ehi! Sophie, sono felice di rivederti-
-scusa?- dissi sorpresa
Alex disse soghignando
-dai so benissimo che ti ricordi di me sono Alex. Abitavo a casa tua anni fa-
Non potevo crederci non poteva essere... Il ragazzo che a 15 anni mi aveva completamente rovinato era tornato, proprio dopo la morte di mio padre.
Girai i tacchi e me ne andai senza nemmeno salutare, una volta in mensa mi sedetti senza parlare e tirai fuori il libro che stavo leggendo, cercando di concentrarmi" si dice che il miglior modo per voltare pagina sia di lasciarsi il passato alle spalle"
-Come ci si può lasciare il passato alle spalle se questo riappare nel futuro- mormorai
-magari se riappare significa che è destino, No?-
Mi volta bruscamente E lo ritrovai li con un sorriso piazzato in faccia come se si divertisse a prendermi in giro.
-guau! Che Grazia!- disse accennando una risata
Basta! Questo era troppo
- Ascolta tu, non so cosa sia venuto a fare qua, Ma non ti permeterò di rovinarmi nuovamente la vita ok?-
- oh! Allora ti ricordi di me! Ahahah, ma giusto una domanda perché ti avrei rovinato la vita?-
Aveva ancora quel ghigno piazzato in faccia che mannaggia a lui lo rendeva ancora più attraente e contemporaneamente insopportabile. Non potevo rispondergli mi voltai creando con i miei capelli color caranello un distacco tra me e lui, presi il libro e me ne andai.
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La Soluzione Siamo Noi
ChickLitSophie è una ragazza acqua e sapone amante della lettura e della musica. Passa le sue giornate su una semplicissima spiaggia della sua città, ma che per lei è molto speciale. La sua vita è perfetta fino alla morte di Luca, il suo adoratissimo padre...