L'ultimo periodo era stato davvero difficile per lui, riscoprirsi meno forte di quello che pensava, costretto a vivere su un pianeta non suo, costretto a vivere con dei semplici terrestri, in quella casa, che sembrava non finire mai, con quella donna perennemente presente nella sua vita.
Quella donna...
Era proprio la sua presenza a renderlo così inquieto, non sapeva spiegare bene il motivo ma quando lei gli girava intorno, sentiva una strana sensazione percorrerlo in tutto il corpo. Era così irritante, aveva la capacità di farlo arrabbiare solo nel sentire la sua voce e, allo stesso tempo, aveva la capacità di alleviare i suoi tormenti interni. Spesso si fermava a pensare alla prima volta che l'aveva vista, era completamente terrorizzata da lui. In quel periodo lui non la considerava nemmeno ora invece sembrava dipendere da lei. Da Sayan puro sangue non l'avrebbe mai ammesso ma ora se avesse rivisto di nuovo quel terrore nei suoi occhi, quando lui le era accanto, non avrebbe retto. Tutto era cambiato quando lei gli aveva offerto alloggio nella sua villa, ricordava ancora ora le sue parole, ma soprattutto il suo sguardo mentre parlava.
-E tu bel fusto che intenzioni hai?-
-Non ti unisci al gruppo? Guarda che qui gli alberghi sono un po' cari. Io cucino benissimo sai? Ti potrai abbuffare, così recupererai le forze perdute. Però non farti illusioni lo faccio soltanto perché sono educata non perché mi sei simpatico. E chiaro?-
-Beh l'antipatia è reciproca, sei anche bruttina!-
Non era riuscito a trovare un modo per frenare quelle strane sensazioni se non offenderla in qualche modo. La cosa strana però era che lei sembrava non aver dato peso alle sue parole, felice per il suo assenso.
Lui non si era mai interessato alle donne, intento solo a diventare il migliore ma sapeva benissimo che darle della bruttina non era affatto giusto. Bastava un solo sguardo per accorgersi che non era brutta anzi, era ben messa e sembrava ben consapevole di essere attraente.
Oltre a essere una donna molto attraente era anche molto intelligente, se solo pensava che era stato in grado di costruire questa stanza, dove ora si stava allenando. Una stanza con un meccanismo in grado di aumentare e abbassare la gravità. E lo aveva fatto per lui.
Basta con questi pensieri stupidi!
Gli capitava sempre così quando passava alcuni giorni senza vederla. Si sentiva così confuso: quando lei era presente mal tollerava la sua presenza quando però, lei non c'era, sentiva un vuoto dentro che lo spaventava.
No! Niente può spaventarmi!
Stizzito per quei pensieri, si avvicinò a quel meccanismo per aumentare la gravità e iniziare ad allenarsi.
Vegeta non esagerare!
Sentì la sua voce mentre lo ammoniva e il suo cuore sembrava battere un po' più veloce. In tutta la sua vita non aveva mai incontrato una persona del genere, una persona in grado di stargli vicino senza chiedere nulla in cambio. Forse era una peculiarità dei terrestri, anche Kakaroth sembrava comportarsi come lei.
Kakaroth!
Come odiava quel Sayan, lo odiava con tutto il suo cuore, specialmente quando vedeva i suoi occhi illuminarsi ogni volta che lo vedeva o anche solo se nominavano il suo nome. Era proprio a casa di quest'ultimo che era andata quella mattina, con quell'altro bamboccio che si spacciava per un guerriero.
Vegeta noi andiamo da Goku, vieni con noi?
Era stato tentato di accettare solo per vedere la reazione di quel bamboccio, che non accettava la sua presenza accanto alla sua donna.
STAI LEGGENDO
Wait For Me!
FanfictionIl tormento del Principe dei Sayan quando il suo cuore si scontra con la profondità dei sentimenti che lo legano alla terrestre, che lentamente si insinua nei suoi pensieri, scombussolando tutto il suo mondo. Storia di due capitoli sui sentimenti ch...