A day without you is not a day

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Quando il sole iniziò a filtrare insistente tra le tende del letto a baldacchino Jimin si svegliò un po’ infreddolito ma anche riposato. Tastò il letto accanto a sé ma, come aveva previsto, lo trovò vuoto. Yoongi doveva essere andato a lezione, proprio come aveva detto la sera prima.

Al ricordo della sera precedente sorrise. Gli era piaciuto passare del tempo in quella maniera con il suo ragazzo, vedere come si prendeva cura di lui, lui che da stupido si era beccato la febbre.

Jimin si mise a sedere sul letto sbuffando al solo pensiero di dover rimanere chiuso in camera al caldo, proprio come aveva promesso a Yoongi di fare, senza poter andare nella Stanza delle neccessitá a ballare oppure andare a vedere gli allenamenti di Quidditch del suo ragazzo dai capelli biondi.

Aprì le tende, rimanendo per un attimo abbagliato dalla luce intensa del sole che illuminava tutta la stanza ormai da parecchie ore. Un’occhiata veloce all’orologio disse a Jimin che era quasi mezzogiorno, facendolo decidere così di alzarsi dal letto per fare un salto alle cucine.

In realtà non aveva fame, non ne aveva per niente, ma era già rimasto digiuno il giorno precedente e non voleva far preoccupare ulteriormente il suo ragazzo.

Con velocità, per non prendere troppo freddo, si cambiò mettendo i pantaloni della tuta ed una felpa abbastanza pesante, dopo legò la bandana appartenente al suo ragazzo al proprio collo. Non passava giorno senza quella bandana, e anche quando non mostrava agli altri di averla con sé, era sempre presente a contatto con la sua pelle. Inspirò il profumo che la bandana emanava, quel profumo che gli ricordava tanto il biondo, e poi uscì dalla propria stanza senza neanche preoccuparsi di sistemare in maniera adeguata i suoi capelli, di recente tinti di un rosso intenso.

◇♡◇

Gli elfi erano stati ben contenti, come sempre, di offrire cibo al ragazzo dai capelli rossi, che era prontamente tornato nella sua stanza prima che il suono della campanella segnasse la fine di quell’ora di lezione. Si immaginò Yoongi girare tra quei corridoi, diretto alla lezione successiva, e si maledisse per non essere lì con lui, magari ad aspettarlo fuori dalla sua classe per fare quel breve tragitto, che separava il suo ragazzo dalla lezione successiva, insieme. Ma sapeva perfettamente che Yoongi sarebbe rimasto contrariato a quel suo gesto. Sapeva benissimo che il biondo voleva che Jimin rimanesse al caldo, al riposo, sotto le coperte circondato da quelle quattro mura che lo proteggevano dal vento che fuori piegava i rami degli alberi lontani.

Si sdraiò sul letto, prendendo una fetta di pane tostato ed iniziando a staccarne piccoli pezzettini, portandoli poi alle labbra rosa che si schiudevano per far entrare quei piccoli pezzi di cibo che non potevano far altro se non aiutare Jimin a rimettersi in sesto più velocemente. Arrivato neanche a metà fetta la poggiò sul comodino, dove aveva messo l’abbondante massa di cibo che gli elfi delle cucine di Hogwarts gli avevano dato qualche minuto prima.

La fame non si degnava di fargli visita e fargli compagnia, così da poter mangiare quella montagna di cibo che aveva con sé nel dormitorio. Si voltò dall’altra parte, alzando la bandana che portava al collo fino a coprirsi bocca e naso, così da ispirare profondamente quell’odore che tanto gli piaceva.

Voleva Yoongi, voleva le sue braccia attorno al proprio corpo, voleva sentire il calore delle braccia dell’altro ragazzi mentre, proprio come la sera prima, Jimin si lasciava abbandonare al sonno, coccolato da quel contatto dolce che lo faceva sorridere e stare bene. E fu in quel momento che decise che, nonostante tutto, sarebbe andato a vedere gli allenamenti del proprio ragazzo. Perchè niente e nessuno poteva impedirglielo, tanto meno una stupida febbre che voleva costringerlo a stare in camera sotto le coperte.

♡◇♡

Un brivido di freddo lo scosse e lo svegliò da quel leggero sonno che aveva vinto su di lui qualche ora prima. Non sapeva quando, come e perché si era addormentato. Forse la debolezza, forse la voglia di non stare solo, forse il voler rimettersi l’avevano spinto in quel sonno da cui si era appena svegliato, con più freddo di prima.

/YoonMin/ OneShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora