Junjou Romantica [Raccolta di One-Shots]

#1 - Junjou Romantica - Usagi x Misaki

                 

#1 – Junjou Romantica – Usagi x Misaki

M.

Non so a che pensare in questi ultimi giorni.

Mi butto per terra fissando il soffitto alla disperata ricerca di una risposta logica.

Inclino leggermente la testa verso la porta della stanza in cui Usagi-san è chiuso da ore. Anzi, oserei dire da giorni.

Il nuovo romanzo che sta scrivendo lo sta tenendo impegnato più nel necessario.

Mi ha anche ribadito più volte di portargli colazioni, pranzi e cene in stanza, ritrovandomi a cenare da solo a pochi metri dalla sua porta serrata.

È stranissimo che io dica una cosa del genere, ma mi manca.

Si, mi manca davvero, in modo disperato.

Mi sveglio presto per andare al lavoro e spesso, quando torno, lui è già a letto a dormire.

Ogni tanto sono entrato nella sua stanza ad ammirarlo, rilassato nel suo sonno profondo.

Ho avuto più volte l'istinto di toccarlo, ed a quell'esigenza ho risposto con lunghe sessioni in doccia dove mi potevo procurare piacere da solo.

Lo sfiorarmi lievemente i capezzoli da solo, fingendo che sia lui a farlo con le sue lunghissime dita e la sua lingua famelica. Il toccarmi in modo sempre più disperato le parti intime, versando sul mio corpo il suo bagnoschiuma, il suo shampoo, per pretendere di avere il suo odore addosso.

Sussurro il suo nome mentre il vapore, causato dall'acqua calda, si dirama per tutta la stanza.

Non mi manca solo il poterlo stringere a me, quando il piacere e il dolore dell'atto sessuale si mescolano insieme creando l'ennesima situazione di estasi totale. Mi mancano anche le sue mani. Le sue mani grandi e fredde, che riesco a riscaldare a causa dell'ardore che solo lui riesce a provocarmi.

So cosa provo per Usagi-san. Lo so molto bene, lo so fin dall'inizio. Faccio ancora fatica ad accettarlo, ad ammetterlo a me stesso, ma in momenti come questo mi sento tremendamente stupido nel farlo.

Mi manca sentire la sua voce sussurrarmi con tono deciso che mi ama, provocandomi un imbarazzo infinito, mescolato al volo di mille farfalle all'interno del mio stomaco.

In momenti come questo mi accorgo anche di quanto bisogno abbia lui stesso di quelle parole, sussurrate da me con la medesima sicurezza.

Usagi-san sa essere molto geloso ed iperprotettivo. Usagi-san ha bisogno di certezze, ed io spesso non mi sento abbastanza alla sua portata, a causa della mia insicurezza in tema sentimentale.

Lo amo, lo amo davvero. Ma dirlo nella mia mente è facile, dirlo davanti al suo viso, invece, sa essere molto complicato. Vorrei riuscire, per una volta, a fargli capire la profondità del mio sentimento, del mio piacere, della mia felicità.

Sono giorno che mi alleno davanti allo specchio, cercando di trovare un modo per sedurlo.

Non lo faccio solo perché non ce la faccio più a vivere senza le sue mani addosso, lo faccio perché so quanto questa mia presa di posizione possa fargli capire quanto io possa realmente amarlo.

Voglio concedergli tutto me stesso, senza le finte lamentele con cui cerco di mascherare il mio imbarazzo continuo.

Voglio comandare la situazione a modo mio almeno per un po'.

Voglio provocargli quel piacere immenso che lui provoca a me ogni singola volta.

Non so...se sarò all'altezza, ma voglio provarci: adesso o mai più.