Uno

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Sono davanti al grande cancello del carcere con uno zainetto in spalla, un jeans e una canottiera nera.
Sorrido "sono tornata" canticchio beffarda.
Vedo la macchina nera dell'FBI davanti a me, il capo è fuori e sorride.
"Bentornata Parker"
"Come va fratello?" Dico stringendogli la mano e sbattendo la spalla contro la sua, mastico la gomma e salgo in macchina accanto a lui.
"Com'è andata?"
"Alla grande" dico divertita.
Mi porta a casa mia e la guardo uscendo dalla macchina, entro con le chiavi che ho nello zainetto.
"Che succede?" Una versione di mio padre invecchiata appare sulle scale, sorrido.
"Sono a casa baby" dico divertita aprendo le braccia.
"Ella?" Dice sorpreso.
"Ella?" Sophia appare sulla porta.
"Cazzo sei una bimba sexy Sophia" dico divertita "ehi capo cosa fai rimani in macchina? Andiamo mi hai rinchiusa lì dentro per un anno vieni"
Alza gli occhi al cielo.
"Si si" si avvicina ed entra "sembra impazzita"
"Che avete fatto alla casa? Sembra la casa delle bambole" dico guardandomi intorno con una smorfia.
"Sophia l'ha modificata visto che ci siamo trasferiti qui" dice mio padre sospirando, si avvicina e mi abbraccia, rimango immobile "bentornata piccola"
"Wo vacci piano bro" dico divertita, mi guarda confuso staccandosi "cos'è tutto questo affetto? Troppo troppo fare aria, voi uomini siete appiccicosi, e io ne so qualcosa, posso?"
Indico la cucina e annuisce senza parole, entro e vedo Daniel sul seggiolone "oh mio Dio Dan" dico sorridendo.
"Mamma! Mamma!" Allunga le braccia verso di me e lo prendo abbracciandolo forte.
"Amore mio mi sei mancato tanto" dico stringendolo a me mentre piange abbracciandomi "ma guarda come sei bello"
Lo guardo sorridendogli dolcemente "ti è mancata la mamma?"
"Si si mamma" dice dolcemente, sorrido dolcemente e gli do un bacio.
"Anche tu sei mancato tanto alla mamma" dico gentilmente, sorride.
"Ti voglio bene mamma" dice felice.
"Hai parlato" dico sorpresa "hai parlato amore mio bravissimo!"
Ride mentre lo riempio di baci.
"Hai pranzato?" Dice Sophia guardandomi.
"È da un anno che non so cosa significa pranzare" dico beffarda "da quando mi avete chiusa lì dentro ho mangiato schifezze, disgustoso"
"Eppure eravate tutte donne" dice il capo, alzo un sopracciglio.
"Quelli in cucina sono uomini" dico schifata e arrogante "anche se uno era trans"
"Ma cosa....?" Un ragazzo bello e muscoloso appare sulla porta.
"Will?" Dico corrugando la fronte.
"Ella?" Dice sorpreso.
"Merda fratello sei uno schianto, vieni qui fatti abbracciare" dico abbracciandolo "fai ancora la spia?"
"Ovvio che si" dice divertito "wow che muscoli hai?"
"Fico eh? Sai ero il capo, dovevo farmi rispettare" dico divertita "e ci facevano allenare tutte le mattine alle sei"
"Hai qualcosa di diverso" dice guardandomi attentamente.
"Lo so" dico divertita "è tutto diverso, vi siete presi cura dei miei ragazzi alla villa vero?"
"Oh si sono fantastici si stanno allenando per entrare nell'FBI"
"Col diavolo fratello, no!" Dico seria "sono sotto la mia tutela non entreranno nell'FBI"
"Ancora contro l'FBI"
"Per colpa vostra sono stata in carcere un anno, siete più inutili di una zanzara" dico seria "almeno avete continuato a fare le donazioni?"
"Quali donazioni?" Dice mio padre confuso.
"Basta io me ne vado" dico seria mettendo in spalla lo zaino.
"Andiamo Ella torna qui!" Dice il capo seguendomi.
"Sta zitto e stammi lontano, ho scontato la mia pena, ora finisce qui, taglio i ponti con voi era questo il patto" dico seria.
"No non era questo il patto" dice serio.
"Che succede?" Una voce alle mie spalle mi fa girare di scatto.
Vedo Dean e John belli più che mai.
"Ella?" Dice Dean scioccato, lascio il bambino a terra e corro da lui ad abbracciarlo, gli salto addosso.
"Dean" sussurro dolcemente.
"Ella, sei tornata" dice al mio orecchio baciandomi il collo più volte.
"Oh Dean mi siete mancati tantissimo" dico dolcemente.
Mi stacco e gli prendo il viso tra le mani sorridendo, guardo John e lo abbraccio sorridendo "John" la voce mi trema.
"Bentornata piccola" dice sorridendo "è stupendo vederti"
"Oh John quanto mi siete mancati" dico dolcemente, mi stacco mentre delle lacrime calde mi rigano il viso, li guardo sorridendo appena "sono felice che stiate bene"
"Ci sei mancata" dice Dean sorridendo.
"Anche voi è stato un incubo senza di voi ragazzi" dico dolcemente.
"Sei qui ora" dice John sorridendo.
"Hai dei tatuaggi?" Dice Dean sorpreso.
Glieli mostro "sono tre, sul collo, sulla spalla e uno sulla caviglia, una bussola"
"Sei diversa" dice John squadrandomi "ancora più sexy è diversa"
Rido divertita e sorrido loro "anche voi, cavolo ragazzi che diavolo è passato qui un uragano di sexaggine che ha colpito tutti?" Dico divertita "tranne mio padre a lui lo ha decisamente schivato"
Scoppiano a ridere "è invecchiato parecchio"
"Mamma!" Il bambino corre da me liberandosi da mio padre, lo prendo in braccio.
"Cosa cerchi di fare?" Dico guardandolo male "l'hai spaventato"
"Non vivrà con te Ella" dice mio padre serio.
"Sarà lui a decidere con chi vivere" dico guardandolo male, il bambino mi abbraccia piangendo.
"Voglio stare con la mamma" urla stringendomi forte.
"Shhh ehi ehi è tutto okay, la mamma è qui" dico dolcemente "resterai con la mamma non preoccuparti"
"Mamma" dice dolcemente, mi stringe forte e sorrido appena.
"Va tutto bene" dico accarezzandogli i capelli "shhh tranquillo okay?"
Annuisce "gessetto è odioso" dice Dean serio "da quando ti hanno rinchiuso evita tutti noi ed é scorbutico con chiunque"
"Ho notato" dico seria "la mia macchina?"
"È alla villa ovviamente" dice John divertito "ci stavamo giusto andando"
"Passo prima a salutare tua madre" dico sorridendo "amore stai con lo zio mentre la mamma saluta la zia Maggie?" Dico sorridendo.
"No sto con te mamma" dice dolcemente, sospiro.
"Va bene andiamo" suono il campanello e Margaret mi apre la porta.
"Ella?" Dice sorpresa.
"Maggie!" La abbraccio forte.
"Oh tesoro mio bentornata, come ci sei mancata piccola" dice dolcemente "guarda come sei bella, cavolo quel posto ti ha fatto proprio bene, guarda che corpo tonico" mette una mano sulla guancia e mi fa girare su me stessa "e che sedere sodo cara wow"
Ridacchio "voto totale?"
"Dieci e lode" dice divertita.
Rido e la abbraccio ancora "grazie Maggie, per tutto quello che hai fatto per me e che continui a fare, sei come una madre per me"
"E tu come una figlia cara, ti voglio tanto bene" dice sorridendo.
La guardo dolcemente "vado alla villa okay? Vengo a trovarti promesso"
Entro nella macchina di John e sorrido divertita "cavolo mi era mancato tutto questo" dico sorridendo "Mikey che fine ha fatto?"
"Sta lavorando" dice John sorridendo "è diventato imprenditore"
"Sei serio?" Dico divertita.
"Eh si"
"Dio non ci credo" dico sorpresa "oh mamma mia, Mikey imprenditore"
Guardo fuori e guardo il mare, abbasso il finestrino mentre accarezzo i capelli del bimbo che si addormenta lentamente.
"Mi era mancato questo profumo" dico chiudendo gli occhi e sorridendo "cristo è meraviglioso"
"Ella...." dice Dean dolcemente.
"Dimmi"
"Perché hanno messo dentro solo te?" Dice John serio "eravamo insieme quella notte"
Apro piano gli occhi "perché ho venduto l'anima al diavolo" dico dolcemente "loro avrebbero lasciato fuori voi in cambio di informazioni"
"Informazioni?"
"Sugli spacciatori in circolazione"
"E poi?"
"E sui traffici di donne degli ultimi anni"
"Solo questo?"
"Si" dico dolcemente "se voi state bene io sono felice, non posso chiedere altro"
"Ci sei mancata Ella" dice Dean sorridendo.
"Anche voi"
"Grazie Ella" dice John sorridendo.
Sorrido stringendo le loro mani.
Arriviamo alle ville "Star come sta?" Dico guardandolo.
"Sta bene è in Italia ed é caduta in depressione da quando non ci sei"
Sospiro "quindi se io ora le dicessi che sono tornata volerebbe qui?" Dico divertita.
"Probabile" dice Dean annuendo.
Arriviamo alle ville e scendo guardando affascinata la mia, John mi da le chiavi e rimango immobile guardandola.
"Era così bella?" Dico affascinata.
"Si" dice Dean sorridendo.
"Wow" andiamo alla porta e la apro emozionata "ci credete che non l'avevo ancora aperta?"
Ridono divertiti ed entriamo "mamma mia è stupenda" dico guardandomi intorno.
"Signori Dannovan" Selene si inchina e la guardo.
"Selene" dico sorridendo.
"Signorina Parker?" Dice sorpresa.
"Si sono io" dico sorridendo.
"Oh mio Dio siete tornata elettorale bellissimo vedervi" mi abbraccia e la stringo a me ridendo.
Le cameriere mi danno il bentornato e sorrido loro, vado nella mia stanza enorme seguita dai ragazzi "wow non avevo una stanza solo mi da un secolo" dico sorridendo "è enorme"
"Dove dormivi?"
"Oh con due donne" dico sorridendo "sono diventate mie grandi amiche, sono state messe dentro per aver rubato, erano insieme" mi guardo attorno sfiorando tutto.
"Oh gli zii" guardo alla porta di scatto e metto il bambino sul letto.
"Daniel?" Dice la ragazza sorpresa, mi guarda e le sorrido "Ella"
"Sono a casa tesoro" corre da me e mi salta addosso abbracciandomi.
"Ella!!!!" Dice dolcemente stringendomi forte.
"Mi sei mancata piccola" dico gentilmente.
"Anche tu, tantissimo" le sorrido gentilmente stringendola forte, lascio lo zainetto sul letto e porgo una mano al bambino.
"Andiamo?" Annuisce, scende dal letto i mi da la mano, scendiamo di sotto e andiamo nella sala da pranzo apparecchiata per tutti noi.
Mi siedo a capotavola e una ragazzo ci raggiunge guardandoci attento, mi alzo.
"Noha" dico sorridendo.
"Ella?" Dice sorpreso squadrandomi.
"In persona" ghigno beffarda e lo abbraccio divertita "vieni a mangiare.
Le cameriere ci servono e mangiamo chiacchierando, mi raccontano della scuola e dei loro amici e passatempi.
"Cos si fa in prigione?" Noha curioso.
"Ci si sveglia la mattina alle sei e ci si allena per tenersi in forma, alle otto c'è la colazione e poi si comincia a lavorare dentro o fuori dipende da come ti comporti, poi a mezzogiorno suona la sirena a del pranzo e c'è una specie di lotta per del cibo che fa schifo ma che devi mangiare perché se non mangi quello rimani a digiuno" dico divertita "poi si lavora ancora a volte puoi risposarti e poi alle otto c'è la cena e dalle nove alle undici puoi fare la doccia, se non la fai devi aspettare il giorno dopo.
Mi guardano sorpresi "sembra brutto"
"Nah ci fai l'abitudine, basta farti rispettare" dico divertita, bevo il mio calice di vino "come mi mancava questo sapore"
"Mamma resterai con me ora?" Dice il bambino che mangia sulle mie gambe.
"Oh si rimango con te per sempre" dico stringendolo forte e dandogli un bacio sulla guancia, ridacchia.
"Mi sei mancata mamma" dice felice appoggiando la schiena al mio petto.
"A tu mi sei mancato piccolo, il nonno si è comportato bene?" Dico gentilmente.
"Il nonno piange sempre" dice tristemente "perché gli manchi mamma"
"Davvero?" Dico dolcemente.
"Si davvero" dice annuendo.
"Dopo andiamo da lui?"
Annuisce e alza il viso sorridendo, gli do un bacio sorridendo.
Finiamo di mangiare chiacchierando e poi riposiamo.
Mi alzo e cammino per la villa annoiata, vado nella sala della musica e vedo una batteria e delle chitarre elettriche.
"Cos'è successo alla mia...." dico scioccata.
Guardo il pianoforte coperto e la custodia di un violino al suo fianco, prendo quest'ultima e lo estraggo, guardo lo strumento attenta e comincio a suonare, sentire la melodia mi fa rabbrividire e per la prima volta dopo un anno mi sento leggera e i piace con me stessa.
Appena finisco di suonare respiro profondamente e piego la testa indietro sorridendo.
"Meraviglioso, un anno senza suonare è stato un incubo, non trovi che la musica del violino sia....così elegante e leggera?" Mi giro verso mio padre e Sophia che mi guardano stando sulla porta "ogni volta che chiedevo un violino non me lo davano sapere eppure tornare qui e suonare è fantastico"
Mio padre ha gli occhi lucidi e il naso rosso "suona ancora" dice dolcemente.
Suono la melodia per Jack e lascio scivolare le note come se fossero un turbine, mi rilasso e sorrido sedendomi.
"Fantastico, assurdamente fantastico" dico sorridendo, rimetto il violino nella custodia con delicatezza e apro il piano dopo averlo scoperto.
Suono lasciando che le mani seguano quelle melodie eseguite migliaia e migliaia di volte.
"Rimango qui per il resto della mia vita" dico dolcemente "la musica sarà il resto della mia vita"
Mio padre si siede al mio fianco e guarda i tasti per poi suonare twinkle star, mi unisco a lui e la suoniamo a due mani.
Appena finiamo, scontro la spalla con la sua sorridendo.
"Non fai così schifo" dico divertita, sento qualcuno bussare "avanti"
Serene apre la porta tenendo per mano il bambino.
"Mamma" dice con il viso rosso di pianto, mi alzo e lo guardo dolcemente.
"Cos'è successo amore mio? Vieni qui" corre da me e mi abbasso, mi abbraccia forte e lo stringo a me "cos'è successo mio piccolo angelo?"
"Pensavo fossi sparita" dice piangendo.
"Non sparirò tesoro, non più, resterò con te per sempre te l'ho promesso no?" Dico dolcemente, annuisce stringendomi.
"Mamma" annuisce cercando di non piangere.
"Grazie Selene" dico gentilmente.
"È stato un piacere"
Appena sta per chiudere la porta mi viene in mente una cosa "Selene"
Rientra "mi dica"
"Perché....ci sono quelle offese alla vera musica?" Dico indicando la batteria e le chitarre.
"Perché il signorino Noha suona con i suoi amici a scuola, ha una band" dice alzando gli occhi al cielo.
"Metodi per portarsi a letto delle ragazze" dico divertita.
"Non sa quante" dice alzando gli occhi al cielo di nuovo "dobbiamo cambiare le lenzuola quattro volte a settimana"
"Tutte diverse?" Dico sorpresa, annuisce.
"Forse dovrei parlargli" dico sospirando "grazie Selene"
Annuisce ed esce dopo essersi inchinata, mi risiedo al piano "probabilmente avranno bisogno di una stanza tutta loro" dico pensandoci "dove poter registrare i demo e tutto il resto"
"A cosa pensi?" Dice mio padre confuso.
"I miei soldi sono ancora intatti giusto?" Dico guardandolo.
"Se ne occupavano Dean e John" dice scuotendo la testa.
Chiamo John "Ella"
"Ciao John senti, sul mio conto quanto è rimasto?" Dico guardando in alto.
'Chiedo a Dean, Dean il conto di Ella quant'é'
"Settanta milioni" dice tranquillo.
"Ma che cazz- sei serio?" Dico scioccata.
'Il mercato è andato a gonfie vele' dice divertito.
"Io vi amo" dico sorridendo "siete grandi"
'Ehi sei tu il capo' dice divertito.
"Se potessi vi sposerei entrambi" dico divertita.
"Ehi Dean che ne dici di una poligamia? Io te ed Ella"
'A me va bene'
Scoppio a ridere "siete da vostra madre?"
'Sono da Dean per aiutarlo a cambiare una lampadina'
"Una lampadina?" Dico divertita.
'Sai che soffre di vertigini'
Scoppio a ridere "è vero me n'ero scordata"
'Se vuoi dopo veniamo da te'
"Si grazie" dico sorridendo "vi aspetto"
'Ehi Ella'
"Dimmi" sorrido dolcemente.
'Bentornata a casa piccola'
"Vi voglio bene ragazzi, mi siete mancati terribilmente" dico gentilmente.
'Ci vediamo tra poco'
"Assolutamente" chiudo la chiamata, sospiro chiudendo gli occhi, appena li riapro mi gira la testa per un attimo e la terra comincia a tremare, stringo a me il bambino e ci mettiamo sotto un tavolo.
"I ragazzi" dico spalancando gli occhi.
Guardo mio padre e gli do il bambino "uscite" do un bacio al bambino e corro fuori barcollando, la scossa finisce e corro di sopra "ragazzi! Ragazzi! Serene uscite tutti fuori! Ragazzi!"
"Ella!" Urla Eleanor piangendo, corro nella sua stanza e la vedo in preda ad un attacco di panico.
"È tutto okay sono qui, sono qui tesoro sta tranquilla" la prendo tra le braccia e usciamo dalla stanza "Noha!"
Corre verso di noi e usciamo fuori velocemente.
Un'altra scossa ci fa quasi cadere, la villa oscilla e la guardo attenta.
Mio padre e Sophia corrono da noi con il bambino.
"È finita" dico sospirando, metto a terra Eleanor e le accarezzo una guancia "guardami El è tutto okay, va tutto bene"
"Stavo dormendo e.....all'improvviso è.....tutto tremava e il lampadario oscillava e..e..." dice terrorizzata gesticolando, le prendo le mani e la guardo gentilmente.
"Ora va tutto bene" dico gentilmente "va tutto bene okay? È finita, non c'è più niente"
Mi guarda con le lacrime agli occhi e mi abbraccia scoppiando a piangere "i miei genitori....sono morti in un terremoto" sussurra piangendo, la stringo più forte.
"Mi dispiace tanto tesoro, ora ci siamo noi e va tutto bene" dico gentilmente.
Piange sulla mia spalla, guardo la villa "è antisismica perciò non dovrebbero esserci danni" dico guardandola "forse le piscine sono l'unico problema"
"Possiamo rientrare?" Dice Selene esitante.
"Aspettiamo qualche minuto per sicurezza, voi state tutti bene?"
Annuiscono tutti, guardo Noha "signorino io e te dobbiamo parlare della batteria nella mia sala della musica"
"Oh si te ne avrei parlato davvero" dice divertito "oggi vengono i miei amici dobbiamo provare, tra due giorni abbiamo un evento vuoi venire?"
"Vengo ma ho un'idea per sistemare il problema classica e rock" dico divertita "sono sicura che ti piacerà"
"Ella sono passati dieci minuti" dice mio padre.
"Va bene rientriamo" dico sorridendo "vieni Noha"
Gli metto un braccio sulle spalle mentre Eleanor mi tiene la mano.
Andiamo nella sala della musica "che ne dici di una sola solo per voi? Insonorizzata in modo che non ci sia l'eco, in tanto di sala registrazione e remix" dico sorridendo.
Mi guarda scioccato "stai scherzando?" Dice divertito.
"No sono seria"
"Oh Dio si! Si! È un'idea fantastica!" Dice scioccato e divertito "assolutamente si!"
Scoppio a ridere mentre salta urlando.
Guardo Eleanor e le do un bacio sulla fronte "dimmi Eleanor vorresti un cavallo?" Dico ghignando.
"Un cavallo?" Dice scioccata.
"Un cavallo" dico annuendo.
"Si lo voglio" dice illuminandosi.
"Domani andiamo a prendere due cavalli" dico sorridendo "non lo dire al nonno però"
"Ti ho sentita" dice mio padre serio "e John non accetterà mai "
"Il giardino è mio non suo, i cavalli non mangeranno la sua amata erba" dico divertita.
"Ho sentito cavalli" mi giro sentendo la voce di John, sorrido a trentadue denti come una ragazzina e alzo entrambi i pollici.
"Due cavalli" dico divertita.
"No" dice convinto.
"Oh si" dico sorridendo.
"No"
"Si"
"Ho detto no"
"E io ho detto si" dico divertita "Dean?"
"A me non cambia niente" dice divertito.
"Visto? A lui non cambia niente" dico abbracciando Dean.
"E va bene ma se lo trovo nel mio giardino lo ammazzo" dice severamente.
"Dean hai sentito?" Dico guardandolo.
"Sei il solito esagerato John" dice sospirando.
"Se trovo il mio cavallo morto vengo in camera tua di nascosto e ti suono una trombetta nell'orecchio come facevano in carcere se non ti alzavi alle sei" dico facendogli poi la linguaccia.
"Te la stacco quella lingua" dice avvicinandosi malizioso.
"Che paura" dico divertita fingendo di tremare, i nostri petti si scontrano.
"Dovresti averne"
"Io non credo proprio" sbatto più volte le palpebre e ghigno divertita.
"Sei in versione cattiva?" Dice divertito.
"Non vedrai mai la mia versione cattiva" dico sensualmente "almeno che non mi fai arrabbiare"
Il mio cellulare squilla e lo prendo.
"Il carcere?" Dico confusa, rispondo freddamente "chi parla?"
Tutti mi guardano sorpresi 'ehi troietta' dice la voce di Naomi mi fa ghignare.
"Ciao putt-" guardo il bambino che si allunga verso di me "bellezza come stai?" Dico divertita.
'Ti sento di buon umore' dice divertita 'qui c'è il caos dalla tua partenza'
"Immagino, pugno di ferro sorella" dico divertita.
'Ci puoi scommettere' dice divertita 'le amiche della barbie sono tornate all'attacco'
"Fa capire loro chi comanda e se non ascoltano ti ho lasciato la mia collana" dico alzando un sopracciglio.
'Mi stanno facendo incazzare parecchio' dice seria.
"Mantieni la calma o non uscirai da lì" dico divertita "andiamo pupa cosa ti ho insegnato in questi anni?"
'È difficile senza di te capo'
"Non dire cazzate" dico in tono assassino "alza la testa e tira fuori le palle le barbie devono capire chi comanda, le altre ti appoggiano e ti seguono, fai di questo la tua forza"
'Sissignora' dice decisa 'il tempo è terminato'
"Lo so, cinque minuti" dico sorridendo.
'I migliori mai spesi'
"Sorelle per la vita"
'Non dimenticarti di me'
"Non lo farò mai sorella"
'A presto sorella'
Chiudiamo la chiamata e sospiro "chi sarebbe la barbie?" Dice Dean divertito.
"Hai presente la ragazza che si crede la più figa?" Dico divertita.
"Jennifer Clarity?" Dice John divertito.
"Esatto una Jennifer versione bionda dagli occhi azzurri" dico divertita "è stata assassinata in una doccia, dopo due mesi dal mio arrivo, probabilmente la odiavano parecchio, così ne abbiamo approfittato e abbiamo messo in ginocchio le cagnoline che la seguivano prendendo il potere, beh sono tornate all'attacco e le ragazze sono perse, Naomi prenderà il comando ma le serve un po' di incoraggiamento"
"Capisco" dice divertito, mi guardano tutto.
"Che c'è?" Dico confusa.
"Sei tipo un boss mafioso" dice John prendendomi in giro.
"Ah ah simpatico, di sicuro so come ucciderti con una forchetta di plastica" dico divertita.
"Una forchetta di plastica?" Dice divertito.
"Non avevamo armi in carcere e il coltello era di plastica" dico divertita "sai la maggior parte erano ladre o assassine, devi sopravvivere"
Il mio cellulare squilla di nuovo, lo guardo annoiata.
"No" chiudo la chiamata.
Squilla di nuovo e sbuffo "cosa vuoi?"
'Ho bisogno del tuo aiuto Ella' dice il capo di mio padre.
"No" chiudo la chiamata.
Il cellulare di mio padre squilla e risponde.
"È per te" dice confuso.
"Ti ho detto di no e basta"
'Abbiamo un accordo' dice serio.
"Non ho firmato nessun contratto caro"
'Ho la tua dichiarazione dove accetti'
"La parola vola mio caro, lo scritto rimane detto questo, puoi andare a buttarti da un precipizio addio" chiudo la chiamata e do il cellulare a mio padre.
"Chi era?" Dice John confuso.
"Il tizio che ci ha interrogati, il loro capo" dico indicando mio padre e Sophia.
"E cosa vuole da te?" Dice Dean.
Alzo un sopracciglio "vuole che entri nell'FBI"
Scoppiano a ridere "tu nell'FBI" dice John divertito.
"Tu odi l'FBI" dice Dean ridendo.
"Questa è la risposta che potete riferirgli" dico dando il cellulare a mio padre.
"Perché lo odi?" Dice Eleanor attaccandosi a me.
"Perché nella vita ci sono persone che si credono al di sopra di tutto quando invece non sono niente" dico dandole un bacio sulla fronte.
"Resterai con noi vero?" Dice dolcemente.
"Certo che resterò con voi" dico sorridendo "e faremo tutto quello avremmo potuto fare in quest'anno"
Sorride "davvero?"
"Si davvero" dico gentilmente.
"Andiamo sulle giostre?" Dice Daniel sorridendo.
"Se vuoi si" dico divertita.
"Siiiiii la mamma mi porta sulle giostre" urla felice, scende a terra e corre saltando felice, esce divertito.
"Ma dove vai?" Dico divertita ridendo e correndo alla porta.
Ride ancora urlando felice, sospiro e lo guardo gentilmente "Ella" dice mio padre chiamandomi.
"Mhh?" Lo guardo confusa.
"Abbiamo davvero bisogno di te" dice solamente guardandomi.
Lo guardo per un attimo e poi alzo gli occhi al cielo "dammi il telefono" me lo da e richiamo il capitano.
'Parker' dice serio.
"Sono Ella inutile uomo dell'FBI, di cosa hai bisogno?" Dico seria.
'Ella?' Dice sorpreso, sento qualcosa cadere e andare in frantumi.
"Non sì agiti capitano so che non vede l'ora di vedermi" dico beffarda.
'Si si, vieni alla base non è sicuro parlarne per telefono'
"Sissignore" dico alzando gli occhi al cielo "sei una scocciatura e ringrazia mio padre se ti aiuto"
'Me lo ricorderò' chiudo la chiamata mentre parla e sorrido a mio padre dandogli il telefono.
"Andiamo alla base" dico alzando le sopracciglia e uscendo, mi seguono tutti "vengo in moto"
Prendo la mia moto blu elettrico e la metto in moto "oh piccola mia sei fantastica" dico sorridendo.
Partiamo e andiamo alla base portando anche il bambino, lo mettiamo in un'area nursery con altri bambini.
"Ella Parker" dice il capitano avvicinandosi e sorridendo, apre le braccia per abbracciarmi ma mi sposto.
"Giù le mani" dico fredda "non siamo amici"
"Sei così fredda, dopo tutte le volte che sono venuto a trovarti" dice guardandomi e sorridendo.
"Tutte le volte che mi hai ribadito i miei errori e io ti ho minacciato" dico sorridendo gentilmente "toccato e muori, le minacce sono ancora valide" aggiungo tornando fredda.
"Che cattiva che sei, Parker tua figlia è davvero cattiva" dice come un bambino "Eleanor mia fantastica ragaz-" gli lancio un pugnale che gli graffia il viso, tutti mi guardano sorpresi.
"Lontano dai miei ragazzi razza di spia uscita male" dico seria tirando a me Eleanor che mi guarda sorpresa.
"Mi sento colpito nel profondo" dice teatralmente "un offesa così pesante!"
"Sentiti onorato ne riceverai altre" dico divertita "andiamo idiota"
Cammino sicura verso il suo studio, busso "signorina so che è lì dentro potrebbe rivestirsi e nascondersi nel bagno per favore?" Dico gentilmente.
Sentiamo dei rumori all'interno e dei passi che corrono, appena resta tutto in silenzio apro la porta "la sua ospite è davvero molto carina" dico al capitano, gli faccio l'occhiolino ed entriamo nel suo studio.
Mi siedo sulla sua sedia girando su me stessa.
"Di cosa ha bisogno capitano?" Dico sensualmente, mi tolgo la gomma dalla bocca attaccandola sotto la sua scrivania.
"L'hai fatto di nuovo!" Dice severamente.
"Non so di cosa parli" dico scuotendo la testa, vedo una foto uscire da un fascicolo, la prendo "il giudice Adams"
"È su di lui che stiamo indagando" dice serio, prende dei guanti e toglie il mio chewing-gum da sotto la scrivania "sei davvero tremenda"
"Mi adori in realtà" metto in bocca un'altro chewing-gum e apro il fascicolo "cosa dovrei fare?"
"Dimmelo tu" dice guardandomi.
Leggo il fascicolo mettendo i suoi occhiali da lettura "cosa sapete di lui ora?" Dico guardandolo "questi documenti sono vecchi"
"Sono i più recenti che abbiamo" dice serio.
"Stai scherzando? Siete l'FBI non dovreste avere accesso a tutto?" Dico confusa.
"Si ma ha fatto perdere le sue tracce" dice serio.
Lo guardo corrugando la fronte "vuoi che scopra dov'è?"
"Esatto"
"Lui mi odia" dico divertita.
"Non è vero" lo guardo attentamente e contrae quasi impercettibilmente le labbra.
"Menti, non ci credi neanche tu" dico indicandolo con una biro "vuoi davvero il mio aiuto?"
"Ovvio che lo voglio" si tocca il collo.
"Hai mal di collo?" Dico divertita.
"No"
"Strano sai? Chi mente di solito si tocca il collo"
"La ragazza là dentro è una squillo?"
"No" si porta una mano al collo ma la abbassa subito.
"Inguaribile bugiardo" dico sorridendo e alzandomi "non riuscirai a controllarmi, sai in media una persona dice tre bugie in dieci minuti e il corpo tradisce" gli faccio l'occhiolino "quando avrai davvero bisogno di me chiamami, è inutile tenermi d'occhio, se dovessi fare qualcosa non lo farei ora"
"Ella Parker, torna immediatamente qui" metto le mani in tasca e fischietto camminando tranquilla per i corridoi, vedo una donna in una stanza, mi fermo davanti al vetro unidirezionale.
Un uomo la sta interrogando.
Metto le cuffie "tu hai visto l'omicidio?"
"No" dice lei, stringe appena le labbra.
"Mente"
"Sai chi lo ha ucciso" dice lui serio.
"No" picchietta un piede quasi impercettibilmente.
"Mente"
"Sai il motivo per cui è stato ucciso?" Dice ancora lui.
"No non lo so"
"Verità" dico seria, corrugo la fronte "non ha senso"
"Di cosa parli?" Abbasso le cuffie e guardo mio padre.
"Di cosa è accusata?" Dico seria.
"Omicidio" dice guardandomi.
"Come ho detto prima il corpo smentisce la voce" dico alzando un sopracciglio "lei era lì quella notte, ha visto l'assassino ma non sa il motivo per cui è avvenuto l'omicidio"
"Come fai a saperlo?" Dice Sophia.
"Quando l'uomo le ha chiesto se aveva visto l'omicidio lei ha stretto appena le labbra, segno di insicurezza" dico indicandola "inoltre ha paura di qualcosa, ha la bocca secca e le pupille sono dilatate"
Prendo un foglio e una penna.
'Le chieda cos'ha fatto la sera dell'omicidio e le chieda poi di ripeterlo al contrario' scrivo seria, lo piego è lo so a Sophia.
"Portalo all'uomo coraggio" dico dico indicandolo, sospira e obbedisce, io e mio padre mettiamo le cuffie, Sophia torna e fa lo stesso.
"Cos'hai fatto la sera dell'omicidio?"
"Ero in spiaggia e poi sono andata a casa, mi sono fatta la doccia, ho ordinato una pizza, ho guardato un film e poi sono andata ad una festa" dice confusa, la spalla si abbassa di qualche millimetro.
"Mente" dico seria.
"Ora per favore ridimmi il corso degli eventi al contrario, dalla festa"
"Okay ehm prima della festa ho mangiato dopo aver guardato un film quando sono tornata dalla spiaggia"
"Classico, chi mente non riesce a dire al contrario gli eventi perché manca un evento realmente accaduto" dico togliendomi le cuffie "sa tutto l'unica cosa che non sa è il movente"
Li guardo "bene piccolo momento di sfogo, torno a casa, buonanotte papà" dico rilassata superandolo.
"Ella aspetta" mi fermo continuando a dargli le spalle, giro appena la testa "hai un talento che nessuno di noi ha, aiutaci per favore, abbiamo davvero bisogno di te"
"Perché dovrei farlo?" Dico girandomi e guardandolo, fa un passo indietro sorpreso "insicurezza, non credi a quello che hai detto e cerchi di mettere distanza tra noi due, non e un talento è semplice osservazione, vieni alla villa domani, ti mostrerò un mondo che non hai mai visto"
Mi guarda sorpreso, gli do le spalle e mi allontano, Eleanor e Noha mi sorridono.
"Veniamo con te" salgono su una macchina e io sulla moto, torniamo alla villa e passiamo il pomeriggio insieme divertendoci, il bambino ride sempre felice.
Mi racconta tantissime cose è arrivata a sera la mia testa scoppia.
John e Dean si aggregano a noi per cena, a sorpresa, la serata passa perfettamente.

Sono tornata BabyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora