Yoongi sentì un fiore sbocciargli piano di fianco al cuore. E da lì fu sempre primavera.
La vita di Yoongi non è altro che un noioso via-vai di classi. Non gli importa altro. Aspetta che qualcosa accada, che qualcosa arrivi da lui, la sua vita un'eterna attesa per qualcosa che forse non arriverà mai.
E' ciò che fanno gli umani, spesso dice a sé stesso, attendono che l'apice della loro vita arrivi e poi, quando arriva, attendono la morte. Un lento giro di giorni che passano. Yoongi si chiede come possano vivere le persone che hanno visto il loro apice volare via, le persone che non hanno sogni, le persone che non sentono il profumo dei fiori.
Yoongi lo sente ogni giorno, lo respira.
Anche lui nella sua vita attende l'apice, attende quel qualcosa che gli faccia esclamare "ecco perché sono nato", "ecco perché sono qui": lo attende inerme, sui suoi libri di letteratura, lo attende come si attende la primavera. Il solito giro di stagioni, la solita noia.
Si chiede come facciano a vivere, le persone. Sé stesso compreso. Abbandonati al mondo senza manuale d'istruzioni, tutti neonati persi sulla strada del destino e costretti ad affrontare un mondo che neanche si vuole. Crescere, non sapendo dove si arriverà, crescere, non sapendo cosa accadrà, crescere, non sapendo chi incontrerai.
Yoongi di persone ne ha incontrate tante.
Nel dormitorio, la vita scorre, i minuti. Namjoon è l'unico a coglierli tutti: vive in silenzio e nella musica, vive sapendo cosa sta facendo. Spesso dice a Yoongi che il modo migliore per vivere non è aspettare l'apice, ma convincersi di essere già lì.
"La vita non è la strada che percorri per andare ad un determinato luogo," Namjoon si accomoda sul letto disfatto di Yoongi e beve il suo caffè amaro con calma, "-ma è quel luogo stesso. Ti dicono di seguire la tua vita, ma non fugge mica, nella vita ci sei già. La frase giusta è di seguire i tuoi sogni, di seguire il tuo destino, di seguire il tuo cane che fugge. Ma non devi seguire la tua vita, è la vita a dover seguire te."
Yoongi annuisce anche se non la pensa così, annuisce perché quando Namjoon parla non si può fare altro. Si siede affianco a lui, guarda il soffitto, pensa alle sue parole.
Non devi seguire la tua vita, è la vita a dover seguire te. Qualcosa, però, non va: Yoongi in questa frase non trova il fondamento principale; non tutti vogliono starci, nella vita.
Magari la gente che segue la propria vita in realtà tenta di allontanarsi da essa, cercarne un'altra, non tutti vogliono seguire la propria vita e non tutti vogliono che la vita li segua.
Però, quando Namjoon schiude le labbra, tutto sembra corretto. Quindi Yoongi sorride. Yoongi, che non vuole seguire la propria vita, annuisce e sorride. Senza Namjoon, il dormitorio sarebbe così silenzioso, quindi lo lascia parlare.
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anemone.
FanfictionYoongi sentì un fiore sbocciargli piano affianco al cuore. E da lì fu sempre primavera.