Because I care

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Quell'ospedale era un vero e proprio campo di battaglia. A terra si potevano vedere proiettili, sangue e cartelle cliniche sparse ovunque. Personale medico letteralmente pietrificato.
L'odore di Liam si percepiva appena.
Non poteva chiamarlo, urlare il suo nome, aveva paura. Rabbia e paura lo fecero indietreggiare per un istante. Solo un istante, il tempo impiegato dal suo cervello a ricordargli che Liam era li. Che qualcuno voleva fargli del male. E lui questo non poteva proprio permetterlo. Percorse i corridoi, attento ad ogni piccolo ed insignificante rumore. Un silenzio assordante. Poi uno sparo. Due spari. Il ruggito di Liam e poi ancora dei colpi di arma da fuoco. Theo si precipitò nella stanza da cui sembrava provenissero i rumori. Spalancò le porte e quello che si trovò davanti gli provocò una furia cieca. Si sbarazzò dei 4 cacciatori che avevano aggredito il licantropo. Un proiettile lo colpì però alla gamba.
Liam era sdraiato a terra. Respirava appena e il suo battito era quasi inesistente. Vederlo cosi era un supplizio. Non poter fare nulla lo feriva ancora di più.
La stanza in cui si trovavano era devastata. Proiettili incastonati nei muri. Lettini e mobili ribaltati.
Non potendo reggersi bene in piedi, strisciò fino al licantropo, si sedette e lo prese con forza buttandoselo addosso.
- Scott..
Delirava.
- Liam, sono Theo.
Odiava quel legame profondo che legata il Beta al suo Alpha. Non avrebbe mai ammesso però che la sua gelosia derivasse dal  modo in cui Liam cercava Scott. Dal modo in cui Liam gli volesse Bene, lo proteggesse e gli riservasse tutta la fiducia che nei suoi confronti non aveva mai nemmeno accennato. Liam non si fidava di Theo. E questo all'egocentrico Theo faceva male.
- Trova..lo.
- Ci troverà lui. (Lo rassicurò)
Liam gemette. I proiettili d'argento facevano male. Lo strozzalupo faceva male.
D'impulso la Chimera gli prese la mano e la strinse forte. In qualche modo doveva farcela.
- Th.. Theo..
Abbassò lo sguardo per incontrare gli occhi del licantropo che lo aveva appena chiamato.
- Non.. non puoi.. se non..
- Si si, lo so. Non funziona se non t'importa.
(Lo interruppe) 
Alzó di nuovo lo sguardo e portò anche l'altra mano su quella di Liam. Voleva farcela. Doveva farcela.
Delle vene color violaceo comparvero sul dorso della mano di Theo, proseguendo per tutto il braccio. Pulsavano. Theo abbozzò un sorriso soddisfatto.
Liam incredulo non smetteva di fissarlo.
- Se non t'importa. Il fatto è che di te m'importa e anche troppo.
E questo mi spaventa.
(Divenne serio tutto d'un tratto)
Liam continuava a fissarlo e questo suo silenzio era davvero imbarazzante.
- Perché?
Chiese dopo alcuni minuti.
Non era pronto a quella domanda. Non lo era affatto. Con lo sguardo rivolto nel nulla, provò a dare una risposta quantomeno sensata.
- Perché se hai qualcuno che ti ama forse ti salvi.
La perplessità di Liam lo travolse.
- Perché io ho bisogno di te per poter sopravvivere.
La bocca di Liam si aprì, non per dire qualcosa ma per prendere quanta più aria poteva.
- Credevo non t'importasse di niente e di nessuno.
- Sbagliato.
- Perché io?
"Perché sei cosi idiota" pensò Theo.
- Perché.. Perché non lo so okay? Tu perché giochi a Lacrosse?
- Perché mi piace.
- Ecco. Idiota!
Liam comprese. Si mise a sedere dandogli la schiena. Poi si voltò.
- Dovremmo andare.
Theo non rispose. Si alzó rapido.
- Non montarti la testa. E se provi a dire qualcosa in giro giuro ..
Strinse i pugni. Non c'era bisogno di finire la frase, Liam gia sapeva l'interminabile lista di torture di Theo.
Il licantropo si alzò e si avvicinò alle sue spalle. Era più basso della Chimera. Era agitato. Sapeva che Theo lo sentiva.
- Anche tu.
- Anche io cosa?
- Mi piaci anche tu.
Theo si voltò.
- Tu.. piccolo idiota petulante.
Gli prese il volto fra le mani e lo baciò. Le loro labbra combaciavano perfettamente, come un puzzle. La loro rabbia, la loro paura, scomparse. Quando finalmente si staccarono, entrambi sorrisero. Liam strofinò il naso contro quello di Theo. 
- Credo che dovremmo davvero andare.
Disse la Chimera.
- Idiota.
Gli rispose Liam. Rise di gusto e si avvicinò alla porta. Poi sul suo volto comparve un'espressione corrucciata.
- Fuori di qui sarai la stessa persona?
- Tu non ti fidi di me. Che senso avrebbe rispondere si?
- Per quel che vale. Io di te mi fido.
- Fuori di qui, tu sarai un piccolo idiota petulante e io un uomo affascinante che ama un piccolo idiota petulante.
Si avvicinò a lui.
- Adesso andiamo a vincere questa guerra. Ah e per la cronaca: solo io posso farti il culo.
Liam sorrise. In quell'istante capì che Theo era davvero cambiato, era una persona nuova e tutto questo grazie a lui. Senza rendersene conto erano diventati importanti l'uno per l'altro. Theo era la sua ancora. Liam era la sua nave. Un'ancora non serve a nulla se non ha una nave a cui aggrapparsi.

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Non è niente di che, ma io devo trovare qualcuno che scleri con me, i Thiam sono troppo 😍😍😍😍
Fatemi sapere cosa ne pensate. Mi scuso per eventuali orrori ortografici 😶✌
PS: "Se hai qualcuno che ti ama forse ti salvi" è una citazione che ho preso dal libro "il rumore dei tuoi passi" di Valentina D'Urbano, la mia scrittrice italiana preferita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 02, 2017 ⏰

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