Last day

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È una serata mozzafiato, i due innamorati si trovano sotto quel magnifico tramonto in uno dei loro posti preferiti: Il pontile.
Il ponticello di legno umido che si affaccia al lago, un grande lago di acqua pulita e limpida che riflette i coloriti caldi di quella sera d'inizio autunno.
Lui, con quegli occhiali spessi, ispeziona ogni centimetro del lago, percependo la totale serenità a fianco della sua splendida moglie; June. Lei, invece disegna sul suo block notes degli schizzi che poi riporterà su un quadro, come aveva fatto già innumerevoli volte.

Una folata di vento freddo arriva dal lato destro del lago, brezza, che richiama il naturale svolgimento della stagione, il freddo dell'inverno.
June ha i brividi, così suo marito si dirige verso la macchina.
Per quel breve tragitto, assapora ogni dettaglio regalato dall'autunno: l'erba alta con sfumature rosse e gialle, le foglie che cadono dagli alberi non ancora totalmente spogli e il vento che sposta le nuvole.
Arrivato alla macchina, prende dal sedile posteriore una coperta.
Ripercorre tutto il breve sentiero lasciandosi colpire nuovamente dal panorama. Torna con i piedi sul ponte, si avvicina a June e le dà la coperta, che subito la fa sentire meglio anche se resta concentrata sul suo disegno. Lui vorrebbe vederlo ma lei lo fa attendere ancora un po'.
Ecco, il disegno è finito e ora è intenta a farglielo vedere: è il suo coraggioso uomo in veste di super eroe.
A lui piace essere un eroe.
A questo punto, il disegno non è il solo regalo che June ha preparato per lui, ed estrae dal cestino da pick-nick un pacchetto regalo di cui lui ne è entusiasta.

××× ××× ××× ××× ××× Flashback

Sono entrambi a casa e lui sta dormendo sulla poltrona in pelle. Fuori è una bella giornata.
Qualcuno ha bussato alla porta e June, pronta, va ad aprire. È il vecchietto del paese, che consegna felice a June un pacchetto regalo per suo marito. Lei, contenta, lo ringrazia e lo saluta.
In questo momento June vuole trovare un posto dove nasconderlo perché ha intenzione di consegnarglielo quando sarà il momento giusto.
Prova a nasconderlo in cucina, sul mobile del corridoio ma ancora non ha trovato il posto adatto. Sale le scale facendo molta attenzione a non far rumore e appoggia il pacchetto su un mobile, sulla quale nota un quadro.
Uno dei tanti quadri fatti al pontile, al tramonto, ad una affascinante sera d'autunno, proprio come quella gionata. Accarezza con una mano la pittura, quasi potesse sentirne il calore.
Osserva il pacchetto per l'ennesima volta, accarezza il ventre con estrema delicatezza e si allontana per progettare una serata indimenticabile.

Nel frattempo degli spari si sentono da fuori casa, e il marito, addormentato, si sveglia di soprassalto, mette i suoi grossi occhiali che prima erano riposti sul mobiletto affianco e si dirige verso la finestra. La apre e vede uno dei suoi vicini di quel paese, sparare, con il cane che segue i suoi ordini.
Mentre il suo sguardo è fisso sul cacciatore, un bambino, che stava appena prima giocando col pallone da solo, richiama la sua attenzione invitandolo a giocare.
Lui però sospende le attenzioni del bambino per chiamare June, che non risponde.
Si incammina per tutta la casa in cerca di sua moglie, mentre, nel frattempo, guarda per i corridoi tutti i suoi quadri: panorami e ritratti di lui.
Mentre attraversa la stanza di falegnameria, con all'interno altri quadri, una vicina entra e si accorge felice della sua presenza. La bionda riconsegna un apri scatole di legno che aveva preso in prestito un po' di tempo prima, e con un fare deluso si riallontana da lui.
Finalmente il quattrocchi può ritornare alla ricerca di June, che ancora non risponde.
Sale le scale, arrivando al piano di sopra. Sul mobile anche lui viene attratto alla vista del quadro del pontile e pure a lui è venuta la brillante idea di passare a serata in quel posto.
Poco dopo però, proprio June salta fuori con un cestino da pick-nik con fare tutta entusiasta mentre con una mano, dietro di lei, nasconde il pacchetto.

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Lui è entusiasta alla vista del regalo che June gli ha fatto ed è proprio intento ad aprirlo.
Neanche il tempo, un lampo interrompe l'entusiasmo di entrambi che poco dopo la pioggia lo fa svanire del tutto. June, ancora con la coperta sulle spalle, mette al riparo il block notes dei disegni ed insieme a suo marito corrono verso la macchina, non facendo più caso ai dettagli mozzafiatanti di pochi minuti prima.
Entrambi arrivano in macchina anche se un poco bagnati.
Sospendono il regalo mettendolo sui sedili posteriori e si avviano verso casa.
Nonostante la pioggia, il panorama attorno a loro resta comunque immacolato. I colori del boschetto che circonda la strada sono caldi come quelli del pontile , entrano in una galleria che divide il paesino dal resto del mondo ...

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L'uomo sta dormendo sulla sua poltrona di pelle. Il suo sonno è disturbato, disturbato da delle urla femminili che strillano come gesso sulla lavagna, poi il suono improvviso e stridulo di una frenata d'auto.
Finalmente si sveglia e realizza di aver fatto per l'ennesima volta lo stesso sogno, o meglio, aver rivissuto la stessa scena, con quegli identici fotogrammi.
Ora è buio. Anche la casa è spenta, colori freddi. Sulle pareti più nessun quadro.
L'uomo ha fame. Si rimette gli occhiali e prende, da dietro la poltrona, una sedia a rotelle, che spinge verso di lui, e con calma e controllo riesce a sedercisi sopra.
Si avvia in cucina, vede dei barattoli di cibo in scatola su una mensola e cerca di raggiungerla con il braccio, ma non ci arriva. Cerca di spingersi con tutto il corpo ma riesce solo a sfiorarlo, facendolo traballare e cadere sulle sue gambe.
Cerca di aprire questo barattolo ma non ci riesce. A quel punto si ricorda del apri scatole che gli aveva ridato la vicina quel giorno.
Ma qualcosa lo allontana da quella stanza, la falegnameria, ma ormai ci si ritrova di fronte, stringe i pugni e si decide ad entrare.
Nella stanza ci sono due scatoloni e quattro quadri appesi su dei piedistalli ricoperti da un telo bianco.
Cerca di ignorare i quadri e puntare dritto al suo obiettivo, prendere un semplice apri scatole. Scava un po' nello scatolone dove pensa sia l'arnese ma all'improvviso la porta si chiude di scatto e tutti i teli che coprivano i dipinti cadono a terra.
Di fronte a lui un quadro, un ritratto di June.
Disperato dalla situazione, appoggia una mano al quadro, in segno di malinconia ... D'un tratto, però, inizia a ricordare il passato...
[...]

××× ××× ××× Spazio Autrice
Anche se non sono l'inventrice di questa trama, sto facendo il "duro" lavoro di riportare scritto un videogioco costruito solo da immagini, senza nessun dialogo. È una storia davvero intrigante e che porta molto a riflettere.
Spero davvero tanto che vi piaccia, chiederei solo una vostra opinione/critica/pensiero per spronarmi a continuare, anche perché "tradurre" questa storia non è dei mestieri più semplici in quanto cerco il più possibile di essere coerente con il videogioco.

Last Day Of JuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora