Aula 34

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Alle 7 suona la sveglia come ogni mattina e, come ogni mattina, vorrei che ciò non accadesse mai.
Come uno zombie mi dirigo verso il bagno per lavarmi e vestirmi, mi infilo un paio di jeans strappati, una felpa nera della pyrex e le vans verde acqua.
Scendo in cucina e faccio colazione poi torno in bagno per lavarmi i denti e truccarmi. Verso le 7:30 mi dirigo verso la fermata dell'autobus: quando salgo mi arriva un messaggio
H:allora ci hai pensato
T:uffa se sei pesante...
H: oggi c'è l'assemblea d'istituto giusto?
T:si...ma cosa c'entra?
H:ti aspetto alle 10 nell'aula 34 al terzo piano
T: ok
Avevo paura, so che avrei dovuto dargli una risposta e io non sapevo cosa dirgli. Oggi non c'è Sharon quindi non posso neanche chiederle un consiglio.
Arrivo a scuola alle 8:00, mi fumo una sigaretta e poi entro insieme a un mio vecchio amico delle elementari, Jacob: prima uscivamo e, abitando vicini, stavamo sempre insieme, poi si è trasferito e ci siamo persi un po di vista.
Le prime due ore scorrono veloci, quasi non me ne accorgo, alle 10 suona la campanella che da il via all'assemblea.
Nella mia scuola la parola assemblea equivale a fumare nel cortile, non fare un cazzo in palestra o stare in giro per 2 ore, l'unica cosa positiva è che usciamo alle 12:00.
Aspetto che la gente se ne vada e mi dirigo al 3 piano, mentre salgo le scale mi arriva un messaggio da harry
*io sono nella stanza quando arrivi bussa tre volte*
Arrivo davanti all'aula 34, un aula che non usano più, ora è diventata un ripostiglio dove mettono banchi e cattedre vecchie.
Ho l'ansia, non so che fare e la mia mano fa tutto da sola e bussa tre volte.
Apre harry, bello come sempre: portava una maglietta aderente, da cui si intravedevano i suoi muscoli, e dei jeans neri aderenti.
"Ma ciao chi cercavi?" Mi chiede ironico
"Cercavo uno scemo che mi mette pressione"
"Io ti metto pressione? Mi perdoni Lady Tiffany non era mia intenzione"
Scoppio a ridere.
"Perché mi hai trascinato qui?"
"Veramente sei venuta da sola....ok allora...io ti ho portato qui perché uno le assemblee sono noiose e due volevo...chiederti una cosa"
o mio dio! Mi ha rotto il cazzo adesso gli dico di no, che è stato bello conoscerlo e che si dimenticasse ciò  che era successo ieri.
"Senti..." si avvicina a me con un sorriso di quelli che ti lasciano senza fiato cazzo ma se fa così come faccio?
"Io...non ho intenzione di essere la tua scopamica perché....perché no...non sei tu il problema anzi...sono io...senti dimentica tutto ok?" Lo vedo abbastanza confuso.
Si avvicina ancora di più a me " sei sicura? No perché non sembri convinta" annuisco "sono sicura" Fece un ghigno e si avvicina ancora di più lasciandomi con le spalle al muro: inizia a baciarmi con foga, come se non baciasse più una ragazza da anni, inizia a toccarmi ovunque e a strusciarsi addosso a me facendomi sentire quanto era duro.
Mi sfila la felpa e la maglietta lasciandomi in reggiseno, mi stacco da lui "no harry senti ti prego non fare così" si toglie la maglietta, non riesco a togliere gli occhi dal suo fisico "sai credo molto nel linguaggio del corpo e il tuo corpo, in svariati modi, sta dicendo che vuole me " Forse era vero. Ero molto confusa ma poi ripenso alle parole di Sharon sei single, non ti senti con nessuno, non ti interessa nessuno lui è un figo da paura...perché no
Comincio a baciarlo e tra un bacio e un altro gli dico "fai di me quello che vuoi, sono tua"
Sorrise e mi prese in braccio e mi posò sopra un banco, mi toglie i jeans e continuiamo a baciarci. Stacca le sue labbra dalle mie e inizia a lasciarmi una serie di morsi sul collo e nel mentre mi toglie il reggiseno e inizia a mordere i miei capezzoli facendomi gemere "piccola trattieniti perché potrebbero sentirci" annuisco
gli sfilo le mutande, scendo dal banco e inizio a stuzzicare la sua intimità con la lingua poi lo infilo tutto in bocca "cazzo baby come sei brava....sto per venire" non fa in tempo a finire la frase che mi inonda la bocca con il suo sperma. Mi fa alzare e mi fa sdraiare su una cattedra poco distante da li, prende una corda e mi lega le mani sulle gambe di un altro tavolo, mi guarda sorridendo "ti piacerà tanto" poi prende la mia maglietta e me la posa sopra il viso in modo che io non possa vedere. Non lo sentivo più non sapevo cosa stava facendo ad un scelto punto sento qualcosa di freddo percorrermi il corpo dai capezzoli al ventre "ti prego fammi venire" non lo sentivo ancora,  stavo soffrendo davvero:all'improvviso sento un morso nell'interno coscia e finalmente sento la sua lingua sulla mia vagina ormai fradicia "ahhhh daddy" devo contenermi perché sennò qualcuno potrebbe sentirci, nel mentre mi infila tre dita dentro facendomi sussultare "piccola vieni" mi dice mettendomi una mando sulla bocca per non farmi urlare.
"Sto venendo" non so come ho fatto a non gridare
Ad un certo punto mi sussurra all'orecchio "tu mi avevi detto di farti ciò che volevo io ora ti fotto forte"
"Fallo cazzo sbrigati" si infila in fretta il preservativo e inizia a penetrarmi con violenza facendomi male, ma era niente in confronto a quanto stavo godendo. "Cazzo piccola sto venendo" vengo prima io e poi lui.
Mi slega e poi ci rivestiamo. Non diciamo una parola poi lui mi guarda e fa "Allora?"
Sorrido imbarazzata "mi hai fregato"
"Senti ci sono delle regole in questa nostra relazione: 1 sesso sempre protetto, non voglio incidenti che si possono evitare, 2 nessuno deve sapere della nostra relazione, 3 preparati perché lo faremo ovunque 4 non si scopa con altri, la terza è più un avvertimento che una regola"
"Ok"

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