L'inverno stava entrando. I venti freddi si facevano sentire sul viso del giovane Alex, appena arrivato nella nuova città dove studierà per i prossimi anni, Vienna. Alex odiava il freddo, ma amava l'arte, ama sfogarsi con le tele, ma soprattutto, non vedeva l'ora di incontrare la ragazza conosciuta mezzo anno prima sempre nella stessa città.
Ciao Viki, a breve scendo dalla mia stanza e prendo il tram. Ci vediamo allo Starbucks?
e la ragazza gli rispose con un secco si al messaggio. Si mise diversi strati di vestiti addosso. Spense il piccolo caminetto nella stanza ed uscì. Scese rapidamente le scale controllando se aveva preso tutto. "Portafoglio c'è, telefono in mano, cuffie... Cuffie?!" Si accorse di non avere le cuffie. Tornò rapidamente nella stanza e prese le cuffie che erano proprio accanto al suo nuovo mac. Volò le scale. Si tuffò sulla gelida strana verso il tram. Salì sul mezzo, però il riscaldamento non andava e certamente le finestre mezze rotte non trattenevano miglioravano la situazione.Alex mormorava in continuazione il proprio odio nei confronti del freddo. Smise di lamentarsi entrando nel caffè. Viktoria era seduta vicino alla stufa, in fondo al locale. Il giovane alto andò da lei, si presentò e si tolse il vestito pesante.
Per essere un nordico non reggi bene il freddo eh?
chiese lei guardandolo stringere le proprie mani sulla tazza. Lui le sorrise e lascio sfuggire un sorriso di gioia, il primo della giornata. Lo studente le rispose, semplicemente, che aveva freddo alle gambe e alle mani e che aveva bisogno di scaldarsi il prima possibile. Viktoria, mentre beveva il suo caffè, propose di andare nel piccolo appartamento di Alex, per stare meglio, più al caldo soprattutto e per passare meglio il tempo insieme.
Non vorrei passare il resto della giornata con un ghiacciolo di oltre 2 metri, mi capisci, vero? chiese lei divertita mentre si rimetteva il cappotto.Giunti nel piccolo monolocale di Alex, il quale appese il suo soprabito e quello della ragazza sullo stendino, la introdusse mostrandole brevemente il locale. L'appartamento non troppo grande ma era caldo, con un angolo cottura, una tv, un pc fisso, un letto grande, una reflex accanto al pc ed una finestra che dava sulla piazza. La ragazza rimase affascinata dalla vista della piazza. Da quella piazza si poteva vedere tutto. Dal piccolo negozio di porcellane fino al panettiere a pochi passi dall'appartamento. Abbasandosi un po, si poteva vedere il campanile. La finestra illuminava completamente la stanza. Nel mentre, il giovane artista ne approfittò per preparare una cioccolata calda. La ragazza venne distratta dal buon profumo del cioccolato che riempiva la stanza.
Ma vuoi farmi ingrassare?
disse ridendo accettando la cioccolata dalle mani del gigante buono. Lui le sorrise e, guardandola dritto nei suoi occhi nocciola rispose
Sei stupenda, da 6 mesi che ti conosco e sono 6 mesi che lo penso, e finalmente posso dirlo con cognizione di causa.
Tra un sorso di cioccolato e l'altro. Tra un programma e altro. Il piccolo termosifone non bastava, quindi Alex accese il piccolo caminetto della stanza per scaldarla. Purtroppo, andando di fretta, si ustionò un dito. Lei si avvicinò subito a lui, gli baciò il dito delicatamente e soffiò delicatamente. Andarono subito in cucina per raffreddare il dito sotto l'acqua fredda. Lei scrutava attentamente ogni dove, per vedere se stava bene il dito. Ne aproffitò, anche, per analizzare la delicata pelle del giovane maschio, molto soffice e morbida, tenera e profumata.
Sistemato il guaio, Alex le propose di mettere un film "casuale". Non era proprio casuale, visto che mise "Ultima notte di Mezza Estate" di Simon Gray. Lei inizialmente ignorava il film e cercava di pensare ad altro, ma presto capì che Alex ci teneva molto. Fuori, nel mentre, si fece sera in fretta. I due sono finiti, alla fine del film, con le tazze di cioccolata vuote, uno accanto all'altra e sotto la stessa coperta.
Ti va di dormire qui da me? Forse il matrimonio sarà stretto, però non russo e non ci annoieremo propose Alex guardando la bella.Lei accettò con un sorriso e andò in bagno a lavarsi i denti. Alex, nel mentre, cercò una maglietta per la ragazza, ma la più piccola era una XL. Viki uscì dal bagno coi denti puliti. Alex le pose una maglietta lunga, che andava oltre il sedere. Il giovane scappò in bagno a lavarsi.
Si lavò attentamente ogni parte del corpo. Dai suoi pettorali scolpiti, al suo fondoschiena sodo. Dalle spalle, al pene notevole. Lavò attentamente anche le varie cicatrici, che marchiavano il suo passato. Viktoria aveva visto Alex nudo, ma solo in chiamata. Quando il giovane uscì dal bagno, Viktoria rimase a bocca aperta. Un ragazzo biondo di capelli, altissimo, occhi azzurrissimi, delicato, soffice, muscoloso, dotatissimo e meraviglioso si presentò nel suo classico pigiama, cioè boxer, che non sempre riuscivano a contenere la sua vinirilità.Si adagiò accanto a lei, le sfiorò le guance. Lei ancora non ci credeva, non riusciva a credere che dopo mesi e mesi della distanza, aveva visto finalmente il suo ragazzo, finalmente. Alex mise una mano sulla guancia bollente. Naso contro naso. Respiravano la stessa aria. Pelle contro pelle, finalmente. Niente più 800km di distanza, ma attaccati. Stessa città. Stesso palazzo. Stesso letto. Finalmente insieme. Finalmente. Si strinsero forte. Lei potè sentire i battiti di lui e altrettanto. Alex sentiva fortemente il desiderio di possederla, ma non voleva che Viki fosse una delle tante e tanti. Lei poteva sentire l'odore della sua pelle, l'odore buono di un giovane adulto che l'amava. Lui, dalla sua, fece altrettanto. Le mani tenevano forte l'altro. Si baciarono dolcemente. Le lingue, però, non resistettero e presero il sopravvento. Finalmente insieme penso Alex, ma probabilmente lo stesso pensava Viktoria. Si baciarono come non mai. Lui le tolse la maglietta mentre lei gli sfilò i boxer. Erano quasi nudi. Si abbracciarono di nuovo, forte, più forte di prima. Lei gli sussurrò
Sei la mia vita Alex, sei tutto per me. Non te ne andare da me. Il giovane innamorato le rispose Viki sei ciò che ho sempre desiderato avere, e finalmente sei qui, tra le mie mani. Non sei più un immagine, ma una figura reale. Viktoria ti amo
e si lanciò in un bacio appassionato, irrefrenabile bacio appassionato. Alex le tolse l'ultimo indumento. Lei aprì le gambe, lo prese per il collo e lo accompagnò alle sue labbra. Il giovane, lentamente, entro nel corpo della sua amata. Carne bollente nella carne bollente. Desiderio, paura, voglia, gioia, felicità. Non smisero di amarsi fino a tarda notte. Fino a quando i due non crollarono di stanchezza. Nudi, si coprirono da una coperta, che li possa proteggere per tutta la notte. Lui era ancora in lei, e non voleva uscire. Lei non voleva che lui se ne andasse. Solo loro. Solo Alex e Viktoria.
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RomanceUn artista chiuso dal dolore incontra una notte una donna che la farà innamorare. Alex si trova sul filo del rasoio. Crolla. Muore. Rinasce. "Cristo Alex!"