Era una giornata uggiosa a Forks, non una grande novità, dunque.
"Andiamo a fare una partita di baseball?" Domandò Emmett, supportato da un annoiato Jasper. Avevano scelto quel paesino perché non c'era il sole per 360 giorni l'anno, ma non c'era nemmeno qualunque altra occasione di svago, come eventi sociali, o culturale o conoscenze varie da frequentare e dopo 70 anni di giornate sempre uguali, una partita di baseball non poteva fare che bene, ed infatti la proposta venne accettata all'unanimità.
Poco dopo dunque, si trovavano tutti -tranne Carlisle, che era di turno- nel campo nel bosco. A loro si erano uniti anche Jacob, che era diventato di famiglia per Reneesme, e Seth, che era entrato nella categoria 'cugini impropri' e che si divertiva con Emmett a fare disperare il resto dei presenti, specialmente l'imperturbabile Edward.La prima squadra era composta da Esme, Alice, Emmett e Jacob, mentre la seconda da Bella, Jasper, Rosalie e Seth. Edward e Nessie avrebbero fatto da arbitri. Presero posto ed iniziarono a giocare. Alice, come prevedibile, si era presa il ruolo di lanciatore della sua squadra, Jasper era il primo battitore ed Esme era pronta a ricevere la pallina in caso il biondo sbagliasse, cosa che in realtà non successe, perché fu colpita dal battitore che partì a velocità supersonica verso la prima base, verso la quale Emmett si lanciò per recuperare il bolide.
"Scusate, avete perso questa?" Domandò un giovane dai capelli chiari e dai lineamenti angelici, il quale stringeva tra le dita diafane, come se nulla fosse, la palla dei Cullen. Insieme a lui erano comparsi un altro ragazzo ed una ragazza blu di capelli, i quali reggevano un vecchio scarpone in due e tenevano alzate verso l'alto due bastoncini piuttosto levigati.
I presenti si guardarono un momento perplessi: chi erano quegli incoscenti ed indifesi esseri umani che si erano avventurati nel bosco di sera?"Passi per l'incoscenti, ma indifesi proprio no, pasticcino" si sentì rimbombare nella mente Edward, che per la soprersa fu sul punto di perdere la presa sulla sua adorata bambina. Era abituato a percepire i pensieri inconsapevoli del proprio prossimo, non di ricevere vere e proprie risposte ai suoi stessi ragionamenti.
"No Elric, è inutile che ti arrovelli. Accetta che non sei l'unico telepatico nei dintorni e mettiti l'anima in pace" fu il seguente pensiero che gli arrivò, mentre Alice, li guardava incuriosita.
"Salve, voi chi siete? Io sono Alice"
Fu Lily a prendere la parola per fare le presentazioni, con ironia esplicita "Riccioli d'oro si chiama Axel titoli vari Bulstrode e si, è un vampiro per metà. Io sono Lily e lui è Diego Zabini, mago etc etc. Quella dentro la tua testa, a valutare dalla tua espressione confusa, Mani di Forbice, è Eulalia, una demone gatto e cose varie"
"Maghi? Quindi conoscete Harry Potter"
"Difficile non conoscere il salvatore del mondo magico, bambino che è sopravvissuto (due volte), nomignoli vari anche imbarazzanti, professore e padre della nostra Regina, non vi pare?" Commentò ironico Diego, contando sulle dita i vari titoli assegnati al ragazzo-con-la-cicatrice...
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Impasto multifandom
Fanfictionmenti contorte a rapporto! pronti per un nuovo progetto di follie? no? preparatevi allora!