Welcome

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-Sarà il caso più difficile e pericoloso della tua vita.
Non era la prima volta che dicevano questo genere di frasi a lei, ma questa volta quelle parole ebbero un grave peso sul collo della protagonista.
-È un viaggio senza ritorno, Dakota Rain.
La ragazza alta e snella dalla pelle tendenzialmente scura per le sue origini native americane strinse il sottosella a quel magnifico mustang dal manto d'oro e la coda nera lucente, come la criniera.
-Non sappiamo cosa ti aspetterà laggiù.
Ripetevano, ma la femmina dai folti capelli ricci castani e gli occhi della nocciola ascoltava soltanto il suo cuore selvaggio. Regolò le staffe, portando una mano sul pomello della tipica sella americana.
-Il Canada è lontano, specialmente Vancouver.
Uscì dal box della stalla, prendendo redini e testiera senza dar loro retta.
Gli antichi Cheyenne le avevano insegnato che se il cuore batte allora ha ragione lui, non bisogna dare spiegazioni a nessuno, nemmeno a se stessi. L'unica a cui poteva dare ascolto era quella donna sulla quarantina che mesi fa giunse alla sua porta per chiederle un disperato bisogno d'aiuto.
-Ti prego trova mio marito.
Dakota Rain le prese una mano, avvolgendola con le dita.
-Sarà fatto amorevole Susan.
Come da rituale ad ogni persona che conosceva dava un aggettivo, un soprannome che la descriveva anche solo ad un singolo sguardo. Essendo cresciuta tra tende e piume d'acquila essere nella civiltà da pochi anni diventava sempre più complicato, ma per un'anima selvaggia non esiste nulla di più stuzzicante dello scoprire.
-Sei sicura che questo cavallo regga tutto il viaggio e i viveri?
Chiese un uomo in carne dagli occhi azzurri, grattandosi i capelli dopo essersi tolto quel tipico cappello a visiera che portava ovunque.
-Il giovane Crimson ha sangue della prateria che scorre dentro di lui, resisterà.
Disse al premuroso Jimmy.
Tempo di sistemarsi il cappello da cowboy, il poncho per ripararsi dal freddo, che era già montata in sella con le redini in una mano tra il pollice, l'indice e il medio.
Controllò che i viveri in delle piccole sacche legate alla della reggessero, prendendo poi l'estremità delle redini che penzolava sul garrese di Crimson, agitandola e dando un colpetto sul costato del mustang per iniziare a farlo camminare. Sistemò la faretra dietro la schiena con dentro frecce ed arco rigorosamente di legno di faggio, ma pungenti ed efficaci come i più tecnologici sul mercato mondiale. Jimmy e Susan la vollero accompagnare fino all'uscita del picciolo ranch, quando doveva partire al galoppo verso l'orizzonte puntato sul Canada.
Strinse loro un'ultima volta la mano.
-Tornerò con tuo marito ed il tuo migliore amico, parola Cheyenne.
Agitò le redini in avanti, facendo partire al galoppo veloce Crimson che subito puntò verso la rotta giusta, senza soste previste.
Dakota Rain da poco faceva il detective privato, ma almeno scoprì di avere un talento nascosto per cercare le persone.
Quel giorno doveva rincorrere il caso più importante della sua vita: scomparsa improvvisa.
Non soltanto Jimmy e Susan contavano su di lei, ma il mondo intero con Hollywood al posto di comando.
Senza un vero Sherlock Holmes in giro, qualcuna deve pur diventarlo no?
Mentre correvano sfidando la corsa del tramonto tanti ripensamenti nacquero nella mente di Dakota Rain, ma ella non volle sentir ragione dalla mente bensì marciare sempre e soltanto con il cuor capitano.
Attraversarono mari, fiumi, monti, praterie, lupi e boschi.
Quelle poche soste immersi nella natura, in quel posto in cui basta stare sotto le stelle per chiamarlo casa.
Certo, stando nel mondo reale imparò la crudeltà degli uomini, ma dentro di lei porgeva sempre l'anima selvaggia che scorrazza tra i nativi invece di pensar subito a come fregare le persone.
Decidere di non sottostare a nessuno, nemmeno al cuore, soltanto seguirlo per mano.
Tra discorsi di libertà e saggezza che arrivò il giorno in cui Dakota Rain giunse sfinita davanti ad un cartello di benvenuto che dettava:
Welcome to Masquerade
Spronò il cavallo dal nome cremisi, entrando cautamente in quella che i sopravvissuti chiamano: "La fine della memoria". Chi è entrato in questa città o qualunque cosa sia ha perso gran parte della memoria.
Soltanto che loro erano entrati con l'intenzione di andarsene, Dakota Rain no.



*eccomi con la storia più strana che abbia mai scritto! Spero vi piaccia. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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