Pt. 3

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Quando riaprì gli occhi, attorno a se l’ambiente era cambiato; le porte erano scomparse e una lastra di marmo bianca e lucida specchiava le candide pareti, non c’era nessuna via di fuga a parte un balcone. Al centro di quell’ambiente vergine giaceva una foto in bianco e nero ma anche se l’immagine era sbiadita Andrew riconobbe la bambina e la donna con le orbite vuote. Girò la foto.
– Andrew! Andrew! Ancora non sai che ora fai parte di noi!
Lasciò cadere la foto e di corsa si recò sul balcone dove difronte riconobbe la casa abbandonata; il palazzo decadente dove si trovava fino a pochi minuti prima. Il sudore gli perlava la fronte, il panico gli si era disegnato sul volto pallido quando vide che in quell’ambiente spettrale giaceva senza vita il suo corpo insanguinato mentre veniva azzannato da decine di ratti.
– Andrew, ora fai parte di noi!- Disse la bambina seduta sul davanzale di una finestra mentre oscillava i piedi. Andrew gridò.

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