Ha deliziato d'una carezza l'anima mia,
della stanza, il silenzio m'ha raggiunto.
il viso illuminato
e il sorriso apparso.
le vene d'una mano scrutavo
e con stupore una carezza percepii,
ma non di quella stessa.
invisibile era quella mano,
da non esistere da quanto pareva delicata.
come un sussurro,
mi sembrò di udire.
frivolo si fece il corpo,
d'un tratto
lo sviscerar delle foglie mattutino
dal mio campo visivo lo sgusciar,
sinfonie diventarono
viziandone l'udito.
gli occhi sgranando dalla mai conosciuta incantata bellezza.