Dolce Martina,
Ricomincia la monotonia. Leggo, ti scrivo, parlo con Dani. Luna è in Inghilterra. Luna è sempre da qualche parte, uffa... potrebbe portarmi con lei ogni tanto.
Mi sento sempre così inutile, incapace di aiutare gli altri.
Giulia sta male. È tornata dalla Russia da qualche giorno e il suo piccolo paradiso sovietico è scomparso, si è dissolto.
Là era felicissima, non aveva pressioni di nessun tipo, andava d'amore e d'accordo con sua madre, si sentiva piena, viva e russa, russa al cento per cento, come non si era mai sentita prima, russa perché parlava russo, russa perché usciva con amici russi, russa perché mangiava e beveva come una russa. Qui è un leone in gabbia, qui non è italiana, ma non è nemmeno russa, è in bilico, e le dà fastidio.
Qui litiga con sua madre, che lavora ed è irascibile, qui deve studiare, recuperare i debiti e ha troppo poco tempo. Meno di un mese. In parte è colpa sua perché se si fosse impegnata fin dall'inizio, ora non si troverebbe in queste condizioni pietose; d'altronde io mi ritengo colpevole del suo stato, perché se mi fossi comportata come l'amica che sostengo di essere l'avrei aiutata, invece sono stata troppo superficiale... ogni suo brutto voto veniva liquidato in fretta, un abbraccio, due parole di incoraggiamento e nulla di più. Ma a lei non servivano coccole, a lei servivano schiaffi e grida. Ora si sente tradita anche da me, da una delle poche persone di cui si fidava.
Sola, è convinta di essere sola.
Qualcosa non va con sua madre, ma nemmeno Giu riesce a definire quale sia il problema. È un rapporto caotico il loro, stranissimo, da matte: litigano, urlano, si ignorano... fanno pace e si amano per un paio di giorni, poi rincominciano a gridare. Giulia ama davvero sua madre, la ama tantissimo, la ama più della sua stessa vita, per lei farebbe di tutto, eppure non riesce a dirglielo.
Giu mi ha lasciato leggere il suo diario, e sono rimasta sconvolta. Un brutto film. Alcuni dei miei giorni più belli, corrispondono alle sue più grandi delusioni, ai suoi peggiori tormenti. Mi arrabbio con me stessa per non aver capito nulla, per non aver capito il suo dolore, perché di dolore si tratta. Lei ha sempre sorriso, mi ha sempre aiutata, nascondendo il male che le stringeva il cuore.
Dimitru. Sapevo che le piaceva, ma non che ne fosse innamorata... il problema è che lei è brava a nascondere i suoi pensieri, a camuffare i sentimenti. Io gliel'ho portato via, io, egoista come sono, le ho distrutto anche questo, l'ho reso mio amico. Io, Dim e Riccardo... senza di lei.
Elio le ha scritto pochi giorni fa, vuole uscire di nuovo con lei. Giulia non sa che fare, è confusa, indifesa, persa, incazzata. Lo odia, ma le manca. Non so che cosa dirle.
Giu non trova pace, è un'anima in pena, in continuo purgatorio. Il suo diario è zeppo di pagine in cui descrive gli obiettivi che si è ripromessa di raggiungere: dimagrire, stare con gli amici, non litigare con la madre, farsi venire gli addominali...
Il problema è che si odia e quando fallisce si punisce, si insulta... Non si accetta com'è: si vede grassa e stupida. Imperfetta. Pensa di essere una delusione per chiunque.
"Non è comico? Proprio nel momento in cui penso di sentirmi in pace con me stessa, accade qualcosa, qualsiasi cosa, che mi permette di realizzare quanto sia impossibile il lavoro da svolgere prima di potermi amare. Si può non amare se stessi? Si può non amare quello che si è, quello con cui conviviamo ogni giorno? Certo, centinaia di persone lo fanno: centinaia di persone si suicidano. Si lanciano, si tagliano, si sparano, si appendono con una corda al collo, tutto a causa dei loro difetti. Perché? Perché esiste l'altra parte del mondo, che ignorando quello che provi, ti trafigge, ti colpisce, una, due, tre volte, mandandoti al tappeto. Steso a terra, arreso."
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ATELOFOBIA: paura di essere imperfetti
Short StoryNon è comico? Proprio nel momento in cui penso di sentirmi in pace con me stessa, accade qualcosa, qualsiasi cosa, che mi permette di realizzare quanto sia impossibile il lavoro da svolgere prima di potermi amare. Si può non amare se stessi? Si può...