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Mi sveglio prima che suoni la sveglia.

È una cosa molto strana,dato che di solito sono sempre una ritardataria. Mi alzo di buon umore,vado in cucina e mi preparo un bel caffè. Appena finisco vado in bagno e faccio partire la musica.

Ultimamente sono andata in fissa con una cantante Italiana,che produce alcune canzoni anche in inglese. La sua ultima canzone "Will we be strangers" risuona nella stanza.

Mi mette una carica assurda,saranno le parole,sarà il significato.

Appena sono pronta torno in salotto e mi metto a guardare il telefono.

-"Oh buongiorno" arriva mio fratello seguito da Cameron. Non sapevo fosse tornato,so che ieri quando sono andata a letto non era ancora tornato a casa.

-"Andiamo a piedi" annuisco e mi metto lo zaino in spalla.

-"Venerdì sera andiamo in discoteca,ti va?"

-"Okey" in fondo un po' di divertimento non mi farà male. Mentre camminiamo mi arriva una telefonata,rispondo.

-"Pronto?"

-"Michy sono io" solo una persona mi chiama Michy.

-"MIO DIO MANUEL!"

-"Capretta mi manchi tantoo"

-"Anche a me caprone "

-"Che mi dici?"

-"Qui...diciamo che mi sono ambientata bene. Gli amici di mio fratello sono quasi tutti simpatici "

-"E il tipo?"

-"Ehi ehi calma! Sono qui solo da quattro giorni!"

-"Mh sisi"

-"Senti,adesso siamo arrivati a scuola. Ti devo lasciare amore mio" scherzo.

-"Oh no amore della mia vita! Come farò senza di tee!" scherza anche lui. Attacchiamo e metto via il telefono.

-"Era Manuel?"chiede Matt. Annuisco. Sorpassiamo il cancello della scuola,dopo aver cercato le ragazze le raggiungo.

Noto che ci sono anche Maggie e Zoe, questo mi fa molto piacere.

-"Venite anche voi venerdì?" tutti rispondono di si. Tra noi ragazze si apre un discorso sull'abbigliamento adatto.

-"Che ne dite se questo pomeriggio andiamo a fare un po' di shopping?" propongo. Tutte accettano,decidiamo di andarci direttamente dopo la scuola.

Suona la campana e tutti ci dirigiamo nelle nostre classi.

-"Ragazzi,voglio sentire i compiti! Signorina Espinosa,vediamo cosa ha scritto!"

-"Su di me potrei dire molte cose. Partendo con il fatto che sono una ragazza particolare:non mi piace stare al centro dell'attenzione ma mi piace che mi vengano date delle attenzioni.
Sin da piccolina ero una peste,ne combinavo di tutti i colori. Ma con l'adolescenza questa mia malvagità è svanita,lasciando spazio alla mia goffaggine. Già,non sono proprio una principessina. Mia mamma dice che non ho mai la testa sulle spalle,e che è sempre sul mio pianeta immaginario. Avrà ragione?
Credo che in parte abbia proprio ragione. A volte mi perdo in mille pensieri,e mi dimentico di tutto quello che mi circonda. Ma abbandonando la mia goffaggine,vorrei incentrare il mio discorso su una cosa che ormai fa parte di me: l'amicizia. Non ho mai avuto problemi nel relazionarmi con le persone,anzi tutt'altro.
Mi ritrovo circondata da molti amici,a cui voglio un mondo di bene. Qualcuno l'ho lasciato a Seattle e qualcun'altro l'ho trovato qui a New York. E anche se li conosco da qualche giorno mi sento capita e coinvolta.
Ora mi trovo in un periodo particolare: la tanto attesa adolescenza che sta ormai per finire. Ho molte aspettative per il mio futuro,ma quando ci penso mi convinco che non ho bisogno di aspettative. Perchè alla fine il destino fa quello che vuole. Mai mi sarei aspettata di finire qui a New York,eppure eccomi qui.
Insomma,sono una persona disordinata,si vede? Volevo fare un discorso sensato e ho mescolato tante cose.
Ma alla fine nessuno è perfetto, o no? Infatti io sono Michelle, la unica Michelle Espinosa" concludo. Appena finisco il professire da il via ad un applauso collettivo.

-"Signorina,lei è davvero molto brava nei temi. Continui così" viene interrotto dalla porta che si apre.

-"Oh ma che piacere! Abbiamo qui i signori Dallas e Reynolds " ma adesso mi perseguita?

-"Dallas,si accomodi vicino alla signorina Espinosa. Magari con la sua bellezza e la sua bravura riesce a farla innamorare" sia io che lui scoppiamo in una risata.

-"Dallas,avanti!" trascina una sedia vicino al mio banco e si siede. Ragazzi,io so di essere goffa ma Cameron mi batte alla grande.

-"Cosa state facendo?" non credevo gli interessasse.

-"Correggendo un compito"

-"Ah" Carter invece si siede vicino a Alison.

-"Ragazzi,a parte i compiti vorrei aprire un dibattito. Anche voi due,Dallas e Reynolds,partecipate. Secondo voi,cosa vuol dire libera espressione?"

-"Ognuno può dire quello che vuole" rispondo subito.

-"Si ma con dei limiti" continua Cameron. Chissà perchè,ma sento questa discussione molto vicina a noi.

-"Bhe ognuno è libero di dire quello che vuole " insisto.

-"Si ma devi avere dei limiti. Non puoi scendere in strada e insultare persone"

-"Perchè no? Se è quello che penso"

-"Quindi vediamo,saresti felice se io adesso ti insultassi dicendoti che sei una troia?!" sbotta.

-"DALLAS! I TERMINI!" urla il professore.

-"Non ne andrei fiera. Ma io potrei perfettamente risponderti dicendo che sei un coglione"

-"ESPINOSA,DALLAS! DALLA PRESIDE!" addirittura. Non ho mica rotto una finestra.

-"Scusi?" chiedo.

-"Ho detto dalla preside"

-"Ma perchè? Non ho fatto niente!" mi lamento.

-"Vi siete insultati a vicenda!"

-"Non è vero,faceva parte della conversazione" mi sono dimenticata di mettere nel tema che sono una ragazza molto testarda.

-"LEI MI STA PRENDENDO IN GIRO?! IN PRESIDENZA,ORA!" mi alzo svogliatamente e trascino fuori anche Cameron.

-"Bene ora cosa facciamo?" chiedo sedendomi per terra.

-"Possiamo chiarire delle cose"

-"Tipo"

-"Tipo che non volevo assolutamente offenderti"

-"Amh..neanche io,ero solo arrabbiata "

-"Fa niente. Quindi ti trovi bene qui?"

-"Si"

-"Come amicizie?"

-"A parte te che a volte fai il mestruato,tutto bene" sorride.

Alla fine non è così male parlare con lui.

Take me home (in REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora