2

47 5 1
                                    

Entriamo in casa e noto che ci sono anche gli altri.
C'è il mio migliore amico, Enrique con la sua ragazza Dalila, un amico di Alejandra, Jeronimo e la sorella troia di Miguel, Belinda.

Quanto non sopporto Belinda. Dovrò trattenermi questo pomeriggio o le strapperò tutti i capelli a due a due finché non diventano dispari.

"Tesorooo ciaooo" urla Belinda gettandosi al collo della MIA ragazza.

"Ciao" risponde semplicemente.

Io lascio la mano di Alejandra e vado a salutare il mio migliore amico insieme alla sua ragazza che è strasimpatica.

"Ei scema del mio cuore" allarga le braccia.

"Ei coglione del mio cuore" lo abbraccio.

In seguito saluto Dalila e le faccio i complimenti per i capelli, poiché li ha tagliati e ha fatto la tinta e sta benissimo.
Vado a salutare Jeronimo e lui ricambia con un semplice cenno.

Alejandra si va a sedere sulla poltrona e mi fa segno di sedermi sulle sue gambe. Mi ci siedo e vedo Belinda che sta fumando dalla gelosia.

Ti sta solo bene troia.

Alejandra mi stringe forte, come se volesse tenermi prima che scappi. Mi accoccolo a lei.

"Allora che ci raccontate di bello?" dice Miguel.

"Bha nulla di che" risponde Alejandra.

"Avete programmi per stasera?" Chiede in tono malizioso il mio migliore amico.

Che mongoloide.

"In realtà.." inizio a parlare ma vengo interrotta da Alejandra che continua la mia frase. "Sì abbiamo dei programmi, vengono i miei genitori a casa"

Io la guardo stranita ma non aggiungo altro. Strano che venga gente e non me lo abbia detto.
Allora inizio a pensare a cosa prepare, se la casa è in ordine, insomma... in poche parole vivo d'ansia.

Ma quello lo sapevamo già

Ma taci tu vah.

Se non ci fossi io, saresti un caso perso. Almeno così un minimo sei salvabile.

Non ci posso credere. Ora mi metto a parlare pure con la mia coscienza cercando di instaurare anche una conversazione.

"Principessa andiamo casa?" Mi sussurra Alejandra.

Io annuisco, mi alzo, e vado a prendere le giacche.

"Bene ragazzi noi andiamo che abbiamo un po' di cose da fare" dice Alejandra salutando Jeronimo.

Inseguito abbraccia forte Miguel, e ovviamente, la str... Belinda le salta addosso.

Io non l'avrei presa, o mi sarei spostata, tanto per vederla col culo per terra.

Questa volta concordo con te.
Saluto tutti e mi dirigo alla porta con un sorriso più falso dei capelli della troia.

Alejandra apre la macchina e io salgo senza proferire parola.
Lei mi guarda stranita, non capendo il mio cambio d'umore improvviso.
Il viaggio è silenzioso. Nessuno delle due vuole parlare.

Arriviamo sotto casa nostra; provo a scendere dalla macchina ma non si apre.

"Amore è inutile che sforzi, la macchina non si aprirà finché non mi dici che hai" dice.

Mi accomodo sul sedile e incrocio le braccia.
"Non ho nulla" dico palesemente scazzata.

"Si e tu sei alta" scoppia a ridere.
"Sei stupenda quando fai l'arrabbiata" continua mordendosi il labbro.

Dio se non la smette oltre a staccargli il labbro, glielo faccio gonfiare.

Si avvicina a me dicendo "Ei piccola, che hai?"

"Uff mi ha dato fastidio che quella ti sia saltata addosso e ti abbia dato un bacio sul collo, okay? Okay" sbotto molto irritata.

"Non mi ha baciato sul collo..."

"Certo che lo ha fatto, ti è rimasto pure il segno e manco te ne sei accorta"

"Me lo levi per favore?"

"Fattelo levare da quella troia"

"Taci va" mi prende il viso e mi bacia.

Inizialmente è un bacio lento, che man mano diventa passionale.

"Ei.. guarda.. che.. tra poco.. arrivano i tuoi.." dico tra un bacio e l'altro.

"No piccola era una grandissima cazzata, non viene nessuno, era solo per passare del tempo con te"

Mi si illuminano gli occhi, non perché non vengano i suoi, perché sono delle bravissime persone, ma perché passeremo una serata solo io e lei.

"Mangiamo la pizza sta sera?" Chiede Ale.

"E me lo chiedi pure, ovviooo" esclamo come una bimba.

"Dai allora tu vai dentro, scegli il film, prepara tutto che io arrivo con le pizze"

"Non posso venire con te?" Chiedo con la faccia da cucciola.

"No ups, dai amore vai che arrivo subito" mi lascia un bacino sul naso e sblocca le porte.

Entro in casa, mi cambio (metto solo una sua maglietta) e preparo tutto.

Alejandra

Aspetto che Julia entri in casa e riparto.
Decido prima di andare a ordinare le pizze. Saranno pronte solo tra un quarto d'ora poiché c'è un pochino di gente prima di me.

Avviso il pizzaiolo, che oltretutto è un amico, che passo dal fioraio.
Ho deciso di farle una sorpresa.
Un po' per farmi perdonare per prima per la cozza che mi è saltata addosso. E anche perché voglio fargli una sorpresa.

Vado dal fioraio e chiedo se mi potrebbe realizzare un mazzo di rose con appunto 49 rose rosse, per i 49 mesi di convivenza.

Fortunatamente riesce in poco tempo. Così vado in macchina, recupero le pizze e ritorno a casa.

Sinceramente sono emozionata, voglio vedere la sua reazione. È la prima volta che faccio qualcosa del genere e sono parecchio agitata.

Una volta scesa dalla macchina, recuperato pizze e rose, mi dirigo alla porta di casa.

Suono il campanello e mi viene ad aprire. Devo dire che la visione è da mozzare il fiato.
Indossa l'intimo e una mia maglietta.
Ma la cosa che mozza davvero il fiato è il suo sorriso e i suoi occhi illuminati dopo aver visto rose, pizze e me.

"Ma amore mioooo" prende le rose e mi stringe forte.

Le nostre labbra si uniscono perfettamente.

"Ma perché tutto questo?" Chiede con un sorriso da far invidia a tutte.

"Così, ora però mangiamo, altrimenti si raffreddano le pizze... hai scelto il film?" Chiedo posando le pizze sul tavolino davanti al divano.

"Si" urla dalla cucina poiché sta mettendo rose nel vaso.

Improvvisamente sento un peso addosso a me.

"Sei una bimba" scoppio a ridere.

"Grazie grazie grazie grazie" continua a lasciarmi tanti baci su tutta la faccia.

"Si amore sei la mia bimba".

PRINCESA✨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora