«Aritmia»

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Avete presente quando siete in completo ritardo e iniziate a correre come non mai, il vostro cuore inizia a battere più forte del solito e il fiato sembra cessare da un momento all'altro e per di più le gambe si fanno molli e pensati,poi però arriva il momento in cui ti fermi e con un bel respiro ed un sorso d'acqua torna tutto apposto.

Ora immaginatevi vivere un interna vita a correre, con piccoli momenti di calma che vengono interrotti da altre corse senza sosta.

Questo è cio che il mio cuore fa , accelera al massimo facendomi sentire uno straccio per poi darmi tregua per un po' di tempo.


Sono malata di aritmia da quando sono nata.

Per chi non sapesse cos'è l'aritmia è una malattia cardiaca causata da una malformazione del cuore.

Me l'hanno individuata per la prima volta all'età di sette anni, il mio cuore aveva come mancato un battito, avevo iniziato ad avere le vertigini e stavo iniziando a perdere conoscenza, tutto perché avevo saltato sui tappeti elastici con troppa foga.

Sapete che sono la prima in tutta la mia famiglia, contando cugini e cugine , che prendo più di sette medicinali diversi al giorno.

Neanche mio nonno che ha novantadue anni ne prede così tanti.

Forse vi starò annoiando d'altronde chi vorrebbe leggere un monologo di circa centosettanta parole in cui una ragazza racconta le disgrazie della sua vita.

"Nya." Urla mio fratello.

Beh direi che mio fratello vi abbia appena salvato da altre cento parole su quanto la mia vita faccia pena e per questo credo che un fermo immagine su di lui sia più che obbligatorio.

Alto un metro e settanta, magro come un chiodo e con dei capelli marroni riccissimi ecco a voi Sean Willer.

Sean e più grande di esattamente un anno e mezzo.

"Nya!" Ripete, spalancando la porta di camera mia.

"Sean non si entra così nella camera di una signorina! E se fossi stata nuda?" Domando, cercando di sembrare più seria possibile.

Lui alza gli occhi al cielo "Non ti chiederò il perché tu dovresti essere nuda sul tuo letto mentre guardi una serie tv , perché sarebbe davvero troppo imbarazzante anche per me. In ogni caso ti sto chiamando da mezz'ora e mi sono preoccupato, volevo chiederti se avevi voglia di uscire con me e Connor, andiamo alla sala giochi." Risponde, cercando probabilmente di togliersi la mia immagine di nudo dalla testa.

Ci rifletto un istante e la mia parte asociale è assolutamente contro a questa uscita ma non esco da due giorni per ciò decido di alzarmi e uscire.

"Dammi dieci minuti e sono pronta."

Mio fratello estrae il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e poi digita un numero.

"Ehi amico, si esce fra mezz'ora se non di più viene anche Nya, ha detto che fra dieci minuti è pronta perciò..."

Lo guardo allibita , per poi lanciarli uno dei miei pupazzi in faccia.

"Certo che sei proprio un bugiardo! Non ci metto così tanto." Sibilo ridendo.

"Ma se sei ancora in pigiama! Invece di polemizzare perché non ti dai una mossa!"

Alzo gli occhi al cielo e dopo aver preso un paio di jeans e una felpa, vado in bagno sbattendo i piedi, proprio come farebbe una bambina.

Dopo circa venti minuti sono pronta, ho lasciato i capelli legati e mi sono messa un po' di mascara, dato che senza sembro quasi pelata.

Quando esco dal bagno mio fratello mi guarda scioccato.

"Hai impiegato venti minuti solo per lavarti e vestirti?"

"Pff no ovviamente. Ho messo anche il mascara, certo che voi ragazzi non capite proprio niente."

Mentre scendo le scale sento mio fratello borbottare qualcosa ma lo ignoro e vado verso la cucina.

"Mamma esco con Sean."

"Si lo sapevo già, mi raccomando fai da brava." Risponde alzando gli occhi dal libro di ricette.

Fai da brava...

Mamma non ho cinque anni ne ho diciassette ok?

Lo penso ma evito di dirglielo.

"Non dobbiamo andare in bici vero? Anche perché non sto dentro il cestello posteriore già da anni."

"Ah ah, no stupida" sbuffa " Sta passando Connor con la macchina."

Connor non tarda ad arrivare con il suo Pick-up arrugginito.

"Ehi fratelli Willer!" Sorride sbucando dal finestrino impolverato.

Ho sempre reputato Connor un ragazzo carino.

Non intendo uno super figo e super richiesto da tutte le ragazze ma solamente carino.

Non lo trovo brutto nonostante non abbia addominali da urlo o cose varie.

"Reynolds." Faccio un cenno del capo e prendo posto affianco a Connor, sul posto del passeggero.

"No!"Sbotta Sean "Tu stai dietro! Avanti amico non puoi farla stare sempre davanti."

"Amico, non si dice mai di no ad una bella ragazza."

Sorrido leggermente mentre mio fratello ci insulta.

Arriviamo alla sala giochi dopo circa quindici minuti, e scorgo dal finestrino impolverato una massa di persone che aspettano fuori.

Probabilmente è ancora chiusa. Penso.

Scendo dal pick-up con un salto, e senza aspettare Connor e Sean mi avvicino all'entrata ancora chiusa.

"È ancora chiusa?" Domanda Connor ad un ragazzo al suo fianco.

Il ragazzo annuisce "A quanto pare il signor Stanford ha cambiato gli orari di apertura e chiusura."

Dopo pochi minuti, l'entrata in vetro si spalanca, e la sala si illumina.

La massa corre dentro, probabilmente per prendere posto nei giochi più richiesti.

Peccato che nel correre qualcuno mi fa cadere a terra.

"Nya!" Urla Sean. "Stai bene?"

Mi porge la mano ed io la stringo, facendo leva sulle gambe per tirarmi su.

"Si, un imbecille mi ha spinto!" Borbotto , per poi pulire i vestiti con le mani.

Quando entriamo la prima cosa che mi salta all'occhio è un ragazzo,leggermente piegato in avanti in sella ad una moto finta.

Il ragazzo in questione è colui che ogni ragazza vorrebbe ma che non si può permettere.

Il ragazzo di cui parlo signore è Collin Jay Cooper.

Ma non fatevi ingannare dal faccino da cucciolo sexy perché care mie quel ragazzo è il diavolo fatto a persona.

« The boy who gave me the heart »Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora