capitolo 1|un nuovo studente

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È così strano l'inverno.
Penso mentre percorro la strada per andare a scuola, non è un tragitto troppo lungo e le mattine in cui ho voglia di camminare preferisco andare a piedi piuttosto che prendere il bus.
L'asfalto grigio è bagnato dalla sera precedente in cui ha piovuto violentemente e le foglie degli alberi sono ancora sparse per i vialetti davanti alle case, la strada è deserta, salvo alcune persone che vanno a correre e qualche macchina che guida in fretta per andare a lavoro.
La mia playlist sta riproducendo canzoni di cui non sto neanche ascoltando le parole, troppo concentrata sui miei pensieri che scorrono veloci rincorrendosi in una danza senza fine, proprio come un cane che si morde la coda.
L'ingresso della
scuola che ogni giorno odio ancora di più ,oggi mi sembra una salvezza da i miei pensieri che non smettono di darmi il tormento.
Il muretto solitamente libero oggi è occupato da dei ragazzi che conosco non troppo bene, uno è più alto rispetto agli altri ha dei capelli corvini non troppo lunghi ed un viso dai lineamenti ben precisi mentre l'altro ha la pelle leggermente olivastra e i capelli castano scuro.
I corridoi già brulicano di gente nonostante non è nenacora iniziata la prima ora di lezione, cammino a passo svelto per arrivare al mio armadietto che, purtroppo,
È parecchio lontano dall'aula di scienze.
Due minuti dopo sono davanti a quella scatola di latta rossa che contiene tutti i miei libri per la giornata, la ragazza accanto a me ha quasi finito di prendere il vario materiale, non ci siamo mai parlate molto se non per il "Buongiorno" mattutino e per chiedermi una maglietta di ricambio, mentre l'armadietto alla mia sinistra è ancora vuoto come pochi altri della scuola.
Mi incammino verso l'aula di scienze dove ho lezione in comune con Lily, quando entro noto fortunatamente che il professore non è nenacora arrivato così vado a sedermi al mio banchino in penultima fila proprio accanto alla mia amica che intanto sta scrivendo qualcosa sul suo quaderno con aria pensierosa.
Poso il mio zaino a terra e mi siedo
-Ciao- Mi saluta Lily, oggi ha un aria più riposata del solito, i capelli biondo cenere legati in una coda di cavallo non troppo alta le ricadono sulle spalle e le labbra fini sono incurvate in un sorriso smagliante. Gli occhi color cielo mi scrutano sotto le folte ciglia, probabilmente nota il mio viso stanco che è così da quel giorno.
-Ciao anche a te- Dico forzando un sorriso, quando sto per iniziare a fare conversazione il professore entra in classe vestito con la sua solita camicia bianca a righe rosa dal gusto discutibile.
Si siede al suo posto dietro la cattedra ed inizia a fare l'appello al quale non presto molta attenzione finché non chiama il mio nome -Emily Smith?-
-presente- rispondo ormai a memoria mentre lui continua con gli altri nomi.
Dopo un minuto circa ha finito e volge un'occhiata all'orologio appeso sopra la sua testa e si dirige alla porta ,sotto lo sguardo confuso di noi studenti, dalla quale esce pochi secondi dopo accompagnato da un ragazzo.
È davvero bello. È abbastanza alto e dai lineamenti dolci, gli occhi color cioccolato sono ben visibili sotto le ciglia abbastanza folte e il naso all'insù rende la visione del suo viso parecchio paradisiaca.
Dalla t-shirt bianca lascia intravedere gli addominali non troppo pronunciati e i jeans con un piccolo strappo sul ginocchio rendono veramente bello l'outfit. Gli sguardi delle ragazze sono puntati tutti su di lui che adesso mi sta fissando intensamente, così distolgo lo sguardo.
-ragazzi vorrei presentarvi un nuovo studente che è arrivato qui dall'Inghilterra, si chiama Bradley Simpson- alcune ragazze emettono dei piccoli urletti mentre altre lo fissano ammaliate.
Dunque il suo nome è Bradley...

Symphony || Bradley Simpson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora