Bravery

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Ho occhi verdi, ricci scuri e due adorabili fossette al lato della bocca quando sorrido. Almeno questo è quello che la gente dice di me. La gente dice davvero tante cose di me. Spesso sono stato considerato anche un sex symbol. Quando un paparazzo qualsiasi mi ha chiesto se mi considerassi tale ho alzato gli occhi al cielo, ho ridacchiato, provocando l'ulteriore isteria delle ragazzine tutt'intorno a me. Già, perché paparazzi e ragazzine urlanti fanno parte della mia vita da qualche anno, ormai.

Faccio musica, è ciò che più mi piace fare al mondo. La musica mi libera dai pensieri, dal mondo attorno. La amo.

Esiste solo una cosa migliore della musica, nella mia vita. E più che una cosa è una persona. La mia persona. Lui è il mio migliore amico, è colui che mi è sempre stato affianco in ogni momento, è colui che amo più di chiunque altro.

Uno dei miei più grandi segreti è proprio questo: sono innamorato di lui da anni, lui spesso mi ricambia, a volte no. Ma non possiamo farne parola con nessuno.

Viviamo insieme, suoniamo insieme, dormiamo insieme, componiamo insieme. Siamo una cosa sola. Forse è questo che ci fa andare avanti nonostante tutto.

Amo lui, amo la nostra musica. Odio la nostra casa discografica e, spesso, detesto anche le nostre fan. Il mondo è pieno di omofobi, e due ragazzi giovani e famosi come noi non possono assolutamente mostrarsi a tutti in situazioni compromettenti. Siamo diseducativi e innaturali, ci dicono. Eppure il nostro amore è così spontaneo.

E allora, per nasconderci, siamo costretti a recitare la parte di qualcun altro. Lui finge di stare con una ragazza qualsiasi da più di un anno, un'universitaria anonima che, stranamente, nessuno conosce né ha mai sentito nominare. Lui è talmente bravo a fingere che spesso io stesso mi domando se non si stia davvero affezionando eccessivamente a questa sua fidanzata di copertura.

Io, dal canto mio, vesto i panni del latin lover, del Don Giovanni, del womanizer. Non mi viene particolarmente difficile, effettivamente. Mi basta sfoderare il mio sorriso migliore e chiunque cade ai miei piedi. Nessuno si accorge che quelli non sono affatto i miei sorrisi migliori, ma semplicemente di situazione. Quelli migliori sono quelli che affiorano spontaneamente ogni volta che guardo lui, quelli che coinvolgono ogni parte del mio volto. Da quando sono diventato famoso sono stato paparazzato con decine di ragazze, mai con la stessa, sempre famose e in vista. Una di loro, una cantante, sembra che mi abbia addirittura scritto delle canzoni, che abbia parlato della nostra dolorosa rottura. Mi diverto ad immaginare tutte quelle fan che, ascoltando quelle canzoni, mi dipingono come un ragazzo senza cuore. O, peggio ancora, tutte quelle che dipingono lei come la ragazza facile di turno che non mi meritava, che mi ha spezzato il cuore. Amare risate al pensiero di quelle insulse canzoni scritte dai produttori ultra pagati che cercano solo una via di guadagno facile.

Ho provato anch'io a scrivere delle canzoni sulla mia vera vita, sul mio vero amore. Ad una sono particolarmente affezionato. L'ho registrata da solo, senza il mio gruppo, col solo ausilio di un amico chitarrista che accompagnava la mia voce. Credo sia una delle canzoni più vere e sincere che abbia mai scritto. Paradossalmente, non è stata creduta. La gente non sa distinguere più la verità dalla menzogna, soprattutto quando si tratta di me. Hanno dato un'interpretazione del tutto erronea alle mie parole. Ma funzionava, ai produttori piaceva, addirittura. Non accade molto spesso che apprezzino canzoni scritte da me, le ritengono sempre troppo poco vendibili. Invece quella funzionava, e avrebbe funzionato anche spartita con gli altri del gruppo. Ma i nostri manager sono omofobi. Loro erano gli unici, oltre a me e a lui, a conoscere il vero significato dei miei versi. E il loro odio è più grande del loro desiderio di soldi. Quella canzone, quella che amo quasi quanto ami lui, non è mai stata distribuita. Nessuno ascolterà mai la verità. Posso solo canticchiarla a me stesso, ricordandomi quanto sia crudele il mondo.

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