⭐️CAPITOLO TRE⭐️

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❌POV SANA❌

"Non è possibile, ancora tu? Che vuoi" dico appoggiandomi alla porta.
"Volevo scusarmi per prima, devo ammettere che mi sono comportato un po' male" dice scusandosi.
"Un po'? Direi un po' tanto. Non ho voglia di discutere con te, ora puoi andare?" dico io incavolata.
"Volevo chiederti se mi potevi aiutare in inglese, insomma, se per te non è un dispiacere" dice lui abbassando la testa per la vergogna. Vedo le sue guance tingersi di rosso.
"Senti. Mark, giusto? Non mi freghi. Anche oggi in classe hai fatto tutto il carino poi mi hai parlato in quel modo"
"Scusa, volevo far vedere che non sono uno sfigato, comunque grazie per la disponibilità". Si sposta una ciucca di capelli, si gira e lo vedo allontanarsi.
Mi sento in sensi di colpa.
"Fermo!" urlo. Lui si gira e mi guarda con uno sguardo interrogativo.
"Ti aiuterò, dai entra". Mi sorride e si accomoda in casa. Si guarda intorno stupito.
"Non hai mai visto una casa?!" domando io scherzando.
"Ho sempre voluto avere una casa così" dice continuando a guardarsi in giro.
"Vieni, andiamo in camera mia".
"Ok" dice lui seguendomi.
Entriamo e ci sediamo. "Allora, cosa ti serve ripassare?" chiedo io prendendo il libro.
"Non ho capito quello c'è abbiamo fatto oggi" dice lui.
Iniziamo a parlare finchè, dopo 1 ora finiamo.
"Se vuoi puoi rimanere qua a mangiare, tanto mia mamma è in un viaggio di lavoro e sono a casa da sola" domando io.
"Non voglio disturbare" risponde.
"Tranquillo" dico io rassicurandolo "io vado a preparare, tu se vuoi ripassa l'ultima parte e poi vieni giù".
"Va bene, ripasserò l'ultima parte".
Mi giro e prendo le scale per la cucina, inizio a mettere le padelle sui fornelli e dopo 10 minuti vedo scendere Mark dalle scale.
"Grazie per la tua ospitalità" dice ringraziandomi.
"Di niente" rispondo io.
La cena è pronta. Ci sediamo a tavola ed iniziamo a mangiare.
Provo ad iniziare una conversazione.
"Come mai ti sei trasferito?"
"I miei hanno voluto ritornare in Corea"
"E tu volevi tornare in Corea?"
"Si, ho sempre voluto tornare in Corea, non mi piace Los Angeles"
"Come fa a non piacerti Los Angeles, è stupenda! Magari io potessi viverci"
"Ma la sera mi divertivo con i miei amici, era il giorno che era noioso"
"Se lo dici te"
"Cosa ti piace fare?" ridomando io.
"Cantare, ballare, quelle cose lí. E a te?"
"Cantare e leggere. Anche ballare ma non sono cosí brava"
"Cosa balli?"
"Hip-hop e breakdance"
"Domani ci troviamo al parco qui vicino cosí ti dirò io se sei brava si o no. Se vuoi chiamo anche il mio gruppo"
"Gruppo?"
"Faccio presto a fare amicizia" dice lui sorridendo.
"Conosci Jinyoung?"
Sbarro gli occhi "Jinyoung?!"
"Si, è tornato da 2 giorni dall'Europa con suo padre"

Non ci posso credere, il mio fratellone è tornato!

"Va bene, domani verrò"
"Scusa, ma ora devo andare. Era tutto buonissimo, grazie"
"Ci vediamo domani"

Mi si avvicina e mi abbraccia.

"Che confidenza"
"Scusa, pensavo che fossimo già amici"
"Ok, va bene, ci vediamo domani"
"Ciao, a domani"

E lo vedo uscire dalla porta.
Sparecchio la tavola e torno di sopra. Apro il quaderno per ripassare e trovo un post-it attaccato al foglio dove Mark aveva ripassato.

"Sei stupenda" dice il biglietto. Ci rimango un po' di merda, inizio a farmi delle domande, ma niente.
Ecco perchè faceva tutto il carino.
Pensa in positivo Sana, domani rivedrai dopo tanti anni Jinyoung.

Ciao belle persone,
scusate se ieri non ho postato ma sono tornata a casa tardi e non avevo finito di scriverlo.
Posterò il prima possibile oggi, o il pomeriggio o la sera verso le 22:00.
Come andrà con Jinyoung?
Grazie del supporto💕

♥️You Are♥️ ~ Mark TuanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora