La notte fu molto turbolenta per Vittoria, il profumo delle rose non fu abbastanza inebriante per distrarre i suoi pensieri dallo specchio che aveva ricevuto come eredità. Così lo inizia a perlustrare con molta attenzione fino a quando, dietro di esso, c'era una fessura. Nell'aprire ritrova prima una sua foto di quando era piccola e poi una lettera.
La lettera della donna più importante della sua vita, la sua mamma, che ha dovuto darla in adozione ad una famiglia milanese perchè lei e suo marito Enzo erano in pericolo e volevano salvare la loro figlia dalle grinfie camorristiche, la stessa camorra che pochi giorni dopo avrebbe ucciso loro. La sua vera mamma si chiamava Angela.
Vittoria nel leggere questa lettera fu accolta da immense emozioni ma soprattutto rabbia per aver scoperto dopo 28 anni di essere stata adottata e di averlo saputo così, da una lettera, oppure chissà se non l'avrebbe mai saputo. Prese la decisione di voler chiedere dei chiarimenti a coloro che ha sempre chiamato mamma e papà ma erano troppo lontani per avere un confronto, avrebbe aspettato il loro ritorno dall'australia.
Ricordatosi del bicchiere d'argento di Reginella, decise di chiederle qualche informazione in più riguardo la sua vera madre.
-"Buongiorno Reginella" - disse con un tono un po' cupo.
-"Che tieni, Vittoria? Ti vedo un po' pallida."- disse Reginella apprensiva.
-"Ho passato la notte in bianco, per i pensieri riguardanti la villa e tutto quello che è successo." - fece un lungo respiro -"Reginella ti posso chiedere una cosa?"
-"Certo Vittoria, dimmi."
Dopo tanti giri di parole riuscì a farsi coraggio: -" Tu conosci una certa Angela?"
Reginella si strinse in volto, non voleva per niente sentire questo nome, per lei era come una lama che trafiggeva il suo cuore:
-"No.. no non conosco nessuna Angela."
-"Ah... e non c'è nessuno che conosce la vita di Donna Isabella?"- chiese Vittoria.
-"Io non conosco i fatti suoi intimi, ma sull'isola c'è u' prufessure."
-"E chi è questo professore,Reginella?"
-"Helmut. Lui ha sempre condiviso gioie e dolori con Donna Isabella."
* * *
-"Buongiorno Professor Helmut, posso prendere la vostra maggiorana?"
-"Certo Reginella, puoi prendere tutta la maggiorana che vuoi, ma dimmi cosa ti porta qui."
-"Ve l'ho detto professò, per la vostra maggiorana che è la migliore di tutta l'isola."
-"Reginella, ti conosco bene dimmi il vero motivo."
-"Professò, se voi vi vedere arrivare na uagliona bella, giovane, nu poco milanese, non la dovete ricevere."
-"E perchè mai?"
-"Perchè no! Mi ha chiesto di Angela mia e io ho sofferto tanto e non voglio continuare a soffrire."
* * *
Vittoria, saputo l'indirizzo de u' professure, raggiunse la sua abitazione e suonando il campanello vide che non rispondeva mai nessuno ma il caldo torrido di quella giornata estiva non fece arrendere Vittoria, la quale stette li tutto il giorno aspettando che qualcuno l'accogliesse.
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Capri
RomancePoche persone sono capaci di venirti a cercare dove sei veramente. Per questo amo il suono delle onde. Loro sanno sempre dove sei. (Fabrizio Caramagna)