Udite udite!
Probabilmente vi sarete incuriosite dal titolo del capitolo.
Beh, come dire, il letto È PROPRIETÀ PRIVATA. NESSUNO PUÒ PRIVARVENE!Se ciò dovesse accadere, seguite l'esempio riportato qui sotto e mi raccomando, siate spietate! Niente ripensamenti, niente "ma è il mio ragazzo," il letto è la parte più importante della vostra vita, deve farsi rispettare!
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Sapevo che prima o poi saremmo finiti col dormire insieme e finché si trattava di casa sua poteva andarmi anche bene, ma Steven non sapeva del rapporto speciale, fantastico ed emozionante legava me e il letto.
Saltavamo mano nella mano su un praticello verde, l'arcobaleno colorato a sfondo e una trapunta calda calda come cornice.
Nessuno avrebbe mai dovuto disturbare o invadere il nostro spazio, ma Steven oso' infrangere le regole.Andava punito.
I suoi erano in casa, perciò dovetti per forza invitarlo a casa mia a dormire; uscivamo da un paio di mesi insieme e quando sperimentai quel lato di me su di lui si impietrì.
«Hai il divieto di superare questa parte del letto.» Posizionai un cuscino a un quarto di metà del letto a due piazze. Steven strabuzzò gli occhi.
«Stai scherzando?»
lo fissai serissima. «Provaci. Ti avverto che non risponderò delle mie azioni.» Sorrisi ingenuamente, lui si avvicinò stringendomi i fianchi e schiccandomi un lento e dolce bacio.
«Non sei brava a mentire.»
QUESTO È TUTTO DA VEDERE.
3 ore dopo...
Aprii gli occhi, una vocina continuava a dire di svegliarmi, muoviti, muoviti. C'è un problema molto, molto grosso! Di vitale importanza!
Accesi la lampada sul comodino e un moto di rabbia si impossessò di me.
La scena che vidi di lui spaparanzato nella metà del MIO Letto, ripeto, nel MIO, mi fece andare il sangue al cervello.
Morsi il labbro.
Lo ha contaminato con i suoi germi maschili!! Mi ha privata del mio amato letto.
È inconcepibile, ha fatto il passo più lungo della gamba.
Deve pagare per il male che mi ha fatto!
INDEGNO!«FUORI DA CASA MIA!» Ululai furibonda, i capelli che partivano da tutte le parti possibili immaginabili, gli occhi iniettati di sangue, spiritata gli lanciai un cucchiaio (?) e un crostino che trovai.
Steven si alzò di scatto, confuso.«Che è successo?»
Tremai, i pugni stretti pronti a volare. «Tu... come hai osato...»
Mi fissò come se fossi pazza. «Hai invaso il MIO LETTO! E NON POSSO PERDONARTI PER QUESTO! CON ME HAI CHIUSO. VERGOGNATI.»
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IO, IL MIO RAGAZZO E I MIEI DISAGI
HumorQuesto libro conterà tutti i nostri disagi mentali nell'ipotesi in cui un perfetto Boy bussasse alla nostra porta. ATTENZIONE: SCONSIGLIATO A CHI HA UNA MENTALITÀ DEBOLE: PUÒ CREARE DIPENDENZA, ALLUCINAZIONI E STUPIDITÀ PERMANENTE. BUONA LETTURA.💪🏻