Cigarettes After Sex

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Kristen, come right back
I've been waiting for you to slip back in bed
When you light the candle

And I'm kissing you lying in my room
Holding you until you fall asleep
And it's just as good as I knew it would be
Stay with me I don't want you to leave

CigarettesAfterSex


"Ti ricordi quando ci siamo conosciute?", mi chiedi, accarezzandomi dolcemente la schiena nuda e guardandomi negli occhi. Mi sistemo meglio sotto le coperte, avvicinandomi a te e premendo il mio corpo contro il tuo. Rabbrividisco sentendo le nostre pelli a contatto e se non fosse che è tardi e sono stanchissima, ricomincerei a fare l'amore da capo. I nostri nasi si toccano e sorridi, nell'oscurità interrotta solo dai deboli raggi della luna.
"Certo", replico, alzando le sopracciglia. "Suppongo di dover ringraziare quel programma, altrimenti non ti avrei mai scritto", sospiro. "Anzi, non avrei mai saputo della tua esistenza", mi correggo. Tu continui ad accarezzarmi, e mi sorridi appena.
"Sai che non avevo mai scritto a qualcuno in direct su Instagram? Almeno, non a qualcuno che avevo visto in tv", racconto.
"Ma dai. Immagino che tu sia rimasta sconvolta dalla mia fama", ironizzi, e ridi, con la tua risata roca che mi fa impazzire. "Non ti è andata bene, mi spiace", aggiungi. Non mi trattengo e ti tiro un pugno leggero sulla spalla e tu ti zittisci, anche se scorgo nei tuoi occhi ridenti che vorresti dirne altre delle tue. Riprendo a parlare.
"Mi ricordo che ti avevo scritto un messaggio perché ero rimasta molto colpita dalla tua esibizione e avevo pensato che avresti fatto strada-"
"E invece sono ancora qui, senza un soldo in tasca!"
"La smetti di interrompermi? Sto parlando seriamente", sbotto. Detesto quando ti sottovaluti. So che lo fai per alzare un muro, erigere una difesa. Lo hai sempre fatto, ti proteggi sempre in questo modo, con battute, sarcasmo e ironia, perché in fondo sei orgogliosa. Ma con me non devi comportarti così, solo che a volte è ancora difficile fartelo capire.
"D'accordo, d'accordo", ti arrendi, smettendo di accarezzarmi la schiena. Ti giri verso il comodino e afferri il tuo pacchetto di Marlboro, estrai una sigaretta e l'accendi, ispirando subito la nicotina e gettando il pacchetto da qualche parte, sul pavimento. Ti appoggi alla testata del letto e con la mano libera prendi la mia e te la porti alle labbra.
"Mi ricordo il tuo messaggio come se fosse ieri", sussurri, contro la mia pelle. Eviti il mio sguardo, come se stessi rievocando quel giorno. "Te lo potrei ripetere a memoria. E ricordo di aver pensato che dovessi essere una ragazza fantastica", ridacchi. Aggrotto le sopracciglia e tu lo noti. "Tesoro, rido perché ci avevo azzeccato. E fidati, non mi era mai capitato prima". Mi rilasso a quelle parole, mentre continui a fumare, intrecciando le tue dita alle mie.
"Pensai che nessuno mi aveva scritto parole più belle di quelle in tutta la mia vita. E che avevo un'irrefrenabile voglia di conoscerti, ma sapevo che sarebbe sembrato strano scriverti ancora. Non volevo che una ragazza come te, che per di più sembrava amare come cantavo, potesse farsi un'idea sbagliata", spieghi. Ti osservo dal basso e guardo come la tua bocca si avvolge attorno al filtro. Anche se odio che tu fumi e ti rovini i polmoni, ti trovo sempre estremamente sensuale mentre lo fai. Soprattutto dopo aver fatto l'amore. Ma questo non lo saprai mai.
"E così mi trattenni. Ma tu continuavi a trovare pretesti per scrivermi, così provai a tastare il terreno. Volevo capire se il tuo era interesse verso di me o solo verso la 'cantante'", ti volti e accenni un sorriso. Alzo un angolo della bocca: mi ricordo quegli scambi su Instagram.
"Mi dicesti che stavi ascoltando Pink e che era stata la tua prima cotta", dico, guardando le nostre mani unite.
"Già. E tu concordasti e dicesti che era bellissima." Scrolli la cenere sul comodino, e aspiri un'altra boccata. "Ma è stato quando sono uscita dal programma che ho capito davvero che tu eri diversa", mi dici, fissando i tuoi occhi scuri e magici nei miei e sondando la mia anima. Sono i contatti più preziosi per me: attraverso questi sguardi eterni ci avviciniamo ed è come se potessi sentirti dentro di me. "Ho capito che tu ci saresti stata anche dopo. Nonostante tutto, tu saresti rimasta", conclude. Mi metto a sedere, tenendo le nostre mani unite. I nostri volti sono vicini e posso sentire il profumo amaro del fumo mischiato alla menta di una caramella che hai mangiato prima.
"Sono rimasta e rimarrò sempre", sussurro contro le tue labbra.
"Lo spero bene, K", ridacchi. E poi le tue labbra sono sulle mie e il mondo scompare. I nostri fiati si mescolano, insieme alle nostre anime, mentre le lingue danzano e si cercano, e si trovano, lottando per prevalere. Ti lascio il comando di questo bacio che ci toglie il respiro e mugolo sotto il tuo tocco. Ci separiamo dopo non so quanto. Quando sono con te il tempo non conta.
"Vuoi...", mi chiedi e capisco che sei pronta a un altro round, dal modo in cui i tuoi occhi sono accesi e vigili. Dimentico la stanchezza e mi siedo a cavalcioni su di te, riprendendo a baciarti lentamente. Capisci senza bisogno di parole, come sempre, e posi il mozzicone di sigaretta sul comodino. Fai scorrere le mani sui miei fianchi, fino alle mie braccia e poi torni alle coscie.
"Sei stupenda, Kristen", mormori e non avrei sentito se non me lo avessi sussurrato all'orecchio. Strofino il bacino su di te, avvolgendo le braccia intorno al tuo collo e impossessandomi delle tue labbra sottili. Amo quando mi fai dei complimenti, perché so che non menti. "Sei pronta?", mi chiedi, sulle labbra bagnate dalla saliva sfuggita al nostro bacio.
"Sono sempre pronta per te", replico e aspetto che infili un dito dentro di me, per poi curvare la schiena sotto il tuo tocco. In poco tempo mi porti a vedere le stelle, e aggiungi altre due dita finché non sono ridotta a un miscuglio di ansimi e gemiti spezzati. Con l'altra mano mi tocchi un capezzolo, inturgidendolo e baci l'altro avvolgendolo con la lingua. Voglio fare qualcosa per te, e avvicino una mano al tuo sesso, sfiorandolo e stuzzicando il tuo clitoride con la punta delle dita per poi inserire un dito, muovendolo con esperienza. Ho anch'io qualche asso nella manica e so come portarti al limite in pochi istanti. Tu mi batti sul tempo e vengo con un gemito roco, affondando i denti nell'incavo del tuo collo. Accelero i movimenti della mia mano, premendo sul clitoride e facendoti ansimare il mio nome. Vieni anche tu, mentre ti bacio a bocca aperta.
Lentamente, ci riprendiamo dall'orgasmo e ci stendiamo di nuovo sotto le coperte. Mi stringo a te, che mi avvolgi e mi culli mormorandomi una canzone che non conosco all'orecchio. "Sei bellissima dopo che ti scopo", sussurri, posando un bacio sul mio naso. Alzo gli occhi al cielo, ma non riesco a non ridacchiare.

"Anche tu non sei niente male. Soprattutto molto romantica", e tu mi pizzichi un fianco per dispetto.
Sbadigli e ti imito subito. Mi sto addormentando.
"Ricordami di scrivere a Claudia, domani", dici, facendomi riaprire gli occhi.
"Perché? Stiamo insieme da due anni e mi vuoi mollare per un'altra?", borbotto.

"Scema che sei. La devo ringraziare. Se non mi avesse presa e poi buttata fuori dal programma non ti avrei mai conosciuta."
Arrossisco nell'oscurità. "Va bene", replico, mentre accorci le distanze e mi sfiori le labbra con un bacio leggero.
"Dormi ora", e mi stringi tra le tua braccia esili, finché non mi addormento.

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