Forever

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Note dell'autrice: ebbene si, sono tornata con una nuova OS, questa volta non rispirata a nessuno in particolare.
Prima di lasciarvi alla lettura volevo premettere che questa OS sarà veramente lunga, sono quadi 12000 parole. Ci ho messa tutta me stessa per renderla unica e speciale perchè è una storia alla quale tengo particolarmente.
Se alla fine della lettura avete qualche curiosità, quanche richiesta o se solo volete lasciare un commento o un segno di apprezzamente ne sarei veramente felice.
Grazie a tutti e buona lettura.





“White alla cassa 12” il ragazzo alzò lo sguardo dallo scaffale delle caramelle, spostando meccanicamente lo sguardo verso la cassa 12 che ora pullulava di gente. Era sempre così, la gente non aveva una propria idea fissa, seguiva sempre la massa, lui lo odiava, lo odiava dal profondo del cuore.
Prese dallo scaffale una confezione di Chupa Chups alla fragola e si diresse alla cassa fai da te, sempre vuota perché la gente era troppo pigra per passare da sola la propria spesa.
Pagò con i pochi spicci che aveva in tasca, prese una borsetta ed uscì dal supermercato, attirando su di sé lo sguardo confuso della gente, non perché avesse in mano una confezione di caramella alla fragola, ma per il colore insolito dei suoi capelli.
Infilò un Chupa Chups in bocca e, con le mani nelle tasche del suo giubbotto si diresse verso casa attirando sempre di più gli sguardi della gente che si posavano tutti sui suoi capelli oro rosa, leggermente spettinati.
Si sistemò i capelli, lasciando intravedere l’orecchino, cosa che scaturì ancora più stupore nella piccola cittadina in cui viveva, era raro vedere un ragazzo giovane a bighellonare invece che lavorare o semplicemente studiare, per di più un ragazzo con i capelli di uno strano colore.

"Hey! Jai!" il ragazzo alzò lo sguardo dalla strada, con ancora fra le labbra il Chupa Chups alla fragola.
Guardò con attenzione la strada, prima di attraversare senza passare sulle strisce pedonali, non curante di quello che sarebbe potuto succedergli.
Sasuke lo aspettava dall'altra parte della strada con un sorriso sulle labbra  che metteva in risalto il suo piercing; i suoi capelli castano chiaro davano ancora più enfasi al suo sguardo scuro e profondo, simbolo di bellezza per ogni ragazza che incontrava.
"Sasuke!" si salutarono con una stretta di mano tipicamente maschile, fermandosi a parlare della loro scuola.
"Non torni a casa?" Sasuke gli indicò la parte opposta dalla quale stava andando, facendo scuotere la testa al ragazzo che levò la caramella dalla bocca rosa e carnosa per parlare.
"Oggi ci sono i miei, non mi va di vederli" spostò lo sguardo altrove, rimettendo in bocca la caramella.
"Quindi questa sera non ci sei?"
"Si si, ci sono. I miei sono venuti a prendere le ultime cose per poi andare ognuno per la propria strada, dalle loro nuove famiglie" si strinse nelle spalle, trafficò nella borsa prendendo un Chupa Chups che offrì all'amico "So che non ti piace la fragola, ma ho solo questi oggi" Sasuke rise accettando la caramella.
"Quindi, se non stavi andando a casa dove andavi?"
"Volevo prendere il treno e andare a fare un giro al mare, ti va di venire?" il moro scosse la testa, indicando un piccolo panificio a pochi metri da loro.
"Oggi lavoro, ci vediamo sta sera" gli arruffò i capelli prima di andare verso il suo negozio con la caramella fra le labbra, sorridendo dolcemente, non amava la fragola, ma era sempre piacevole ricevere un regalo, soprattutto da Jai.

Jai guardò l'amico andarsene, andando poi verso la stazione, coprendosi nel frattempo la testa con il cappuccio.
Quella fredda giornata di inizio febbraio  l'aveva sfinito, invece di diminuire il freddo era aumentato, i -2 gradi del mese di gennaio erano passati a -4 e nonostante il giubbotto pesante che indossava  sopra la felpa grigia, il vento gelido si faceva sentire, ma non per questo odiava l’inverno.
Lui odiava l’estate e il caldo tropicale che era costretto a subire ogni volta, per questo preferiva vedere il mare d’inverno, anche se tutti lo trovavano malinconico e grigio.
Passò l’abbonamento e si sedette sul primo posto libero, appoggiando la testa contro il finestrino, lasciando cadere lo sguardo sul paesaggio che lo circondava, aspettando con impazienza la partenza del treno.
Ciò che non si sarebbe aspettato di scoprire quel giorno era qualcosa che partiva dal petto e si irradiava per tutto il resto del corpo, una cosa che nessun essere umano è in grado di controllare o anche solo lontanamente immaginare di provare, perché si sa...la realtà è ben diversa dalla fantasia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 24, 2017 ⏰

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