4. That smile

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Louis

Se fino a poco fa pensavo che con quel bacio a cui l'avevo costretto quella mattina avesse rovinato tutto, in quel momento potevo essere certo del contrario. Non so cosa spinse Harry ad avventarsi su di me in quel bagno, ma qualsiasi cosa fosse stata, ne ero rimasto piacevolmente sorpreso. Ancora potevo sentire il suo sapore sulle labbra, le sue mani sul mio viso, il suo calore sulla pelle, i brividi che provocava la sua bocca sul mio collo. Quanto avevo aspettato quel momento? Quante volte avevo immaginato quelle labbra sulle mie? Quelle mani sul mio corpo? Cosi tante che ancora non credevo possibile fosse successo davvero. Sentivo che qualcosa stesse cambiando, che Harry stesse cambiando; sorrideva spesso, anche se alcune volte potevo vedere il suo sguardo perdersi nel vuoto, farsi più scuro, inquieto, vulnerabile. In quei momenti l’unica cosa che volevo fare era stringerlo tra le braccia, accarezzarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene, che era al sicuro e che poteva fidarsi di me e contare sul mio aiuto per qualsiasi cosa.

Perso tra i miei pensieri, sobbalzai quando sentii il mio cellulare vibrare dall’interno della tasca dei miei jeans.

Tommo, scusa per l’altra sera, sono stato un idiota. Ma tu mi perdoni, perché sono tanto carino e coccoloso, vero? :P P.s. Ci vediamo oggi? -Niall.

Sorrisi, scuotendo leggermente la testa. Quel pazzo del mio amico era sempre il solito. Per un attimo mi chiesi se dovessi parlargli di ciò che era accaduto recentemente, dopotutto, lui era il mio migliore amico e sicuramente, se gli avessi spiegato la situazione, mi avrebbe capito e sostenuto, magari dandomi qualche consiglio. Però non potevo lasciare Harry da solo, e non potevo neanche invitare Niall da me, era troppo presto e non sapevo come avrebbe potuto reagire il riccio. Mi passai una mano fra i capelli, indeciso sul da farsi, poi presi il cellulare e risposi.

Non cambierai mai, ancora mi chiedo come faccio a sopportarti. Comunque non posso, Nialler, sono successe delle cose e… facciamo un’altra volta, va bene?

Non potevo ancora permettermi di lasciare Harry, anche se per poco. Sospettavo potesse andarsene e sparire di nuovo, senza traccia e, magari abbandonandosi di nuovo a sé stesso. Rabbrividii al pensiero. Il cellulare vibrò dopo neanche un minuto.

Devo preoccuparmi? Sai che a me puoi dire tutto, giusto? Siamo amici, no? Anzi, migliori amici e, tu sai quanto tengo alla nostra amicizia, vero? :(

Sorrisi di nuovo. Niall e le sue ansie. Potevo immaginarmi il suo viso da cucciolo preoccupato e non potei fare a meno di pensare a quanto fossi felice di essere suo amico. Lui ha avuto un periodo difficile nella sua adolescenza; avendo un carattere fin troppo buono e gentile, a causa della sua ingenuità davanti alla falsità delle persone, ha sempre finito con l’essere usato, abbandonato dai suoi “amici”, per essersi fidato troppo di qualcuno che non se lo meritava. Lui riusciva a vedere il buono delle persone, anche in chi non ne aveva, ed era sempre stato questo il suo problema, era troppo buono e gentile, disponibile ad aiutare chiunque. Ero stato fortunato ad incontrarlo, ed ero felice del rapporto che si era da subito creato tra di noi. Era davvero una bella amicizia, la nostra, ma comunque, nonostante ormai si fidasse ciecamente di me e che fossimo praticamente come due fratelli, a volte le preoccupazioni e le ansie lo assalivano e finiva in balia dei suoi pensieri che lo facevano andare in panne. Prima che potesse avere una crisi isterica, mi affrettai a rispondergli e cercai di tranquillizzarlo.

Cazzo Niall, tranquillo. Adesso calmati, non è successo niente, okay? Diciamo che ho trovato un vecchio amico che aveva bisogno di me e così devo stare un po’ con lui… poi ti spiego :)

September Ends || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora