Emma POV

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Appena salgo su in studio, corro vicino alla finestra per vedere se è ancora li, niente..non vedo più la macchina. E' andato via. Vado in bagno e lo chiamo, gli urlo contro, gli dico che non deve presentarsi qui sotto e che è un pazzo. Lui con dolcezza mi dice che voleva solo vedermi. Nel sentire quelle parole mi si spezza la voce, mi manca così tanto. Però faccio la tosta, non devo cedere, così gli dico che non voglio vederlo e che non voglio parlargli, non deve più scrivermi. Chiudo il telefono, mi lavo il viso ed esco dal bagno. Indosso la mia maschera e mi appoggio sul bracciolo del divieto. Luca parla, mi dice che dobbiamo fare qualche modifica in una base musicale, annuisco ma in realtà non ho capito di quale base sta parlando. Prendo il cellulare, vorrei scrivergli di non proseguire, di fermarsi dietro l'angolo, che sto scendendo, ma non lo faccio. Non posso farlo. Ho preso una decisione e devo mantenerla, mi sono ripromessa che avrei pensato solo alla mia musica, ma vederlo oggi mi ha destabilizzata. Non ho parlato con nessuno dei messaggi che ci siamo scambiati in questi giorni, ho finto indifferenza, dico che non voglio sentire parlare di lui. D'altronde sono stata io a lasciarlo...c'erano troppi problemi, il doverci nascondere stava iniziando ad essere insopportabile ma io dovevo proteggere la mia carriera. Non potevo rovinare tutto e così ho finito per distruggere il mio cuore, ho dovuto farlo.
<<Emma? Ma che stai guardando?>>
<< Niente niente..iniziamo>>
Metto le cuffie, mi chiudo in studio e mi libero di tutto ciò che ho dentro, alla fine mi lascio andare in un pianto liberatorio. Francesca capisce che non è l'emozione dovuta alle canzoni ma che c'è altro dietro quel pianto..non mi chiede niente ma è meglio così, non voglio ascoltare i suoi discorsi moralisti. Finita la registrazione incontro dei fan che mi stavano aspettando, accendo una sigaretta mentre faccio le foto e chiacchiero. Dopo pochi minuti quando saliamo in macchina, dopo aver scritto e cancellato non so quante volte il messaggio, lo invio.
<< Va bene. Parliamo. Ci vediamo alle 20 allo studio di registrazione>>
in realtà stasera devo andare alla presentazione del nuovo CD di Gianna Nannini e con me verranno anche Manola, Macia e Alessandra Naskà. Quando arriviamo a casa faccio un bagno caldo e porto con me un bicchiere di vino rosso. Mi asciugo e do uno sguardo agli abiti..ho deciso indosserò un abito corto scuro con uno scollo a V abbastanza profondo e metterò le scarpe con il tacco, devo essere elegante per la serata. Poggio i vestiti sul letto e vado a truccarmi, un po' di mascara e rossetto rosso ciliegia, il mio preferito. Francesca sta ancora aspettando che io finisca per prepararsi. Perfetto. Indosso tutto e vado in soggiorno.
Mi guarda confusa << Ma sei già pronta? E' prestissimo...>>
io mi fingo sorpresa, guardo l'ora <<Ahhh! Mi sa che avevo visto male l'ora..vabbè facciamo una cosa. Ho dimenticato una cosa in studio, mentre ti vesti vado a prenderla. Prendo la macchina, torno subito!>>
Mi volto e velocemente vado verso la porta
<<Ma come in studio? Aspettami ci andiamo insieme, mi vesto subito>>
<<Noo Fra! Dai facciamo prima così..>>
e chiudo la porta non lasciandole il tempo di replicare. Arrivo in studio dopo dieci minuti, sono in anticipo, lui non è ancora arrivato. Mi guardo allo specchio e sistemo il rossetto. Lo schermo del telefono si illumina << Posso salire?>>
rispondo << Secondo piano, la porta a sinistra>>
Che dovrei fare aprire già la porta? O farlo aspettare? Boh non so nemmeno perché mi sto facendo tutte queste domande. Bussa, guardo dallo spioncino della porta che si sta aggiustando i capelli portandoli indietro con le mani. Apro la porta piano. Lui mi guarda, ci guardiamo per minuti che sembrano essere interminabili. Quanto mi erano mancati i suoi occhi, gli faccio segno di entrare, lui si guarda intorno, capisce che siamo soli. Io mi sento come paralizzata, non riesco a muovermi, non posso credere che lo sto facendo..ma lui è qui davanti a me, no parla ma spalanca le braccia e io non posso fare a meno di lanciarmi su lui e di farmi circondare dalle sue braccia. Mi stringe forte, ha paura che io possa scappare. Con quell'abbraccio ci diciamo tutto quello che a parole non riusciremo a dirci. Mi stringe ancora più forte poi mi da un bacio sulla testa fra i capelli, scende sulla guancia, sul collo.
<<Emma io..>> alzo la testa, ci guardiamo negli occhi, non so cosa mi prende ma lo tiro verso di me e lo bacio, senza dargli tempo di dire una sola parola. E' un bacio forte, passionale, per niente casto, sembra quasi che ci stiamo divorando. E' sbagliato, tutto sbagliato ma non mi importa, il muro che avevo costruito è caduto mattone per mattone, la maschera che avevo indossato è stata tolta. Le gambe mi tremano mentre le sue mani scendono giù sulla mia schiena, mentre abbassa la cerniera del vestito senza mai smettere di baciarmi. Indietreggio verso la scrivania dello studio, con una mano butto tutto a terra e lui mi solleva appoggiandomi sopra. Gli slaccio la cintura e gli abbasso i pantaloni. Mi libera del vestito e gli sbottono la camicia. Si ferma per un istante, cerca la mia approvazione. Lo guardo intensamente mentre mi sbottono il reggiseno. Riprende a baciarmi e così facciamo l'amore più volte su quella scrivania, è come se niente fosse cambiato fra noi. Non mi accorgo nemmeno del mio telefono che squilla incessantemente, delle ore che passano. Mi abbraccia ancora, mi solleva e mi siede sulle sue gambe sul divanetto, mi stringe e mi sussurra << Emma torna con me>>.
Quelle parole mi fanno ritornare alla realtà, noi non stiamo più insieme, lui ha una fidanzata. Ma cosa ho fatto? Ma come mi è saltato in mente? Mi libero dalle sue braccia e velocemente inizio a rivestirmi <<Che succede? Emma non fare così.. io..io ti amo!>>
<< Vestiti, dobbiamo andare via>>
<<Hai sentito quello che ho detto? Io ti amo cazzo! Non faccio altro che pensare a te, a come sarebbe stato!>>
<<E' troppo tardi>>
<<Ma che stai dicendo? Sei stata tu a lasciarmi!>>
Il mio telefono riprende a suonare <<Rivestiti, quando hai finito tira dietro di te la porta. Non cercarmi più>>.
Lo lascio lì così, e tra le lacrime corro in macchina.

Sognami - Emma & StefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora