Darling, stay with me.

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Erano passati due anni dal loro ultimo incontro. Due anni di assoluto silenzio. Per questo, ora uno di fronte all'altro, non riuscivano a proferire parola. Era successo tutto così in fretta. Liam stava camminando per le strade di Beacon Hills con le cuffie nelle orecchie, in realtà, non stava prestando molta attenzione alle parole della canzone. Era perso nei sui pensieri, in un oceano immenso per dirla tutta.Gli capitava spesso negli ultimi tempi. Soprattutto da quando Lui se n'era andato. La sua partenza aveva lasciato un vuoto travolgente nella sua anima. Nei primi tempi, non ci faceva molta attenzione, ma, con il passare del tempo, una sensazione di mancanza lo aveva pervaso.
In quei giorni si guardava costantemente intorno. Vedeva la gente ridere,piangere, amare e odiare, ma lui, lui non sentiva nulla.
《Ciao.》Così lo aveva salutato Theo. Una sola parola e quegli infiniti anni di silenzio erano scomparsi. Un pò ' banale secondo Liam. Si aspettava qualcosa di più di un semplice "Ciao".
Poteva accontentarsi, ricambiare il saluto e offrirgli un caffè, ma non ci riusciva. Tutto il rancore di quei due anni era emerso e lo aveva travolto. Per questo, con grande amarezza, aveva risposto a quel "Ciao" con un pugno ed era scappato via.

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Quello non era stato il loro ultimo incontro. Si erano incrociati almeno diciotto volte nei seguenti giorni. Si studiavano a vicenda. Cercavano un indizio, un battito di troppo. Tutto, purché il nulla. Liam non ce la faceva più. Quella situazione era inverosimile, non potevano continuare con sguardi fugaci ancora per molto. Così, sotto consiglio di Mason, aveva deciso di parlargli. Lo aveva osservato attentamente in quei giorni e, stranamente, la quotidianità di Theo era incredibile. Ogni giorno si recava al bar "Roses" esattamente alle dieci di sera e ci restava fino alla chiusura. Aveva osservato quel bar infinite volte e ancora non riusciva a capire cosa c'era di così "speciale" in quella scatola di 45 metri quadri, circa. Con un'immensa dose di coraggio si era avvicinato, tremante, alla porta con su scritto "Open". Solo qualche metro lo divideva da Theo. Qualche metro che percorse con una lentezza snervante. Ma, una volta dentro, un peso dal cuore se n'era andato. Si avvicinò a Theo con una sicurezza falsa, quasi calcolata.
《Ciao.》 Aveva ripescato il vocabolo di Theo usato diciannove giorni prima e lo aveva usato con ironia.
《Ciao a te, pugile provetto.》
《Ahah! Simpaticissimo come sempre, vedo.》 Aveva risposto, adesso un po' più sicuro di sé.
《Non sono cambiato molto in questi due anni. Anzi,sono più affascinante di prima. Non credi?》 Aveva sdrammatizzato Theo. Ma persino il proprietario di quel bar si era accorto che aveva toccato un tasto dolente. Però, con grande stupore di tutti, Liam non si era turbato. Perché sapeva che Theo stava soffrendo. Se si osservava attentamente si potevano notare gli occhi gonfi, stanchi, di un ragazzo che aveva perso tutto.
《Il "Pick up" è ancora il tuo migliore amico? Alzati, vieni a dormire da me.》 Gli voleva bene, nonostante tutto quel tempo.
《No, non voglio.》Aveva risposto, con voce tremante e incerta, Theo.
《Non te lo sto chiedendo, Raeken. È un ordine.》 Liam ribattè , con dolce fermezza.

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《Il divano è perfetto. Grazie,Liam.》
Aveva risposto Theo, riconoscente di tutto quello che stava facendo il suo piccolo lupo.
《No, tu dormirai su un letto, caldo e comodo. Ho una stanza in più che non vede l'ora di essere usata.》 Aveva usato un tono giocoso e, allo stesso tempo, rassicurante.
In quella stanzetta Theo si sentiva al sicuro, a casa. Una sensazione che non provava da tantissimo tempo. Probabilmente da quando sua sorella, Tara, era morta.
Ormai era notte inoltrata e Theo non riusciva a dormire. Non faceva altro che pensare, pensare e pensare. Si rigirava nel letto alla ricerca di una posizione comoda.
《Sento i tuoi ingranaggi lavorare dalla mia stanza. Dovresti dormire un po'.》In quei due anni Liam era maturato tantissimo, si ritrovò ad osservare Theo.
《So di chiederti tanto, ma ti andrebbe di dormire con me,Liam?》 Senza neanche pensarci si era avvicinato. Non gli importava più nulla. Non gli importava di quei due anni passati da solo,in quell' appartamento troppo grande per una persona sola. Avvicinarsi a Theo era stato naturale, come se non avesse fatto altro per tutta la vita. E Liam aveva stretto Theo fra le sue braccia, dove non un suono, non un movimento turbavano più la fredda notte d'autunno.

vi voglio bene 🌝

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