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«Dai, Taetae! Fallo per me, una volta sola!» Jimin stringeva la manica della mia felpa tra le mani, scuotendomi leggermente.

«Non ho intenzione di farlo. Adesso ti stacchi? Vorrei vincere a questo stupido gioco ma con te attaccato al braccio non riesco.»

«Ma perché mi tratti sempre male?» Jimin intrecciò le braccia, mettendo il broncio.

Io sorrisi, era adorabile quando faceva così.

«Non ti ho chiesto mica di uccidere qualcuno! Perché non vuoi farlo?»

«Se mi avessi chiesto di uccidere qualcuno ti avrei accontentato.» Dissi io, ridendo.

«Sei davvero insopportabile.» sbottò, allontanandosi da me.

Sorrisi ancora, perdendo la concentrazione dal gioco e di conseguenza esso finì. Sbuffai, lanciando il joystick per aria e alzandomi per rincorrere Jimin, il quale nel frattempo era andato nella sua stanza.

«Andiamo, Jiminie! Non ti arrabbiare.» dissi io ridendo, provando ad avvicinarmi.

Lui mi dava le spalle, quindi io lo abbracciai da dietro.

«Perché non vuoi dirlo almeno una volta? Cosa ti costa?» chiese, a voce bassa, accarezzandomi le braccia con le sue piccole mani.

«Sarebbe troppo strano.» risposi.

«Non ne capisco il motivo.» disse, girandosi e poggiando la testa al mio petto, mentre cingeva i miei fianchi con le sue braccia sottili. «Sono più grande di te di quasi 2 mesi, potresti chiamarmi 'hyung' una sola volta dato che te l'ho chiesto io.»

Sorrisi, a causa di quel gesto carino. «Sì, sei più grande di me ma sei uno scricciolo. Quindi no, non posso e non voglio.» insistetti.

Lui sbuffò ancora una volta, staccandosi.

«Dai, vieni qui.» risi, per il suo comportamento. «Per quale motivo ci tieni così tanto?»

Lui arrossì e si girò subito, per non farsi vedere.

«Non voglio dirtelo, tanto comunque non lo hai fatto.» disse, recandosi verso ilbagno e lasciandomi lì da solo a sorridere.

hyung ♛ vminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora