Fragment 1

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Cara Jess,

Oggi, così come ieri, ti sei messa ad ascoltare canzoni che non avresti dovuto ascoltare.
Canzoni che ti fanno pensare, ti fanno ricordare e ti fanno crollare. Pensare a chi ormai non c'è più, ricordare che i tuoi demoni sono sempre lì e crollare sulle tue ginocchia perché ormai il peso che hai sulle spalle è troppo da sopportare.
Non sei mai stata capace di farti aiutare nei momenti in cui ne avevi davvero bisogno, hai sempre allontanato tutti quando cominciavi ad aprirti davvero, per paura di trascinare gli altri sul fondo, con te. Hai provato a gridare aiuto restando in silenzio assoluto per giorni, sparendo dalla circolazione, ignorando chi si preoccupava. E lo hai fatto perché ti era impossibile credere che a qualcuno importasse di te, continua ad esserti impossibile ancora adesso.
Hai sempre preferito incazzarti con gli altri piuttosto che metterti a piangere davanti a loro, ma hai fallito spesso. Soprattutto con chi si era ormai trovato un posticino nel tuo cuore distrutto e ha cercato di ricomporne i pezzi.
Ci hai provato. Hai provato a tenerti dentro tutto.. ma ahimè, sei umana anche tu.
E ora ti ritrovi qui, a parlare con te stessa di qualcosa che già sai, che ti tormenta da qualche anno a questa parte. Ti sei messa a scrivere, quando nei temi che ti assegnavano i professori scrivevi tante cose banali e frasi sgrammaticate senza un senso logico.
Per oggi può bastare, o forse no.
Soffrire non ti era mai piaciuto da piccola, un leggero graffio ti sembrava la fine del mondo e odiavi la sensazione, mentre ora pensi addirittura che sia così piacevole sentire il tuo cuore sgretolarsi sulle note di 'Colors' di Halsey.

Lunedì, 30 Ottobre 2017

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