Capitolo 17.

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Green Light.

Capitolo 17.

Sono seduta da ore su questo terreno freddo e duro. Non so davvero dove mi trovo, ma ho l'impressione che sia lo spazio enorme per una futura discarica. Ci sono vari accampamenti, e tantissime ombre anche di genere femminile. Ogni volta che passano da dove sono per andare a raccogliere dell'acqua da un pozzo poco lontano da me, mi guardano sorpresi e anche adirati. Qualcuno invece ha uno sguardo compassionevole e benevolo nei miei confronti, soprattutto i bambini che mi fanno una grande tenerezza. Sembra davvero un campo nomade. Non sono poi così cattivi come li descrive Harry, anzi, sembrano persone normali che vogliono solo vivere e difendersi. Intorno a me il paesaggio è mono tono, tutto dipindo in beige. Mi da i brividi, soprattutto perché sono incatenata ad un palo e accanto a me c'è un ragazzo che dorme da quando sono arrivata, anche lui legato. Il tizio che ci fa da guardia è molto grosso e muscoloso, ho paura solo a rivolgergli la parola. Quindi, anche volendo pensare ad una via di fuga, non c'è scampo. I miei poteri mi hanno abbandonato del tutto, e mi chiedo perché. Perché sta succedendo. Non riesco più a fare nulla, nemmeno a lanciare una sfera di fuoco. Sono diventata una ragazza normale, senza il suo essere speciale.

Tom sta parlando con alcuni suoi seguaci, e qualche volta da' un'occhiata a me. Non so davvero cosa fare adesso. Ho tanta paura, Harry non è con me e sono sola. Sono tre combinazione terribili. Chissà cosa ne sarà di me..

《Un'altra schiava di Tom?》una voce strana mi fa sobbalzare, risvegliandomi dai miei pensieri. Il ragazzo accanto a me si alza dal suolo e si siede. Non mi guarda, ma osserva ogni minima mossa di Tom.

《Non lo so..》farfuglio confusa. Tom ha avuto delle schiave? Quante? A pensare che molte ragazze sono state sottomesse a lui mi fa rabbia. Ogni donna dovrebbe avere la libertà di scegliere chi ama.

《In effetti sei troppo bella per esserlo.》si complimenta. Mi giro verso di lui, volendo incontrare il suo sguardo. Ha i capelli biondi, e un bel fisico. È diverso da Harry..le sue mani sono più piccole e la sua voce è più squillante. Non mi guarda ancora.

《Sono solo una ragazza qualunque.》mi difendo. Solo Harry può farmi dei complimenti, giusto? Il ragazzo dai capelli biondi si gira e incontra i miei occhi. I suoi sono di un azzurro oceano profondo e scuro.

《Comunque sono Dylan.》si presenta porgendomi una mano. Non gliela stringo. C'è solo Harry nella mia mente. Voglio essere tra le sue braccia e basta.

《Solidea.》affermo distogliendo lo sguardo dal suo.

《T-tu..tu..sei Solidea?》balbetta incredulo. Mi posa una mano sulla spalla facendomi girare. Ha gli occhi sgranati.

《Sì, sono Solidea.》ripeto.

《La regina.》sussurra piano. 《Ti hanno presa! Non doveva succedere! E il tuo Re?》domanda a raffica. Mi chiedo se sia un'ombra o qualcosa del genere. Non ha gli occhi nocciola scuso come tutti gli altri.

《Il mio Re..》rido istericamente. 《Ha smesso di lottare per noi...cioè per me...》ricordo tristemente, correggendomi subito. Non mi do pace, e forse Harry, conoscendolo, avrà spaccato tutto quando ha scoperto, se gliel'hanno detto, che sono scomparsa.

《Siete già diventati una coppia...è normale, ma credo che Harry avrà avuto una ragione molto forte per allontanarsi da te. Sono sicuro che in questo momento ti starà cercando.》spiega dolcemente. Non so perché, ma il fatto che lui mi stia dicendo questo, mi rassicura.

《Come fai a conoscere il suo nome?》chiedo confusa. Non conosce Harry, non conosce me, eppure sembra saper tutto di noi.

《So molte cose, Solidea.》il suono del mio nome mi da i brividi. Solo Harry sa farlo..perché mi sento bene e non ho paura anche con Dylan?

《Perché? Come fai a sapere del mio rapporto con Harry?》domando preoccupata. Dylan sospira e sposta lo sguardo verso una collina lontana.

《Mio padre faceva parte del popolo Alfa. Era il braccio destro di tuo padre, Solidea. Ha perso la sua metà nella guerra contro le ombre ed è scappato sulla terra. Era ferito, distrutto. Ha conosciuto mia madre qualche settimana dopo e se n'è innamorato. Diceva sempre che era la sua stella mancante, quello che l'universo gli aveva portato via. Sono nato io, dal loro amore, e sperava che non avessi dei poteri come lui. Invece ho iniziato a spostare gli oggetti, a lanciare sfere, a provocare vento, tempeste. Sono cresciuto imparando a controllarli, lui mi ha insegnato molte cose, e mi ha parlato di te e di Harry. Il mio compito è quello di proteggerti e di stare al tuo fianco, insieme al tuo Re. Sono stato programmato per questo e quando sono morti i miei genitori, dovevo trovarti a tutti i costi, ma sono stato rapito da Tom, poiché sono mezzo umano e mezzo 'alieno'. Voleva studiarmi, capire perché, fare degli esperimenti con gli umani. Ho cercato di scappare ma non è stato possibile..Dovevo trovarti, Solidea, unirmi a voi, al vostro gruppo. Mio padre mi ha parlato anche di un certo Louis, il braccio destro di Harry.》è sorprendente. Non riesco a stare dietro alle sue parole. Un ibrido? Pensavo fosse impossibile unirsi con un umano ed invece Dylan è l'eccezione alla regola. Incredibile, davvero. È il mio braccio destro, il mio consigliere. Solo Harry può averlo, non io. Forse però ci sono cose che ancora non so. Dylan potrebbe spiegarmi molte cose, e risolvere i miei dubbi.

《Solidea! I tuoi occhi..pensavo fossero verdi.》continua Dylan preoccupato. Lo guardo confusa. I miei occhi sono verdi, sono come quelli di Harry.

《Sono verdi!》confermo decisa. Dylan scuote la testa.

《Stanno diventando come quelli di Tom.》sussurra spaventato.

Tremo. Il mio pensiero va ad Harry.

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