New York

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In questi ultimi giorni, per telegiornale, si sente spesso parlare di sparizioni e uccisioni molto strane. La TV parla di un serial killer, ma io sinceramente non ne sono del tutto convinto... per me si tratta di qualcosa di più grande e potente di noi tutti messi assieme! Non ho mai creduto molto nei mostri, nei fantasmi o in qualsiasi altra creatura di fantascienza, ma è impossibile che un umano uccida una cinquantina di persone in soli due giorni. Un'altra cosa molto strana è questa: le persone senza vita che vengono ritrovate non hanno nemmeno un filo di sangue al loro interno.

Mia madre entra in camera mia, senza bussare ovviamente, interrompendo così i miei ragionamenti.

- Forza Drogo! Alzati! E 'ora di andare a scuola! - urla lei, buttandomi giù dal letto. Senza aggiungere altro esce dalla stanza sbattendo furiosamente la porta. Ma perché deve sempre essere così insopportabile???

Mi vesto in fretta e furia, scendo le scale e vado in cucina per una brevissima colazione. Da oggi dovrò accompagnare anche mia sorella minore Natasha a scuola, perché mamma e papà non si fidano di lasciarla girare per la città da sola, visti gli ultimi fatti di cronaca.

- Buona scuola e state attenti! - urla mamma dalla cucina.

- Sì tranquilla! Ci vediamo dopo! - rispondiamo in coro Natasha ed io.

Durante il tragitto parliamo di quello che sta succedendo in questi ultimi giorni, anche se mia sorella non sembra molto preoccupata. Per farla breve mi dice che ultimamente lei ha altri pensieri per la testa... il suo pensiero\problema si chiama Arthur! Ci sta insieme da un po' di giorni, anche se per me non durerà molto. Arthur è uno di quelli che si vogliono divertire, a lui non interessa una vera storia d'amore. E' sempre stato così quel ragazzo, anche se Natasha smentisce tutto... tanto io non cambierò mai la mia opinione su di lui.

Dopo 15 minuti di cammino arriviamo a destinazione. Accompagno mia sorella all'entrata di scuola (cosa ridicola, ma obbligatoria, che mette in imbarazzo tutti e due) per poi raggiungere i miei cari amici d'infanzia Adam e Mike.

- Buongiorno! - esclamo attirando la loro attenzione.

- Ciao Drogo, tutto bene? -

- Sì sì... voi? -

- Tutto apposto - risponde Adam.

- A parte qualche piccolo problema personale e le notizie agghiaccianti del telegiornale... - aggiunge Mike.

La campanella suona e noi ci facciamo strada sbuffando. Le lezioni sono state tutte noiose e per fortuna la mattinata a scuola è terminata. Non ce la facevo più! 

Saluto Adam e Mike, per andare incontro a mia sorella che mi aspetta vicino al cancello del campus.


L'inizio della fine [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora