capitolo 1
Le paure ti accerchiano come i lupi, girano in branco per catturare le prede quando sono indifese, in quel caso la preda ero io...
"ah... ma guarda chi si vede! La sfigatella di seconda! cos'hai?! hai paura vero!?"
il coltello premeva sulla mia guancia, una goccia di sangue scese dalla ferita fino ad arrivare al mento e poi cadde sulla maglietta rovinandola. avevo gli occhi lucidi, ma non dovevo piangere, non questa volta.
"Vuoi piangere vero?! E allora piangi! Su bambina se lo fai c'è ne andiamo!" disse Federico ridendo.
Una lacrima mi rigò il viso.
"Brava bambina! Ora ce ne andiamo, ma prima ti lasciamo un pensierino" così dicendo prese il mio zaino e ci sputò sopra e così fecero uno ad uno i suoi amici, tranne Francesco, lui lo buttò in uno dei cassonetti di quel buio vicolo.
Ripresi lo zaino e tornai a casa...
"Che ti sei fatta alla guancia tesoro?" chiese mia madre appena mi vide entrare, indossava un elegante vestito rosso con lo scollo a V e dei lunghi tacchi a spillo neri, i capelli erano raccolti in uno chignon.
"Niente mamma, nulla di preoccupante è solo un graffietto, esci con Roberto?" le chiesi
"Sì, come sto?" chiese facendo un giro su se stessa,
"Sei bellissima, come sempre" le risposi, mi baciò la guancia e prese la borsa,
"Dimenticavo, tornerò per mezzanotte non aspettarmi alzata" disse chiudendo la porta.
Appena fu uscita mi precipitai in bagno, avevo gli occhi gonfi i capelli erano tutti arruffati e il taglio bruciava, lo disinfettai, ma non migliorò gran che la situazione.
Non cenai, dopo quello che era successo non mi andava di mangiare, misi subito il pigiama e mi infilai nelle coperte .
Aspettai il sonno per dimenticare.
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Il mio piccolo segreto
RomanceHo commesso il più grande dei peccati. Non sono stata felice.