Capitolo 3

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Non riuscivo più ad addormentarmi. Decisi infine di alzarmi e andare in cucina per bere un té caldo. Mi misi poi sul divano e finalmente iniziarono a chiudersi gli occhi.

Sentii una mano calma e calda che mi accarezzava la guancia.

"Tesoro svegliati, sei in ritardo".

Aprii gli occhi e trovai mia sorella. Sul viso mi comparve un sorriso dolce.

Mi alzai e andai in camera mia a prepararmi per il mio primo estenuante giorno di scuola. Decisi di mettermi una canottiera bianca a righe, molto semplice, jeans a sigaretta con lo svoltino in fondo. Decisi di mettermi le mie tanto amate Vans nere. Mia sorella a volte mi diceva "chicca, piantala di amare le tue scarpe più della tua vita. Sei impressionante!". Ebbene si, amo le mie scarpe più della mia stessa vita. Amo le Vans, converse, all star, Nike e, infine, i miei amati tacchi.

Mi recai in bagno a lavarmi i denti. Andai in sala e travi i miei angioletti.

"Ciao splendori!"

"Ciao bellezza!" Disse Luca seguito a ruota da Gemma.

"Buon'inzio scuola angioletti!"

"Buona scuola Zietta"

"Ciao chicca, divertiti e goditi il primo giorno. Fatti molti amici. Vedrai che piacerai a tutti sei fantastica. Se hai bisogno di qualunque cosa chiama okay? Anche solo per dire ciao. Chiama."

"Grazie Cocó, ti voglio bene. Ciao a tutti."

Uscii e chiusi la porta. Eccola li, la mia bimba dietro alla mia piccola. Okay, sembro una disagiata con i nomignoli 'bimba' e 'piccola'. La mia bimba é la mia moto, mentre la mia piccola é la mia macchina. Ho sempre desiderato una moto ma ho sempre ricevuto la stessa frase "non é che non ci fidiamo di te," dicevano i miei genitori " ma non mi fido degli altri." Quando arrivai qui, a Londra, Cocó ha provveduto immediatamente a farmi fare la patente e comprarmi l'oggetto dei miei desideri. La macchina l'avevano comprata solo perché quando fa brutto tempo in moto faceva molto freddo e finivo sempre per prendermi la febbre.

Arrivai a scuola prima del previsto e andai subito in ricerca della segreteria. Vidi una ragazza alta, capelli rossi e occhi verdi smeraldo da fare invidia al mondo intero.

Mi avvicinai. "ciao, ehm... Scusa, sai mica dirmi, ehm... Dove si trova la segreteria?" Cazzo, sono una fottuta timida. Che grande figura di merda! Oh, merda. Parlo anche da sola.

"Ciao! tu devi essere Selena, quella nuova. Io sono Abby. La preside mi ha incaricata di seguirti finché tu non ti trovi a tuo agio in questo manicomio. Mi aveva informato che sei timida ma non pensavo così tanto."

Ecco lì, bella figura di merda.

"Ehm... Si. Grazie della disponibilità."

"Qui c'è il tuo programma con tutti gli orari delle lezioni e la mappa della scuola, ma, non ti serviranno perché abbiamo tutte le lezioni insieme a parte nuoto, che io non faccio. Al suo posto faccio pallavolo, ma tranquilla ti troverai bene. Tutto questo se tu vuoi stare insieme a me per tutta la giornata."

"Si, certo che voglio, sono senza amici qua è la cosa non mi elettrizza molto."la ragazza inizia a ridere.

"Sai, mi sei molto simpatica."

"Ma io non ho detto nulla."

"Andiamo o il professore ci sclera. C'è già un ragazzo che é sempre in ritardo e per questo le sue lezioni le passa sempre incazzato."

"Oddio, no. Un professore con il ciclo? Non ce la posso fare!"

Abby inizia a ridere e io la seguo, attirando così, involontariamente, l'attenzione di molti passanti.

"Che poi, ce l'ha tutto l'anno. Oddio, inferno, arrivo."

Arrivammo in classe e il professore spostó il compagno di banco di Abby, un certo Niall, vicino a un banco vuoto. Immagino che fosse del ragazzo in ritardo. Mi misi vicino al banco di Abby e il professore inizio la lezione.

Ora mi ritrovo nell'ora di letteratura inglese a raccontare a degli perfetti sconosciuti la mia storia. Fantastico, sto impazzendo.

Bussano alla porta. Entra un ragazzo ma io non alzo la testa dal foglio.

"Salve professore Poters, mi scusi per il ritardo." Si scusa.

Alzo immediatamente la testa quando riconosco la sua voce.

"Come sempre signor Styles. Come dice il proverbio? Ah si, 'anno nuovo, vita nuova'."

"Ho chiesto scusa." Controbatte Harry.

Deve essere proprio un inferno. Inizio a fissarlo e a divorarlo con lo sguardo. Non nota la mia presenza perché quando é entrato non ha guardato la classe.

"Signorina Thoms. Le dispiacerebbe presentarsi a tutta la classe ora che ci siamo tutti?"

"Oh, si certo. Sono Selena Gomez."

Allo sentire la mia voce Harry si gira verso di me e mi guarda con sguardo pieno di sorpresa. Iniziano ad avvamparsi le guance. Aiuto! Avete un estintore? Le guance mi stanno andando a fuoco!

"Conosce già qualcuno oltre a Abby?"Chiede il professore.

"Si, conosce me!" Si alza Harry dalla sedia, con tono di voce molto alto.

"Stia calmo signor Styles e contenga i suoi ormoni." Dice il professore.

Dopo numerose risate da parte della classe il professore riprende le lezioni.

La giornata passa in fretta, accanto a Abby. Ho pure scoperto che Harry é il migliore amico di Abby e ha tutte le lezioni assieme a me e alla mia nuova amica.

"Pronto?"

"Ciao chicca. Tutto bene?"

"Si perfettamente bene. Senti oggi pomeriggio non ci saranno ne lezioni, ne allenamenti perché mancano dei professori. Pensavo che potevo andare a prendere i bambini a scuola e passare il pomeriggio e la serata insieme a loro mentre tu e Barbarella fate qualcosa da soli, insomma, ve lo meritate."

"Si, grazie. É perfetto. A sta sera allora. Ciao chicca, ti voglio bene."

"Ciao Cocó, ti voglio bene. A sta sera." Riaggancio.

She's not afraidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora