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Non riuscivo a stare lontano da lei, dovevo chiederle cos'aveva, non posso dimenticarmi tutto e andare via; Tiro un sospiro, prendo coraggio e cerco di muovermi verso quella strana ragazza; visto che la strada è piena di curve e buche l'autobus continuava a traballare e mentre camminavo sembravo ubriaco, lei mi guardava malissimo con la coda dell'occhio e poi sorrideva pensando che non lo notassi.
~ciao~
- c- ciao, come ti chiami?-
Mi chiese quasi come se fosse stata forzata
~se non vuoi parlarmi dimmelo, non mi arrabbio, comunque mi chiamo  Jack, tu?~
- Kayson -
Non sembrava molto convinta, ma la capisco, la timidezza è una brutta cosa
~come mai prima la tua collana si era illuminata e ti comportavi in modo strano?~
- è una lunga storia Jack...-
~prendi subito confidenza, allora non sei timida cone immaginavo!~
- no non ho preso confidenza! Faccio così un po' con tutti -
Si mise le mani all'estremità della gonna e tenendo la testa bassa arrossiva leggermente, la guardo sorridendo e mi siedo nel posto vicino a lei, una signora anziana mi guardó e scuotendo la testa e sospirò con voce rauca :"aaaah i giovani d'oggi..."
Key ascoltò e mi guardò, i nostri occhi si perdevano uno dentro l'altro, i suoi occhi sono di un verde chiaro con sfumature di grigio; anche se quel momento non durò molto bastava, non melo dimenticherò mai.

kiyer meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora