2° Capitolo.

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Sabato, 1 Agosto.

10:30

Corro subito in camera mia, e scavando tra le varie cianfrusaglie, trovo finalmente una valigia, ma poco dopo realizzo che oltre ad essere sporca è anche rotta.

«Merda!» sussurro.
Prendo il mio cellulare e compongo il numero di Madison, nonchè la mia migliore amica.

CONVERSAZIONE
«Hey Avril»
«Ciao Mad,mi accompagneresti al centro commerciale?»
«Ehm..va bene! Cinque minuti e sono da te»
Chiudiamo la chiamata.
Per fortuna questa volta non siamo state ore al telefono, come il nostro solito, e abbiamo organizzato tutto in poco tempo.

Decido finalmente di prepararmi, indosso dei jeans bianchi, strappati sulle ginocchia, e una t-shirt nera.

Mi dirigo verso il bagno e velocemente mi lavo il viso e i denti, e inzio a truccarmi.

Applico del mascara sulle ciglia dei miei occhi blu, e un rossetto nude sulle mie labbra carnose.

Pettino i miei lunghi capelli neri, e con la piastra creo dei morbidi boccoli alle punte.

Sono pronta.

Proprio come aveva promesso Madison, dopo cinque minuti suona il campanello.

«Mamma esco con Madison!» urlo in modo che mia madre possa sentirmi.
«Non tornare tardi» risponde con lo stesso tono di voce.

Apro la porta e trovo Madison con una ciocca di capelli rossi tra le mani e i suoi occhi verdi che guardano il cellulare.

«Pianeta Terra chiama Madison» dico ironicamente mentre chiudo la porta alle mie spalle.
«Oh, ciao Avril, non ti avevo vista» mi abbraccia.

Mentre camminiamo per le strade di Los Angeles, Madison con lo sguardo rivolto verso il basso e la voce bassa mi dice «Mi mancherai, intendo..quando partirai a Miami» conclude.

Come faceva a saperlo?

«Prima che mi faccia delle domande, me l'hanno detto i tuoi genitori» continua.
«Oh, Madison, proprio per questo dobbiamo goderci questa giornata!»
«Forse hai ragione» sorride timidamente.

Senza accorgercene arriviamo di fronte il grande edificio dove eravamo dirette.
Svaligiamo letteralmente tutti i negozi, e gli ultimi pochi soldi che rimangono, li spendo per la valigia che mi serviva.

Usciamo dal centro commerciale, con le mani che reggono i numerosi sacchetti e prima di tornare a casa decidiamo di prendere un gelato.

Ci dirigiamo verso il bar più famoso del quartiere, e arrivate a destinazione incontriamo Matthew, il ragazzo di Madison, e Brian, che non appena si accorgono del nostro arrivo ci vengono incontro.

Madison corre verso Matt lasciandogli un dolce bacio sulle labbra, ed io abbraccio forte Brian che non vedevo da molto.

«Avete per caso rubato in qualche negozio?» domanda Brian sarcasticamente guardando i nostri sacchetti.
«Cose da ragazze» rispondo sorridendo.

Ci accomodiamo su una panchina, io e Madison chiacchieriamo, mentre Matt e Brian sono andati a prendere i nostri gelati.

«Hai visto Brian come ti guarda?» mi domanda Madison.
«Dai Mad, siamo soltanto amici,ci conosciamo da tanti anni.» le rispondo.
«Secondo me gli pia..» non riesce a finire la frase a causa del pugno che le ho dato, era un segno per farle capire che stavano arrivando i ragazzi.
Ehm..l'avrò fatta male?

«Ecco i vostri gelati» dice Brian.

Iniziamo a mangiare e a ridere tra di noi, e non so per quale motivo, ma entra in discussione la faccenda che riguarda il viaggio per il mio compleanno.

Mentre parliamo di ciò, Brian abbassa la testa e fissa il vuoto, come se un po' gli dispiacesse.

Vado verso di lui mentre Matt e Mad chiacchierano tra di loro.

«Stai bene?» gli chiedo.
Mi guarda e i miei occhi blu incontrano i suoi occhi marroni.
Non ricevo alcuna risposta, soltanto una lacrima che stava per rigargli il volto.
«Vieni qui» lo abbraccio, stringendolo forte a me, come se fosse l'ultima volta che ci saremmo visti.

«Ti voglio bene» gli sussurro vicino l'orecchio mentre mi stringe ancora più forte a sè, riesco a sentire il battito del suo cuore che accellera.

Forse Madison aveva ragione, forse Brian prova veramente qualcosa per me, ma ci conosciamo da 3 anni, lo considero soltanto come un amico.

Ci distacchiamo dall'abbraccio, e 10 minuti dopo ritorno a casa.







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