Capitolo 1

28 2 2
                                    

"Dai Vero andiamo"

"Si si arrivo,dammi un secondo per sistemarmi i capelli,non voglio dare un'impressione sbagliata"

"E quale?Quella di una ragazza che è stata abbandonata dai genitori?Beh,che ti piaccia o no lo sei,e lo sono anch'io...cioè io sono un ragazzo ma...vabbè dai hai capito su,ora andiamo"

"Filippo smettila,mamma e papà non ci hanno abbandonati,hanno semplicemente ritenuto giusto affidarci a delle persone più responsabili di loro,per il nostro bene"

"Tradotto,ci hanno abbandonati a quegli sfigati di zio Cesare e zia Elisabetta"

"Smettila,loro non sono sfigati,sono semplicemente premurosi,cosa che mamma e papà non sono mai stati."

"Oh andiamo smettila"

"Di fare cosa?"

"Di difenderli e di far finta che ti piacciano.Perchè non riesci a riconoscere la verità?"

"Allora...forse hai ragione,forse siamo solo dei ragazzi sfortunati e abbandonati dai proprio genitori,ma per prima cosa devi smetterla di prendere in giro gli zii,loro ci hanno cresciuti e amati quando quei due vigliacchi dei nostri genitori si sono rifiutati di farlo,perciò dovresti solo essergli grato.E secondo.."

"Ei ragazzi io ci sono,andiamo?" interviene il piccolo di casa,Federico,mentre io sono quasi in lacrime a causa della conversazione intensa appena avuta con l'altro mio fratello,Filippo.

Esco dalla mia camera,mentre Fede corre in salotto e Filippo rimane immobile sulla soglia della mia porta.Passandogli vicino gli sussurro:

"E secondo lui,Federico.Non voglio che anche lui si senta ferito come è successo a noi,non se lo merita,è troppo piccolo per affrontare tutto questo.Quindi te lo chiedo per favore,possiamo evitare di parlare di questo argomento con lui nell'altra stanza?E' piccolo,non sordo"

Detto questo raggiungo il mio fratellino,poi arriva anche il più grande,con un cesto in mano.E' un cestino con vari barattoli di marmellata per i nuovi vicini,nostro zio è fissato con queste cose.Con il fare una buona impressione ai nuovi vicini intendo,non con le marmellate.

Ora che ci siamo tutti,apro la porta ed esco,gli altri due mi seguono e dopo aver chiuso ci dirigiamo all'appartamento di fronte al nostro.Suono il campanello dopo aver letto il nome...Ricci...mh strano,non l'ho mai sentito,chissà di dove sono.

Ci apre una ragazza bionda,poco più bassa di me,ha un'aria carina,mi piace.

"Piacere io sono Veronica e loro sono i miei fratelli Filippo e Federico.Abitiamo di fronte a voi.Volevamo darvi il benvenuto con questo cesto."

Mio fratello glielo porge e la ragazza lo prende sorridendo.

"Piacere,io sono Sara.Grazie mille,che pensiero carino"

"In realtà ci ha costretti nostro zio"interviene Federico.Sara sorride e lo guarda con tenerezza.

"Beh allora,piccolino,ringrazia tuo zio da parte mia"

A questo punto Filippo prova a sistemare le cose.

"Si ehm,l'idea è stata di nostro zio è vero,ma siamo venuti molto volentieri,vero Fede?"

"Se lo dici te" risponde il piccolino.

Filippo arrossisce per la brutta figura che ci ha appena fatto fare nostro fratello,ma per fortuna ci salva una signora bionda e slanciata che spunta alle spalle di Sara,suppongo sia la madre

"Ma chi sono questi bei ragazzi?Sara hai già fatto amicizia?Sei sorprendente"

Ci mettiamo tutti a ridere,tranne Sara che sembra imbarazzata dall'intervento della madre.

Just like youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora