Capitolo 2

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h.10:15

Suona la sveglia.Mi alzo a malapena dal letto e ancora mezza addormentata vado in bagno a lavarmi la faccia.Approfitto che mio fratello stia ancora dormendo per farmi una doccia veloce.Mi vesto e vado in cucina a fare colazione.Appena entro in cucina però,trovo mio fratello minore che cerca di prendere qualcosa su una mensola in alto.

"Fede perché sei già sveglio?La mamma di Gabriele non passa alle 11 e mezza?"

"Si ma mi sono svegliato mezz'ora fa perché dovevo fare la pipì e ora non riesco a riaddormentarmi.Nel frattempo mi è venuta fame e ora sto provando a prendere quel pacchetto di gocciole ma quella antipatica della zia le ha messe in alto perché dice che non vuole che ne mangi troppe.Mi aiuti per favore?"

"Ahah amore,certo che ti aiuto"

Prendo il pacchetto ti biscotti dallo scaffale e lo do a mio fratello che si precipita a tavola a ingozzarsi.

"Fede"

"Dimmi" risponde,tra un biscotto e l'altro.Questo bambino prima o poi mi farà morire ahah.

"Non devi dire che la zia è antipatica,lei ti vuole bene"

In questo momento mi torna in mente la conversazione di ieri sera con Filippo.Ho deciso che voglio provare a parlare con Federico,ma non direttamente,voglio solo buttare qua e la qualche riferimento alla storia dei nostri genitori e dei nostri zii per vedere come ci si relaziona lui.Poi si vedrà,ma per ora voglio essere il più delicata possibile.

"Ma lo è.Sennò perché mette sempre i biscotti dove non posso prenderli?Lei mi odia più di quanto faceva la mamma"

Mi si gela il sangue nelle vene.Lui è convinto che i nostri genitori lo odiassero,e adesso che gli dico?Che non è vero?Non voglio mentirgli,ma non lo so neanche io il motivo per il quale ci hanno lasciati,magari ha ragione lui,magari ci odiavano.Mi vengono le lacrime al solo pensiero.

"Amore mio vieni qua" il piccolo mi raggiunge e io lo prendo in braccio,poi mi siedo con lui sulle ginocchia.

"Mamma e papà non ti odiavano,capito?"

"Ah no?E allora perché se ne sono andati?"

"Beh...a dire il vero non posso risponderti,ma sono sicura che loro ti amavano più di ogni altra cosa,amavano tutti e tre,devi credermi"

"No tu mi stai dicendo una bugia" scoppia in lacrime,oddio cosa ho combinato.

"Lo so che non lo pensi davvero.Vi ho sentiti parlare ieri,a te e Filippo.Dicevate che siamo solo tre ragazzi sfortunati abbandonati dai genitori"

Aiuto,non so minimamente cosa rispondergli,ho paura di peggiorare la situazione.

"Ei,ascoltami.E' vero,ieri io e Filippo abbiamo avuto una conversazione abbastanza intensa a proposito di mamma e papà,ma tu non devi preoccuparti di niente,devi solo goderti la tua infanzia e non pensare più a loro due."

"E' vero,non sappiamo perché ci hanno abbandonati..." arriva Filippo alle nostre spalle,ancora in pigiama e tutto spettinato.Deve averlo svegliato il pianto di Fede.

Mi guarda dritto negli occhi,io annuisco perché capisco le sue intenzioni,e concordo con lui sul fatto che sia seriamente arrivato il momento di parlarne.

"...nessuno di noi tre lo sa,forse non ci amavano abbastanza,o forse si sono allontanati per il nostro bene...probabilmente non lo scopriremo mai visto che gli zii sono due tombe a riguardo,ma questo non è importante adesso,Fede.La cosa importante è che ci sono due persone adulte e responsabili che ci vogliono bene a prendersi cura di noi e soprattutto che nonostante tutto,noi tre non ci separeremo mai,perchè siamo fratelli e i fratelli stanno sempre vicini.Quindi sappi che io e tua sorella saremo sempre qui pronti ad aiutarti.Per qualsiasi e dico qualsiasi cosa,noi ci siamo.Se vuoi sfogarti per quanto riguarda mamma e papà,noi ci siamo.Se sei arrabbiato perché la zia mette in alto i biscotti e vuoi urlare contro qualcuno,noi ci siamo.Se sei felice per un bel voto preso a scuola e hai bisogno di qualcuno che ti faccia i complimenti,noi ci siamo.Ci saremo sempre per te"

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