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Fece un respiro profondo.
“Steve...” Tracció in cima al foglio bianco.
...So che questi mesi non sono stati rosei per entrambi, forse anche per questo ti ho tenuto all'oscuro della mia situazione.”
Ricorda... Le tue ultime parole...
Si rimembrò, continuando a scrivere.
Non volevo pesare sulle tue spalle, in alcun modo, non volevo farti sentire obbligato a starmi accanto, o a vedere il mio viso quasi tuti i giorni, so che mi odi.
Il fatto è che non sono mai stato all'altezza, alla vostra altezza. Sono solo un uomo che per arrivare dove non gli era concesso si è costruito una scala, e indossato un'armatura per evitare qualsiasi danno fisico.
Pensandoci mi sento un fallito, non sono riuscito a volervi bene, a tenervi uniti... Ma ci ho provato, ho dato tutto me stesso, per la squadra.
Siete la mia famiglia, Steve.
Non smetterò mai di amarvi, mai.

Forse me la sarei potuta cavare, con una chemio, proposta dai Dottori, o qualche ingegno tirato fuori dalla mia testa.
Però sento di aver finito le forze, voglio solo lasciarmi cadere, sentire cosa si prova a vivere, per quel che mi resta, senza lottare con gli altri o con me stesso.
Pepper mi è stata accanto, come sempre, e mi faccio schifo a pensare quanto lei abbia dato a me, perché quello che le ho offerto io è nulla in confronto.”
Accarezzó il foglio lì dove era stato bagnato da una lacrima.
Si sistemò sul lettino dell'ospedale, tirando su' col naso.
Ma volevo parlare di te in questa lettera, di noi, precisamente.
..Mi manchi...
Non sai quanto, amore mio.
Se potessi, quest'ultimi giorni li passerei con la tua voce che mi sveglia la mattina, e mi addormenta la sera. Con te, insieme in un letto, solo noi due.
Ho solo voglia di stringerti, come non ho mai avuto il coraggio di fare, di baciarti come dovrei e di Amarti come non so fare.
Spero vorrai perdonarmi, un giorno.
Forse piú che per il gruppo ho agito di impulso, la mia gelosia era diventata incontrollabile.
Non sapevo come gestirla... Era la prima volta che provavo una sensazione simile, negavo anche a me stesso di essere geloso.
Non volevo perderti così...
Non ho parole, ne scuse, ne nient'altro.
Non mi rimane nulla, sto allontanando tutti, non voglio essere ancora la spina nel fianco del gruppo.
Non ti obbligo a perdonarmi, sii forte, consola gli altri, asciuga lacrime, mostra sorrisi e non smettere di amare.
Lotta per chi ami, non per chi odi.
Lotta per quello che hai, non per quello che vuoi ricevere.
Ma lotta anche per te stesso.
So che cullerai tutti gli altri quando ne avranno bisogno, come hai sempre fatto.
Ma soprattutto, non dimenticare mai:
Io ti ho amato Steven, ti ho amato.
E ti amo tutt'ora.
E ti amerò anche dove andró appena finirá tutto.
Non smetteró mai di farlo.

Sì. Io, Anthony Edward Stark, sono follemente innamorato di lei, Capitano Steven Rogers Grant.”
Calcò la scrittura, in modo che fosse leggibile a tutti.
Sorrise poi.
Tutto l'amore che provava per quell'uomo lo guariva da ogni male, ma solo apparentemente.
Come un bicchiere di Vodka, una sigaretta, della droga, o anche una lametta.

“Mi sento come una dodicenne alla sua prima cotta... Pensandoci.
Goditi questa lettera, non mi vedrai mai più fare il Romantico.

Ricordati di me.
Con tutto l'amore possibile,
Tony.”

Firmò.
Iniziava a mancargli il respiro.
In quel momento sentì una fitta lancinante al cuore.

•••

«La morte non è niente...» Steve si fermò.
Aveva il respiro affannato, gli occhi gonfi, li sentiva pesanti e stanchi.
Si fermò ad osservare.
Nat lo guardava con i suoi stessi occhi rossi, sforzando un sorriso, forse per incoraggiarlo.
La Bara fra le due file aggiungeva ansia, e pensare che lì dentro...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 16, 2017 ⏰

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La morte non è niente||Stony-OneShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora