超新星

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21.12, 01.43 A.M.

L'autostrada era quasi interamente vuota, troppo spaziosa per quelle rare macchine che sfrecciavano non curandosi dei limiti di velocità.
Nonostante le macchine fossero poche il rischio di incidenti, a quell'ora di notte, era ai suoi massimi essendo che la maggior parte dei conducenti era brilla o assonnata.
Mentre Baekhyun fissava fuori dalla finestra, le sue mani giocherellavano con la cover del suo cellulare, divertendosi a sfilarla e rimetterla, a volte solo in un angolo, a volte completamente.
Il sedile non era abbassato, ma Baekhyun stava comodo cosi come era seduto, senza scarpe e le gambe incrociate all'indiana.
La testa, troppo pesante, era appoggiata al finestrino e lo sguardo, rivolto verso l'alto, era rimasto incatenato ad una stella.
Quel pezzo di autostrada, ormai percorso spesso dal ragazzo, durante quella che sarebbe stata l'ultima volta, era diventato il suo preferito.
L'aura magica che lo contraddistingueva era causata dal paesaggio: si trovavano tra due maestose montagne, che lo abbracciavano e racchiudevano come il guscio d'uovo sul punto di schiudersi, caratterizzato da una fessura abbastanza grande per permettere al pulcino di guardare fuori, ma non di uscire.
Le stelle riempivano ed accendevano il cielo di quella notte fredda.
Erano talmente numerose e luminose da permettere al giovane di distinguere il profilo delle montagne e non solo, giurava di riuscir a vederne i dettagli.
Ne rimase affascinato e per quella che sembro un'eternità il suo sguardo rimase incollato sul cielo, mentre la sua mente volava, intenta a raggiungere gli astri.
Baekhyun, nel suo piccolo, aveva sempre adorato lo spazio, sentendosi spesso parte di quella maestosa creazione.
Il giovane apparteneva agli astri, si sentiva guidato da essi come se questi fossero dei burattinai e lui stesso una misera marionetta mossa attraverso i fili del destino.
Un concetto, letto anni prima in un libro, lo aveva accompagnato lungo tutta la sua vita, accrescendo la sua passione e connessione con i corpi celesti.

"L'Astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell'universo. Siamo solo un minuscolo pianeta che ruota attorno ad una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell'evoluzione stellare. Siamo fatti della materia degli astri."

Una frase che lo faceva sentire cosi piccolo ed insignificante, ma allo stesso tempo gli ricordava che qualsiasi cosa nell'universo era degna.
Gli ricordava che, nonostante tutto, lui era importante, era significativo, era come tutti gli altri e niente di meno.

E lui, una stella, di quelle vere, di quelle che brillano ed accecano, l'aveva incontrata.
Quando lo aveva visto per la prima volta aveva iniziato a lacrimare, la luce che quella stella emanava era così forte e potente che Baekhyun venne colpito al petto da centinaia di coltelli affilati.
Il calore che accompagnava quella luce bruciò Baekhyun che si sentì acceso e, con le guance rosso fuoco, si nascose il viso nelle mani.
Lo vide un centianio di volte da quel giorno ed ogni volta era lo stesso, non riusciva ad abituarsi a tale bellezza e splendore.

Quando poi sentì la usa voce per la prima volta, due pezzi del suo cuore spezzato si attrassero come due calamite di polo opposto, unendosi a formare un'angolino del suo cuore che ricomincio a battere, riscaldando la punta delle dita che erano rimaste fredde per troppo tempo.
Ogni parola di quell'astro troppo prezioso per appartenere al nostro misero pianeta, suonava come una nota musicale alle orecchie di Baekhyun.
Ogni frase era una armonia e sentirlo parlare suonava alle orecchie del più basso come una melodia che lo cullava e lo faceva sentire, stranamente, come un bambino a casa.
Non ci volle molto per il gigante per sistemare il cuore del più basso, che si sentiva cosi vivo, in compagnia della sua stella.
Baekhyun, che per una vita si era dannato, chiamandosi spento ed incolore, in compagnia del suo gigante era se stesso e riusciva ad apprezzarsi.

Mano a mano, con il passare dei mesi, Baekhyun aveva ricominciato a sentire emozioni che per tanto, tanto tempo avevano abbandonato il ragazzo in un oblio insapore.

Supernovae ; chanbaek.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora