L'inizio

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E' iniziato tutto un giorno di luglio, lo scorso anno.

Non ricordo con precisione, ma appena sono riuscita ad organizzarmi li ho raggiunti alla casa al mare. Avevo notato che mia madre era sfuggente, insolita, negava le conversazioni telefoniche che per lei erano il pane quotidiano.

Dopo pranzo mi chiede di seguirla in bagno, lontano dalla bambina, e li mi parla.

Accenna alle visite, alle rassicurazioni del medico.

Quando ho toccato quell'estraneo il sangue ha smesso di scorrermi nelle vene, il tempo si è cristallizzato.

Quello è stato il giorno in cui sono diventata figlia davvero. Da li ho potuto sperimentare la stessa passione, la stessa dedizione, lo stesso struggimento che lei donava. Da quel tocco ho capito cosa significava proteggere e sostenere, confortare e rinforzare.

Sono iniziate settimane di chilometri macinati e appuntamenti da incastrare. Settimane di volti completamente sconosciuti che mi tendevano una mano e mi sorreggevano il cuore.

Per la prima volta i nostri ruoli si sono scambiati e sono diventata madre, per la seconda volta.  L'ho vista crollare, in maniera così improbabile e inaspettata che non avrei potuto fare altro. Mi sono cucita addosso i panni che fino a quell'istante lei e mio padre avevano portato per me e, un gradino alla volta, li ho accompagnati sul sentiero.

Lei sta bene, non vi preoccupate. Nell'atrocità della situazione abbiamo ricevuto la grazia, e anche oggi si gode sua nipote. Il problema è che sono cambiata io, e ho paura che questo cambiamento sia a senso unico.

Nell'investirmi di quella responsabilità non mi sono resa conto che chi mi stava più vicino mi avrebbe riservato distacco, indifferenza e aggressività.  La sera in cui io, non un medico all'interno di un ospedale, ho dovuto comunicare a mia madre la malignità della situazione, mi sono sentita urlare in faccia quanto per lui ero incapace e stupida.  Forse è stato quello l'inizio vero, dalle sue parole, irriconoscibili alle mie orecchie. Ho eretto un muro.

E' passato più di un anno e il muro non l'ho più buttato giù.

ConfessioniWhere stories live. Discover now