Almeno per una notte... [Tododeku]

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Non dimenticherò mai il giorno in cui Todoroki ha voluto condividere il suo triste passato con me. Non avrei mai potuto immaginare il dolore che aveva sentito e che sentiva ancora. In quel momento era nato in me il desiderio di aiutarlo, di non farlo sentire più solo.
Dopo il torneo quel desiderio non era cambiato, anzi stava aumentando giorno dopo giorno.
A scuola cercavo di parlare il più possibile con lui, di conoscerlo meglio e se potevo cercavo di fare qualcosa per farlo ridere. Non lo faceva mai e la cosa mi rendeva triste. Ogni volta mi sentivo sconfitto, ma non volevo arrendermi.
Ero sicuro che il suo sorriso fosse il più bello del mondo e ne volevo la conferma.

Quei pensieri mi fecero capire una cosa. All'inizio pensavo fosse normale interessarmi a lui, mi dicevo che non era nulla di diverso rispetto all'interesse che avevo per i miei compagni ed amici.
Stavo ingannando me stesso? Semplicemente non sapevo dare ancora un nome a quel qualcosa...
Riuscii a capire cosa fosse quando un giorno mentre tutti aspettavamo l'inizio delle lezioni mi misi a pensare a lui. Pensai a come fosse sentire il suo calore, stringermi tra le sue braccia, sentire le sue labbra sfiorare le mie...
Avevo sentito come dei brividi lungo la schiena, non mi ero neanche accorto di star fissando Todoroki, chissà da quanto tempo poi.
Ero arrossito vedendo che anche lui mi stava fissando, d'istinto mi ero nascosto dietro un quaderno nonostante non ce ne fosse effettivamente un motivo. Almeno per gli altri, per me c'era.
Mi ero chiesto il perché di quei pensieri e perché proprio rivolti a lui.
Avevo già le risposte, ma era come se non riuscissi ancora a vederle.
Quei pensieri non se ne andavano, stava nascendo un desiderio ancora più forte in me. Tanto forte da farmi correre verso casa sua senza avere la minima idea di dove abitasse realmente.
Se ve lo state chiedendo sì, mi ero perso inutilmente. Ma si sà, perdersi è il miglior modo per trovare ciò che si vuole trovare.