{Sabato}
Sono passate due settimane da quando io e Taylor stiamo a Princeton. Abbiamo prolungato il nostro alloggio dai nonni e adesso siamo sull'aereo aspettando che decolli.
L'uscita con Chris è stata piuttosto tranquilla mi ha portata a fare una passeggiata in piazza ( si, in piazza, vestiti eleganti tra un mucchio di gente vestita con dei normali jeans e delle magliette), poi mi ha portata in un ristorante a quattro stelle. È stato molto bello però sembrava dovesse fare una sfilata, quindi non sono stata abbastanza a mio agio. A fine cena, abbiamo parlato del più e del meno e mi ha accompagnata a casa.
Niente di più, niente di meno.Adesso sono seduta accanto ad una signora che alla sua sinistra ha un sacchetto del Burger King. L'aereo decolla e la signora seduta alla mia sinistra, visto che io sono seduta accanto al finestrino, infila una mano nel sacchetto e dopo poco vedo uscire da esso un panino imbottito con tutto e di più. Dimmi che è solo un brutto scherzo del mio olfatto, ti prego, non dirmi che nel panino c'è la cipolla!
<<ne vuole un po'?>>
Mi domanda dopo aver dato un morso al panino, sfiatandomi in faccia la puzza della cipolla.
<<no, grazie>>
Dico con il poco fiato che mi rimane.
Poco dopo vedo passare una Hostess e la fermo.
<<mi scusi, avrebbe per caso una Yankee Candle? Sa, mi piace molto meditare...>>
Le domando cercando di farle capire che ho bisogno di aiuto, ma ovviamente non mi capisce e se ne va dopo avermi lanciato un'occhiataccia a dir poco stranita.
In questo momento sarebbe migliore persino l'odore delle sigarette. E lo dico io, che non fumo!
Mi metto le cuffiette e cerco di addormentarmi, respirando possibilmente con la bocca.
***
Mi sveglio grazie ad una voce metallica che annuncia il nostro arrivo e che si assicura che tutti i passeggeri si ricordino di allacciare le cintura di sicurezza. Faccio come dice e mi preparo all'atterraggio.
Una volta scesa raggiungo Taylor e dopo aver passato tutti i controlli, usciamo.
<<com' è andato il viaggio?>>
Mi domanda mio fratello.
<<bene apparte il fatto che la mia compagna di viaggio è stata un signora che puzzava di cipolla e che mi sfiatava in faccia ogni tre per due. E te? Come l'hai passato il viaggio?>>
Gli scappa una risa.
<<bene sorellina, anzi, alla grande!>>
Gli faccio una linguaccia e lui fa un gesto ad un taxista che costeggia con la sua machina gialla con strisce a quadri bianchi e neri accanto a noi.
Quest'ultimo scende dall'auto e ci aiuta a mettere i bagagli nel cofano dopodiché saliamo tutti sull'auto e dopo avergli dato le giuste informazioni ci porta a destinazione.***
{Lunedì}
Il sabato e la domenica sono stati abbastanza tranquilli. Al momento non sono ancora andata da Nash, Hayes e tutti gli altri. Non ho voluto incontrare nessuno, anche se mi mancano e gli voglio bene, sono abbastanza arrabbiata con loro.
Ora sono in cucina, pronta per andare a scuola e ora sto per assaggiare la deliziosa cioccolata calda che mi ha amorevolmente preparato Taylor.
Mi avvicino la tazza alla bocca e faccio il primo sorsosorso. Il risultato? Lo sputo completamente a terra.
Quell'idiota di mio fratello ha messo tre kili di sale nella cioccolata! Bleah!<<Taylorrrrrrr!!!>>
Urlo dalla cucina sperando che mi senta dal piano di sopra.
<<dimmi sorellina!>>
Dice saltellando giù per le scale.
<<io ti ammazzo!>>
Dico lanciandogli un occhiataccia.
<<però adesso ti muovi che dobbiamo andare a scuola!>>
Usciamo da casa e ci rechiamo a scuola.
Arrivati a scuola scendo dalla macchina e sento tutti gli occhi puntati addosso. Percorro tutto l'atrio e visto che sono in anticipo entro nella scuola che è ancora deserta. Mi avvicino alle macchinette e inserisco qualche spicciolo. Tigito il numero "56" e afferro il Kinder Bueno.
Mi giro e vedo in lontananza Nash, Hayes, Cameron e compagnia bella. Ho una fitta al cuore ma devo ignorarli in qualsiasi modo. Mi reco in un aula, l'aula di diritto visto che alla prima ora ho quella fastidiosissima prof. che sembra che debba celebrare una messa.
***
Suona la campanella che annuncia l'inizio dell'ultima ora prima del pranzo ed io sono già pronta a prendere appunti. Metto tutto ciò che mi serve sul banco e nel frattempo nella classe entrano tutti i ragazzi con cui ho il corso in comune. E tra questi ragazzi c'è anche Cameron. Incrociamo lo sguardo che riesco a distogliere dopo poco e in quel momento entra la prof.
Accanto a me non si siede nessuno e ne sono felice. Oggi non ho voglia di socializzare/parlare con nessuno.
L'ora finisce abbastanza in fretta e la prof ha spiegato un intero capitolo del libro. Vorrà dire che ho parecchio da studiare.
Metto tutto nello zaino e mi alzo dalla sedia recandomi in mensa. Esco dall'aula e dopo neanche tre metri vengo fermata. Mi giro e vedo Cameron. Mi guarda senza spiaccicare parola. Dai suoi occhi e dal suo sguardo capisco che è confuso.
<<Alison...>>
Dice.
<<ciao..>>
Dico abbassando lo sguardo.
<<guardami. Alison... ho bisogno che mi guardi.>>
Mi supplica.
Alzo lo sguardo e lo fisso dritto negli occhi. Improvvisamente mi abbraccia. Con un po' di fatica mi stacco dall'abbraccio. Non può venire, e abbracciarmi dal nulla, come se non fosse successo niente. Anche se devo ammettere che mi era mancato.
Mi guarda confuso ma poi abbassa lo sguardo.
<<dove sei stata? Ci hai fatto preoccupare tantissimo. Siamo stati in ansia per due settimane! Due fottute settimane! Capisci?!>>
Dice prima con tono triste, quasi disperato e poi leggermente arrabbiato e molto confuso.
<<sono andata a Princeton, dai nonni. Con Taylor.>>
Rimane per un minuto in silenzio.
<<non farlo mai più, ti prego.>>
Mi supplica.
Non gli rispondo. Non so né cosa dirgli né cosa fare. Decido di prendere una scorciatoia. Mi giro e me ne vado in mensa, lasciandolo lì.
Cameron pov's
Non ci credo. È tornata. Pensavo che ci avrebbe abbandonati per sempre. In queste due settimane sono stato malissimo. Non riuscivo a realizzare che se ne fosse realmente andata. A malapena mi alzavo dal letto, ho saltato spesso la scuola, e quando mangiavo, se mangiavo, ingerivo poco e niente accompagnato da un buon bicchiere di birra. Ovviamente ho cercato di non far notare questo lato di me dai miei amici con ottimi risultati. Però le voglio bene, le voglio un bene dell'anima e ci sono rimasto decisamente male quando se n'è andata. E questo non posso negarlo.
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Sciauuuu
Sono tornata con un nuovo capitolooooo🌸💕
Spero che vi piaccia e niente adesso vado a studiare geografia che domani, cioè lunedì, probabilmente mi faccio interrogare.
Fatemi sapere nei commenti se vi piace la storia, se non vi piace, come posso migliorarla etc...
Vi ricordo che mercoledì uscirà un nuovo capitolo, o almeno farò di tutto per aggiornare (visto che ho 2/3 interrogazioni fino a mercoledì). Se non aggiornerò mercoledì aggiornerò nei giorni a venire e nadaaa.
Buona domenicaaaa❤
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Wherever I go || Magcon
FanfictionMi chiamo Alison. Alison Grier. Ho 16 anni e frequento il 3° anno di liceo, o meglio "istituto tecnico", come lo chiamate voi italiani, alla "T.S.I.C" ovvero "Tecnic School in Carolina".... non per niente io vivo in North Carolina. Vivo con mia mad...