17.

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NOTE!

La storia originale appartiene a beautaefulmistake

Buona lettura~! ^^

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Youngjae odiava sua madre. La sensazione di solitudine che lei gli aveva lasciato nel cuore il giorno che lei decise di abbandonare la casa che avevano creato, lasciando suo marito e suo figlio, furono le sole cose che gli lasciò e che gli rimasero. Non si sentiva più triste, aveva il suo padre premuroso e una vita fantastica con persone che lo amavano e che lo avevano accettato. Ma non era mai riuscito davvero a superare il fatto che sua madre non lo voleva, semplicemente, nella sua vita.

Ed é per questo motivo che, quando lei gli disse, nelle trafficate strade di Seoul, piene di foglie morte sull'asfalto ed un fresco vento autunnale, di esser incinta e che stava pianificando di sposarsi con il padre del bambino, Youngjae non riuscì più a trattenersi.
Aveva trattenuto un paio di alzate al cielo a sua madre e la strana puzza sotto al naso non lo aveva mai lasciato per tutto il tempo che ella parlò di quanto perfetta la sua fosse. Senza Youngjae in essa.
Era come se lei, lentamente, avesse cominciato a dimenticarsi di suo figlio.
Aveva cominciato a mancare ad alcuni suoi compleanni o a partite importanti che aveva quando giocava nella squadra di calcio delle medie di Mokpo perché 'Tesoro, non posso prendere il treno ogni due settimane per vedere soltanto una partita', e forse lei non sapeva quanto importante era per lui sapere che sua madre fosse li.

Grandi, tiepide lacrime scesero copiosamente sulle sue guance mentre camminava giù per le starde di una città sconosciuta con gente sconosciuta che lo circondavano, e si sentì, in un certo senso, sollevato perché quella stessa notte avrebbe dormito nella suo letto ed essere con i suoi amici e suo papà, non circondato da visi sconosciuti che lo guardavano impietositi.

"Hey! Jinyoung, giusto? L'amico di Youngjae?" Youngjae alzò leggermente la testa alla voce pimpante che sentì.
Stava sedendo su una panchina in un, altrettanto sconosciuto, parco e di fronte a lui, un ragazzo dai capelli neri ed un'espressione preoccupata stava in piedi, aspettando una sua risposta.

"O-oh, si, io...Jaebum?" Il ragazzo sorrise leggermente e annuì.

"Posso sapere cosa stai facendo qui, da solo, piangendo e tremando?"
Il più piccolo si guardò intorno ed un sonoro sospiro uscì dalle sue labbra mentre si strofinò le guance, cercando di cancellare i segni delle lacrime ormai asciutte. "Jinyoung."

"Stavo..." cercò di ricordarsi se aveva raccontato a Jaebum riguardo al fatto che stava andando a Seou ma, a quanto pare, non riuscì a ricordare quindi, decise di rischiare.
"Passando la giornata con mia madre ma non é andata bene, penso... Penso che ci sto pensando troppo a riguardo."

Jaebum mostrò il suo miglior sorriso al raggio di sole che aveva di fronte, che in questo momento sembrava avere strati e strati di nuvole grigie, piene di tuoni e lampi. Ma aveva in mente di farle andare via, quelle nuvole. "Vieni con me."

"Cosa? Perché..?" Il più grande gli sorrise nuovamente e cominciò ad incamminarsi.

"Caro Jinyoung, a volte per sopravvivere, hai bisogno di uccidere la tua mente."

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Lmao sorratemi se ci sono errori grammaticali o di punteggiatura o proprio frasi sconnesse, ma volevo portare davvero a fine questa FF per portarne altre Lol

- Bubye~♡

Sweater Paws «2jae» [Italian Trans.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora