- ᴅᴀʀᴋ ғᴀᴛᴇ -

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Misterioso, affascinante e tenebroso.

Queste erano le parole che mi ripetevo in testa quando pensavo a quel ragazzo addormentato lì dentro a quella bara di vetro.

Sembrava di vivere ogni giorno una favola quando si sentiva parlare di lui e delle sue speciali 'corna'.
Affilate come le punte delle più magnifiche spade magiche mai elaborate.

Anche se a parer mio nell'insieme apparivano una splendida corona per il principe oscuro intrappolato nei suoi stessi sogni.
Per indentificare che la sua esistenza era unica e indistinguibile.

Fra tutti noi nella città di Densville, io pensai che un giorno il fanciullo si sarebbe risvegliato dalla maledizione che era stata lanciata su di lui.
Per anni gli abitanti non aveva fatto altro che studiare e cercare delle informazioni sulla sua improvvisa comparsa nel Bosco di Myth, ma senza alcun risultato o possibilità di scoprire altro.

Da quanto avevo saputo dalla mia cara nonna, così come gliel'aveva raccontato la sua bisnonna,  in un giorno sereno nella foresta di Myth dove gli uccelli cinguettavano tranquilli i loro canti e i fiori sbocciavano per dare il benvenuto alla primavera, dal nulla un lampo squarciò improvvisamemte il cielo per colpire la loro beatitudine.

Una feroce tempesta si era creata in un attimo per rovinare la serenità di quel speciale e inaspettato giorno, dove gli alberi tremavano dalle forte ondate di vento che ricevevano e gli abitanti rabbrividevano dallo strano scenario che si stava per scatenare davanti ai loro sbigottiti occhi.

Delle nuvole coprirono i raggi del sole per infestare con i loro lampi la zona circostante, sbriciolando e trasformando poco dopo in fumo il centro palpitante della foresta.

I tronchi di molti alberi erano diventati neri come la pece, bruciati e avvizziti privi della loro vitale bellezza che gli aveva regalato la natura. I loro rami erano stati anche privati dai colori delle loro foglie, diventate poco dopo grezze e ruvide per sbriciolarsi nell'aria tralasciando quell'orrendo oscuro fumo d'incenso.

La parte centrale della foresta era stata trasformata in un rabbrividante palcoscenico per presentare agli sguardi sbalorditi degli abitanti di Densville la maledetta bara del misterioso e tenebroso ragazzo con le corna.

Nessuno seppe da dove o come fosse stato portato magicamente qui da noi. Nessuna spiegazione risultava plausibile da giustificare la sua apparizione.

Soltanto timore e paura si manifestarono di fronte alla sua figura.

Molta gente carica di curiosità non perse tempo nel perlustrare la bara, squadrandola da cima a fondo anche se però la maggior parte si allontava per non essere 'infettata' dal tocco maledetto dello stesso demone.
Impauriti di ricevere una punizione divina.

Per lo più non divenne una propria minaccia, perché con il passare degli anni  quella bara diventava sempre più innocua. Non successe nulla di nuovo dopo la sua spaventosa comparsa.

Lui continuò a poltrire beatamente all'interno della sua bara di vetro e noi gli eravamo grati per ogni giorno che i suoi occhi non si fossero spalancati per mettere fine alle nostre vite.

Anche se la gente si fece prendere troppo la mano alla fine...

Diciamo che il nostro caro 'Diavoletto' divenne una vera e propria attrazione, il punto centrale delle attenzioni da parte di molti paesi.

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