[ Capitolo 2 ]

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"Diario di Lingkai Stephèn Redi. Anno 1993.

Giorno 1. Volume 1.

Ho 17 anni, età che la società di adesso non potrebbe ricollegare alla maturità, ai pensieri importanti, ai progetti importanti, alle idee giuste e alle idee chiare.

Non mi piace lottare, non mi piacciono gli scontri. Però non sono d'accordo sul generalizzare il tutto, non sono d'accordo sul fatto di evidenziare gli aspetti negativi degli adolescenti e non quelli buoni, perché in tutto e in tutti ci sono più aspetti e soffermarsi su uno è segno di profonda superficialità.

Non sono sicuro di nulla, non ho ancora ben capito se esiste davvero qualche certezza in questo mondo, ma ho fiducia. Spero di non perderla a causa della gente superficiale che ho intorno.

...

Giorno 24. Volume 1.

Mia sorella Margaret continua a dirmi che lei crede in me, che non devo scoraggiarmi. La sua voce, il modo in cui lo dice, mi fanno stare meglio.

Non so cosa farei senza di lei, è l'unica che mi ha sempre sostenuto e sono davvero grato di avere una persona come lei perché non tutti sono guardati, ascoltati e sostenuti.

Mi ripete sempre di non dipendere da nessuno, perché non c'è certezza per nessuno.

Allora capii che era vero, che l'unica certezza è che non c'è certezza e che aveva ragione, non potevamo sempre contare su un'altra persona perché quella persona poteva essere sbagliata per noi, già occupata, disinteressata o poteva andare via da un momento all'altro.

Era saggia, mia sorella. Sono davvero fiero di essere suo fratello.

...

Giorno 163. Volume 1.

12 Giugno, sabato. Margaret compie 19 anni.

Come ho detto due settimane fa, lei e il suo ragazzo hanno chiuso, a quanto pare perché il soggetto non si sentiva all'altezza di tanta perfezione. 

Da un lato lo capivo, nemmeno io mi sento all'altezza per poter dire di essere suo fratello, quindi posso immaginare lui.

Dall'altro, dato che conosco Mickael, mi sembra insolito.

Lui è sempre stato sicuro di sé e si è sempre vantato dei suoi possedimenti, non solo cose ma anche persone, cosa che non condividevo affatto, ma ognuno con le proprie...

Due anni fa, quando mia sorella mi chiese consiglio sul frequentarlo o meno, pensai ai pro e ai contro e poi le dissi ciò che lei disse a me tempo prima "Non puoi mai sapere quanto profuma o fa male una rosa se la guardi da lontano e non puoi mai sapere cosa c'è dentro una persona se la guardi con gli occhi e la mente di altri."

Quando me lo disse ero piuttosto confuso, mi aveva detto di guardare da altre prospettive e poi con quella frase mi stava dicendo di guardare dalla mia. Come se mi avesse letto nel pensiero mi disse che ogni persona deve imparare a pensare con la propria testa, senza basarsi su idee prefissate, non giudicare né in base a ciò che si ascolta da altri né in prima persona. Dare a tutti il beneficio del dubbio. Essendo cauti, ovviamente, non si da il cuore al primo sguardo, come nemmeno la fiducia. Perché un rapporto di amicizia o amore, va costruito.

Lei ascoltandomi e ricordandosi la frase, sorrise.

"Saggia donna, ascolta le tue perle ogni tanto" le dissi.

"Grazie Stì. Se non funziona?" mi chiese lei con voce tremante.

"Non si da il cuore al primo sguardo, ricordi? E se non funziona... Ci sono io con te. Ieri, ora e sempre." Detto ciò mi sorrise un'ultima volta e mi strinse la mano.

Io e lui diventammo amici, usciva spesso con me e Jonah. Ogni tanto chiedeva di mia sorella, un giorno mi chiese se le piacevano i fiori e io gli dissi di si, dicendole che il suo fiore preferito era il fiordaliso. Da allora iniziò a lasciarle un fiore ogni lunedì mattina, all'ingresso.

Non si frequentarono fino all'anno dopo, ero sorpreso che lui l'avesse aspettata. Forse anche io avevo lo sottovalutato superficialmente come le persone che sottovalutavano me, ed il fatto ch'io abbia sottovalutato il suo interesse per mia sorella era semplicemente per il fatto che lui di ragazze ne aveva molte, pubblicamente. Però mia sorella mi aveva insegnato a dare il beneficio del dubbio a tutti, anche quando difficile.

Si frequentarono e ufficializzarono la relazione circa due mesi dopo. 

Ero felice per loro. Perciò il fatto che si fossero lasciati mi ha lasciato un po' perplesso.

L'ha aspettata per un anno, se non di più, e dopo un anno di relazione la lascia perché non si sente abbastanza.

Internamente provo a tenere a freno i miei pensieri, che sono principalmente due:

Non ha coraggio, di stare con una persona con la testa a posto, che sa cosa vuole nella vita. Perché magari ha paura che lo lasci in futuro per un'altro o che lui si stufi di lei, o che entrambi si stufino e che la loro relazione è arrivata ad essere troppo seria sotto certi aspetti.

Non vuole una persona che abbia le idee chiare più di lui, perché lui vuole ancora vivere la propria vita, senza dover pensare sempre ad un'altra persona.

Nonostante questi pensieri, nonostante il mio istinto di proteggere i sentimenti di mia sorella, decisi di lasciare a lei il tutto.

Perché d'altronde era la sua vita, e per quanto le volessi bene, non potevo evitare alcune cose.

Ieri non l'ho vista per niente e stamani l'ho sentita in bagno, mentre parlava con il suo miglior amico Jasper. Io, lui e i suoi due altri migliori amici Mabia e Thomas, le abbiamo organizzato una piccola festa. A quanto pare però non è in vena di festeggiamenti. Non stiamo parlando molto ultimamente, non parla molto con nessuno ultimamente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 21, 2020 ⏰

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